Genova, pronto a partire il porta a porta. All'orizzonte la tariffa puntuale
l territorio è stato diviso in colori diversi a seconda della possibilità che il sistema di raccolta differenziata domiciliare possa essere organizzato più o meno facilmente. Altra novità è l’introduzione di microchip per identificare tipologia e quantità di rifiuti conferiti
19 April, 2016
È stato presentato, lunedì 18 aprile, il progetto di sviluppo delle raccolte differenziate per il comune di Genova alla commissione consiliare Sviluppo Economico. Il progetto è stato realizzato secondo quanto previsto dal protocollo d’intesa che Comune, Conai (consorzio nazionale imballaggi) e Amiu hanno siglato lo scorso dicembre.
Nei mesi scorsi il Conai, in collaborazione con Comune e Amiu, ha analizzato il territorio valutando: tessuto urbanistico, densità abitativa e caratteristiche infrastrutturali. Altri elementi sono stati: la produzione rifiuti, le sue caratteristiche merceologiche e la diversa fattibilità (vocazione) della raccolta porta a porta nelle varie zone cittadine. Il territorio comunale è stato diviso in colori diversi, partendo dal verde per arrivare al rosso, a seconda della possibilità che il sistema di raccolta differenziata domiciliare possa essere organizzato più o meno facilmente. Ma teoricamente, in tutte le aree individuate potrebbero essere previste raccolte domiciliari anche se con gradi di difficoltà crescenti.
Le zone verdi e gialle, dove il passaggio al porta a porta è più semplice e fattibile entro la fine del 2016, sono 29 e coinvolgeranno circa 120.00 persone, tra utenze domestiche e non domestiche. Si inizierà nel levante con il quartiere di Colle degli Ometti (dal 1 giugno con 1.121 abitanti) e Quarto Alta (dal 1 luglio con 3.367 abitanti), dove la raccolta porta a porta sarà o condominiale o familiare.
Le zone arancio sono 35 e coinvolgeranno -nel triennio 2017-2019- circa 300.000 genovesi, le zone rosse sono 17 e riguarderanno oltre 160.000 abitanti e potranno essere totalmente coperte dai servizi mirati alle attività di riciclo nel 2019.
L’obiettivo è quello di razionalizzare i sistemi di raccolta adeguandoli alle caratteristiche del territorio, aumentando così le quantità raccolte e la loro qualità con la riduzione di scarti e frazioni estranee, per poi sviluppare la prevenzione e la riduzione della produzione dei rifiuti urbani.
Altra novità di questo progetto è l’introduzione di bidoncini e di sacchetti con microchip ed etichette personalizzate: questi sistemi intelligenti identificheranno i singoli utenti, la tipologia e la quantità di rifiuti conferiti. Si tratta di un punto di partenza per arrivare progressivamente alla definizione di una tariffa puntuale, in modo che i cittadini possano pagare in base alla quantità di rifiuti effettivamente prodotta.
È prevista anche la riprogettazione della raccolta dell’organico, che riguarderà 2.900 utenze non domestiche già servite, che avranno contenitori attrezzati con microchip e che saranno coinvolti in un un’attività di comunicazione specifica. Altre utenze commerciali saranno coinvolte, con la collaborazione del Comieco (consorzio recupero imballaggi a base cellulosa), alla raccolta degli imballaggi insieme alla carta prodotta dagli uffici pubblici. Mentre tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017, il levante avrà la sua prima isola ecologica in via delle Campanule.
(foto http://www.visitgenoa.it)