Gli alunni dell'Istituto Maria Ausiliatrice contro lo spreco dei frutti della terra.
In Piazza Santa Maria del Suffragio tanti slogan delle Formichine Salvacibio per dire che brutto può essere anche buono
09 April, 2016
di Laura Tajoli
9 aprile in piazza Santa Maria del Suffragio è stato organizzato un mercato contadino. Tra tanti buoni prodotti sono stati esposti gli slogan ideati dagli alunni dell’Istituto Maria Ausiliatrice per sensibilizzare il pubblico contro lo spreco della frutta. L’idea di base è quella che “se è brutto non vuole dire che non sia buono”! Il problema dell’estetica dei prodotti è uno dei fattori che causano lo spreco alimentare. Negozi e supermercati non espongono frutta e verdura dall’aspetto meno che perfetto perché sanno che gli avventori non la comprerebbero. Anche una piccola ammaccatura può comportare il rigetto completo. Questo fenomeno è diffuso in tutto il mondo occidentale: se, per esempio, una retina piena di mandarini in vendita sugli scaffali di un fruttivendolo ne contiene uno leggermente rovinato, anche tutti gli altri saranno “evitati”.
Il problema è anche a monte. I contadini e i coltivatori per primi lasciano sul terreno i frutti e le verdure che non possiedono un’estetica impeccabile. Sanno benissimo che raccoglierli sarebbe fatica sprecata, visto che nessuno li compererà. Il risultato? Tonnellate di buon cibo gettato via, in barba a tutte le persone che nel mondo faticano per riuscire a nutrirsi in maniera adeguata.
* Progetto cittadinanza attiva contro lo spreco con il contributo di Fondazione Cariplo