Legambiente lancia la sfida per liberalizzale l'autoproduzione di energia
“Più innovazione, lavoro, risparmio per famiglie e imprese”. Nasce l’alleanza per l’autoproduzione, 350 sindaci hanno già aderito al manifesto per rilanciare le rinnovabili nei territori
14 April, 2016
L’autoproduzione da fonti rinnovabili rappresenta una grande potenzialità per il nostro Paese per promuovere l’innovazione, creare lavoro, favorire gli investimenti. Cancellando le barriere all’autoproduzione, che attualmente impediscono al condominio e al distretto produttivo, alle famiglie e alle imprese di utilizzare energia autoprodotta da fonti rinnovabili, possiamo ridurre anche i costi della bolletta energetica. Facile a dirsi e, volendo, anche a farsi, perché oggi in Italia una raffineria e un impianto solare pagano la stessa tassa sull’autoconsumo; all’interno di un edificio è vietato distribuire energia elettrica autoprodotta da fonti rinnovabili; è vietato persino distribuire energia elettrica pulita autoprodotta tra più imprese di uno stesso distretto industriale.
“Lanciamo oggi un’alleanza per l’autoproduzione da fonti rinnovabili - ha dichiarato il vicepresidente di Legambiente Edoardo Zanchini – per aprire a un cambiamento del modello energetico che deve avere al centro le energie pulite e le opportunità per i territori e le comunità. Crediamo sia arrivato il momento di aprire un confronto pubblico e trasparente su queste sfide, sia a livello italiano che europeo, per eliminare le barriere che oggi fermano una prospettiva che è nell’interesse delle famiglie e delle imprese”.
Per questo Legambiente propone un’alleanza per l’autoproduzione da fonti rinnovabili, per aprire a un cambiamento del modello energetico che deve avere al centro le energie pulite e le opportunità per i territori e le comunità. E' arrivato il momento di aprire un confronto pubblico e trasparente su queste sfide, sia a livello italiano che europeo, per eliminare le barriere che oggi fermano una prospettiva che è nell’interesse delle famiglie e delle imprese.
Le proposte di Legambiente:
1) All'interno degli edifici deve essere consentita la distribuzione di energia elettrica autoprodotta da fonti rinnovabili attraverso reti private. In questo modo si apre ad innovazioni nella gestione elettrica e del riscaldamento nei condomini, negli edifici per uffici e commerciali.
2) Tra aziende limitrofe deve essere consentito lo scambio di energia elettrica prodotta da impianti da fonti rinnovabili o in cogenerazione ad alto rendimento attraverso reti private. In modo da aprire ad innovazioni nei distretti industriali e nello scambio di elettricità da fonti rinnovabili tra aziende limitrofe.
3) Le amministrazioni pubbliche devono poter utilizzare la rete elettrica per lo scambio di energia prodotta da impianti da fonti rinnovabili tra edifici di proprietà. Per dare la possibilità ai comuni di investire nelle fonti rinnovabili e di scambiare energia tra i diversi edifici pubblici.
4) Le utenze domestiche devono poter beneficiare di vantaggi fiscali e semplificazioni nell’autoproduzione da fonti rinnovabili. In questo modo si aiutano le famiglie a installare impianti solari sui tetti direttamente per i consumi di illuminazione, riscaldamento, raffrescamento.
5) L'autoproduzione di energia elettrica da fonti rinnovabili deve beneficiare di vantaggi sugli oneri parafiscali in bolletta per i vantaggi ambientali che determina. In questo modo si rendono vantaggiosi gli investimenti nell’autoproduzione, distinguendo nella tassazione tra impianti da fonti rinnovabili e invece da fonti fossili.
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