"I portici di Torino si abbelliscono, ma attraversare la strada per i nostri bambini resta insicuro"
Le lettera del genitore Andrea Martelli al sindaco di Torino
07 October, 2005
Carissimo signor Sindaco, pochi giorni fa Lei ha inviato una lettera a me e agli abitanti della mia zona, informandoci dell'inizio dei lavori di
abbellimento dei portici di Torino, considerati una "vetrina" per i prossimi Giochi olimpici.
Desidero rispondere in occasione della odierna giornata mondiale "Andiamo a scuola a piedi", informando che diverse scuole cittadine e della
provincia stanno partecipando a questa iniziativa e alcune scuole Torinesi, come la "Ricardi di Netro, hanno previsto di sostenere l'andare a scuola a
piedi per tutto l'anno scolastico. Peccato, signor Sindaco, che i percorsi dei nostri bambini siano alquanto insicuri e che gli attraversamenti stradali
sotto gli stessi portici, le strisce pedonali, con e senza semaforo, siano fonte continua di pericolo. E' giusto pensare alle Olimpiadi ma credo che
l'attenzione alla vita civile e alla crescita dei nostri bambini meriti una piu' alta considerazione e priorita', con interventi di moderazione del traffico (ad es. dissuasori di velocita' agli attraversamenti dei portici!) e una più incisiva azione dei vigili, che attualmente stazionano impotenti ed inermi davanti a scuola, testimoni passivi di numerose infrazioni.
Oggi che la parola pericolo evoca prevalentemente terrorismo, pedofilia e rapine, credo che bisognerebbe ricordarsi che, a fronte di questi eventi
di risonanza, tutti noi corriamo invece quotidianamente un rischio ben più tangibile e probabile negli spostamenti in citta'. Credo che la città abbia il dovere di ridurre soprattutto questo rischio, per salvaguardare la vita e la sua qualità.
<b>Andrea Martelli</B>