Sit-in ambientalista a Montecitorio: "Un election day sul referendum trivelle farebbe risparmiare 400mln di euro"
Legambiente, Greenpeace, WWF e altre associazioni oggi mercoledì 10 febbraio in piazza a Roma per chiedere un election day sul referendum trivelle. Già 65.000 le firme alla petizione lanciata
10 February, 2016
Oggi, mercoledì 10 febbraio, Greenpeace, Legambiente e altre associazioni hanno organizzato un sit-in davanti a Montecitorio per chiedere al governo di indire un Election Day che accorpi il referendum sulle trivelle al primo turno delle prossime amministrative. Oltre a facilitare la partecipazione democratica, si risparmierebbero così tra i 350 e i 400 milioni di euro.
Greenpeace rileva come dal governo non sia ancora giunta alcuna indicazione in tal senso, nonostante molte associazioni, movimenti e decine di migliaia di cittadini siano uniti in questa richiesta. Una petizione lanciata da Greenpeace su change.org a sostegno dell’Election Day ha raccolto in pochi giorni oltre 65 mila firme. Ma Renzi e Alfano, destinatari della petizione e principali responsabili nel merito della decisione, al momento non hanno dato risposta.
"Sprecare centinaia di milioni di euro per ostacolare il quorum referendario sarebbe un gesto gravissimo e irresponsabile - dichiara Andrea Boraschi, responsabile della Campagna Energia e Clima di Greenpeace - Questo governo si era presentato agli italiani svendendo auto blu pur di fare cassa, raggranellando però poche migliaia di euro. Si tratta dello stesso esecutivo che oggi, per compiacere i petrolieri e indebolire la democrazia, rinuncia a 400 milioni? La coerenza è una virtù definitivamente tramontata?".
Della stessa opinione anche Legambiente, che propone di utilizzare la cifra risparmiata per effettuare seri interventi di messa in sicurezza di alcune aree a rischio idrogeologico, come nel caso della città di Genova.
“Con la manifestazione di oggi - dichiara la presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni - vogliamo fare pressing sul Governo affinché indica un Election Day. Ci auguriamo che l’Esecutivo Renzi voglia essere coerente con il principio della spending review e gli impegni presi a livello internazionale con la Cop21, e abbia il coraggio di metterli in atto a partire da un decreto che istituisca l’Election Day. In questo modo si agevolerebbe la partecipazione dei cittadini alla consultazione e si eviterebbe un inutile sperpero di denaro pubblico che invece potrebbe essere investito per interventi utili per il Paese. Ad esempio con i circa 300 milioni di euro risparmiati si potrebbero realizzare gli interventi di messa in sicurezza dal rischio idrogeologico per la città di Genova”.
Leggi anche:
Referendum Trivelle, i promotori dell'Election Day: "Alfano dice no ma basterebbe fare un decreto"