Dopo la pista ciclabile comparsa notte tempo nella galleria di Santa Bibiana e quella apparsa sotto il ponte ferroviario della stazione Tuscolana gli  #anonimiattivisti (così si definiscono sul web) hanno regalato a Roma una nuova infrastruttura per ciclisti. 

La “povera” vittima di questo gesto di civiltà è stata questa volta il folle incrocio di Porta Maggiore in corrispondenza dei due sottopassi. In entrambi i sensi di marcia sono infatti apparse due piste ciclabili facilmente visibili, chiare, definite e immediatamente rispettate da tutti gli automobilisti di passaggio. 

 Il gesto per il quale già tante comunità di ciclisti stanno ringraziando, è come sempre contraddittorio. È davvero giusto che i cittadini debbano arrivare a realizzare “illegalmente” simili gesti di civiltà? Possibile che l'amministrazione non si riesca a realizzare nella capitale il ben che minimo progetto rivolto alla mobilità dolce e sostenibile? 

Le speranze sono ora rivolte alla prossima giunta romana che tutte le associazioni si augurano sarà in grado non solo di guardare impassibile la realizzazione di 1400 nuovi posti auto nel centro di Roma, ma anche di rivoluzionare, con piccole opere (e piccoli costi) il modo in cui romani e turisti si muovono nella capitale. Una capitale in cui circolano 2,5 milioni di veicoli, più di 800 ogni 1000 abitanti.