Londra: la candidata sindaco che vuole eliminare le automobili dal centro
Rosalind Readhed sta portando avanti una campagna elettorale incentrata sul divieto alle macchine di circolare nella capitale inglese, per ridurre l’inquinamento e avere più spazio per ciclisti e pedoni
14 March, 2016
Rosalind Readhead, è una imprenditrice di Barnsbury, designer nel settore tessile, che ha scelto di candidarsi come sindaco di Londra. (Gli altri candidati sindaco di Londra sono: per i Conservatori Zac Goldsmith, figlio del miliardario Sir James Goldsmith; per i labouristi Sadiq Khan, figlio di un guidatore di autobus; per I verdi Sian Berry, consigliere verde dei laburisti; per I liberali-democratici Caroline Pidgeon, il solo candidato che attualmente è nel consiglio comunale; per l’UKIP (United Kingdom Indipendence Party) Peter Whittle,ex portavoce del partito. Ci sono poi i candidati indipendenti: George Galloway, Respect; Winston McKenzie, English Democrats; David Furness, BNP; Jonathan Silbermann, Communist League; Paul Golding, Britain First; Sophie Walker, Women's Equality Party; Lee Harris, Cannabis Is Safer Than Alcohol; Paul Tavares, Independent; Rosalind Redhead, Independent (Ban Private Cars In London); John (Janek) Zylinski, Independent; Upkar Singh Raj, National Liberal Party- N.d.R).
La campagna della Signora Readhead si fonda su una questione piuttosto controversa: bandire tutti gli automezzi privati dall’area centrale di Londra. Per la maggior parte delle persone questa è un’idea poco realistica ma, secondo questa cinquantaquattrenne piena di energia, è invece qualcosa da considerare con la massima serietà.
Madre di tre bambini, Rosalind progetta di candidarsi come indipendente per diventare il primo cittadino londinese. “I miei figli hanno pensato che fossi diventata matta, all’inizio, ma adesso mi sostengono”, ha dichiarato. La signora Readhead dice di avere iniziato a pensare di candidarsi quando si è spostata in un appartamento più piccolo tre anni fa, dopo che i suoi tre figli hanno lasciato la casa. ”Quando ho iniziato a vivere per conto mio per la prima volta ho realizzato quanto questa questione sia essenziale, perché ho cominciato a guidare di più la macchina. Non ho mai fatto parte di un partito politico ma sono sempre stata molto interessata ai problemi ambientali, politici ed economici”, ha aggiunto."Siamo ufficialmente la città più congestionata d'Europa. E' chiaro che il Congestion Charge (il ticket per le auto inquinanti, N.d.T.) e la zona a Basse Emissioni non ha funzionato.La mia campagna ha molto a che fare anche con l’economia degli spazi: come sfruttare al meglio gli spazi per la comunità e per la società? Più mi informo, più comprendo che le autovetture sono il modo più ignorante di utilizzare lo spazio nell’ambiente”. Possedere una macchina a Londra, dice, non è una necessità a Islington, per esempio il 69 per cento dei nuclei familiari non ha un suo automezzo. A lei piacerebbe riuscire a persuadere anche il restante 31 per cento. E le auto elettriche sono un’eccezione? “Credo che sia stata Jenny Bates, dell’organizzazione Friends of the Earth che ha detto che una macchina pulita non esiste. Analizzandole in modo profondo, le macchine elettriche hanno costi ambientali elevati e congestionano le strade come tutti gli altri mezzi di trasporto”.
Eliminando le automobili, i parcheggi resi inutili potrebbero essere riutilizzati per ospitare lavoratori con affitti calmierati, suggerisce la candidata sindaco. Per quanto riguarda le strade, poi, diventerebbero piste ciclabili ampie e sicure. “Ci sono 6,8 milioni di posti nei parcheggi di Londra, che coprono almeno 78.5 chilometri quadrati”, afferma Rosalind. Lo scopo ultimo della sua campagna è creare strade sicure per i bambini, con percorsi pedonali e ciclabili da e per le scuole e aree gioco per il loro tempo libero. “Altri paesi europei, come la Norvegia, stanno già riflettendo sulla possibilità di creare città senza automobili”, ha sottolineato la signora Readhead. “Credo davvero che le persone che vanno in bici e camminano danno un forte contributo alla società, non soltanto perché tagliano l’inquinamento, ma anche in termini di spazio liberato.
Oltre a proibire i mezzi privati, Rosalind vuole anche vedere dei cambiamenti nelle abitudini residenziali. “Credo che abbiamo davvero molto spazio”, ha dichiarato. “Il modo in cui è distribuito è ingiusto”. Rosalind ammette che è probabile che non ce la farà a diventare sindaco, ma spera comunque che la sua campagna possa aprire un dibattito. “I politici hanno paura della lobby delle automobili e non hanno voglia di affrontare il problema”, sostiene.
Fonte: ilsingtongazette.co
Traduzione: Laura Tajoli