Il Veneto a “M’illumino di meno”, tra risparmio energetico e mobilità sostenibile
Europe Direct Veneto a Caterpillar per spiegare e illustrare le iniziative venete per “M'illumino di meno”. Progetti vincenti come quelli di “Energia intelligente per l’Europa” presentati alla Fieragricola di Verona
09 February, 2016
Anche il Veneto "S'illuminerà di meno" il prossimo 19 febbraio grazie ad una serie di azioni di sensibilizzazione in tema di risparmio energetico che coinvolgerà enti, scuole e cittadini del territorio. L'occasione è data dalla trasmissione di Radio Due Rai “Caterpillar" che, in vista della 12ª edizione di “M’illumino di meno”, storica campagna radiofonica di sensibilizzazione sul risparmio energetico e la mobilità sostenibile, ha invitato Europe Direct Veneto, sportello informativo sull'Ue di Veneto Agricoltura, ad intervenire in diretta nella trasmissione di ieri lunedì 8 febbraio, per spiegare con quali iniziative il Veneto (e non solo) aderirà all'evento del 19 febbraio.
In rappresentanza della Rete Europe Direct (50 sportelli in Italia, 500 nell'Ue coordinati dalla commissione europea), i responsabili dello sportello di Veneto Agricoltura hanno illustrato in diretta radiofonica le diverse iniziative previste, quali: lo spegnimento simbolico, dall'imbrunire alle ore 19.00, delle luci delle abitazioni e degli uffici, ma in alcuni casi anche delle piazze, delle strade e dei monumenti nei comuni più sensibili al tema del risparmio energetico; il coinvolgimento delle scuole attraverso azioni informative rivolte ai ragazzi; la realizzazione di una capillare campagna di comunicazione, coordinata a livello nazionale, in grado di informare e sensibilizzare l'intera collettività a ridurre i consumi di energia elettrica; l'invito a effettuare (quando possibile) gli spostamenti casa-lavoro con mezzi pubblici, in bicicletta o a piedi; e tante altre iniziative che sono in corso di ideazione.
Si tratta, ovviamente, solo di azioni simboliche che non hanno l'obiettivo fine a sé stesso di ridurre per un giorno il consumo di energia elettrica, bensì di sensibilizzare la collettività ad abituarsi a svolgere quotidianamente delle azioni che puntino a questo grande obiettivo. Che poi è l'obiettivo a cui mirano anche le politiche europee dell'energia, della salvaguardia dell'ambiente e della lotta ai cambiamenti climatici.
Il traguardo stabilito dall'unione europea con il “Pacchetto per il clima e l’energia 2020”, meglio conosciuto come "Obiettivo 20-20-20" (ovvero: entro il 2020 e rispetto al 1990 ridurre del 20% le emissioni di anidride carbonica; incrementare del 20% la produzione di energia da fonti rinnovabili; migliorare del 20% l'efficienza energetica) non è così lontano; complessivamente l'Ue è sulla buona strada, visto che ha già raggiunto il 17,9%. L'unione europea però vuole fare di più, tanto che alla conferenza sul clima di Parigi dello scorso dicembre si è impegnata a ridurre le emissioni di anidride carbonica del 40% entro il 2013, obiettivo questo che si affianca e si integra al piano dell’unione energetica con il quale l'Ue intende garantire ai cittadini e alle imprese un’energia sicura, accessibile e rispettosa del clima.
Agli sforzi di ridurre i consumi di energia elettrica si affiancano i tanti progetti di ricerca finanziati dall'Ue in tema di energie rinnovabili. Un esempio recente arriva da Veneto Agricoltura che proprio alla Fieragricola di Verona ha presentato un progetto nell'ambito del programma “Energia intelligente per l’Europa” con il quale l’erba degli sfalci, dunque un rifiuto da smaltire sostenendo dei costi, viene trasformata in opportunità energetica. Grazie a delle tecniche di gestione appropriate, l'erba sfalciata va infatti a sostituire prodotti più nobili quali il mais o il sorgo negli impianti di biogas. I consorzi di bonifica, gli enti e le cooperative che si occupano della manutenzione del verde, le società che gestiscono campi da golf, ecc. potranno dunque risparmiare e allo stesso tempo contribuire alla salvaguardia dell'ambiente.