Via libera dalla Ue al Decreto Rinnovabili
"Il regime italiano destinato a sostenere la produzione di energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili è conforme alle norme UE sugli aiuti di Stato" dice la Commissione Europea. A breve l'entrata in vigore
29 April, 2016
(ansa ambiente)
La Commissione Europea ha dato oggi (venerdì 29 aprile, ndr) il via libera al piano messo a punto dall'Italia per incentivare quest'anno la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Gli interventi previsti, per Bruxelles, sono conformi alle norme Ue sugli aiuti di Stato. Il sistema di interventi "contribuirà al raggiungimento degli obiettivi climatici ed energetici dell'Ue - si legge in una nota della Commissione - senza falsare indebitamente la concorrenza nel mercato unico. In particolare, il piano sosterrà l'Italia nel conseguire gli obiettivi dell'Ue in materia di energie rinnovabili, contribuendo ad aumentare la capacità di generazione da fonti rinnovabili di circa 1300 megawatt".
La Commissione, si legge ancora nella nota, ha valutato il regime di interventi messo a punto dall'Italia nel quadro della disciplina in materia di aiuti di Stato per la protezione ambientale e l'energia 2014-2020. In base a tali norme gli Stati membri possono erogare aiuti di Stato per le energie rinnovabili a determinate condizioni. L'Europa dovrebbe essere in grado di conseguire i propri ambiziosi obiettivi in materia di clima e di energia al minor costo possibile per i contribuenti e senza indebite distorsioni della concorrenza nel mercato unico. Il regime sarà in vigore fino alla fine del 2016. Tutte le tecnologie di energia rinnovabile possono beneficiare del regime di aiuto, tranne quella dell'energia solare. Secondo l'Italia, ricorda ancora la Commissione nella sua nota, l'energia solare è già competitiva sul mercato e non necessita di un sostegno diretto all'energia elettrica prodotta, come confermato dalla notevole capacità produttiva dimostrata negli ultimi anni senza tale sostegno.
Il tipo di sostegno che i progetti sulle energie rinnovabili possono ricevere nell'ambito del regime dipende dalla loro dimensione: - i grandi progetti con più di 5 MW di potenza installata parteciperanno a gare d'appalto specifiche per ciascuna tecnologia; - i progetti di media entità con potenza installata tra 0,5 MW e 5 MW saranno inseriti in un elenco specifico per ogni tecnologia e saranno sostenuti in base a priorità stabilite secondo determinati criteri ; - i progetti di dimensioni inferiori a 0,5 MW avranno accesso diretto agli aiuti su richiesta.
La Commissione ha constatato che il regime favorisce l'integrazione dei produttori di energia rinnovabile nel mercato, in linea con la disciplina summenzionata. Solo gli impianti di piccole dimensioni possono beneficiare di tariffe di riacquisto, mentre gli impianti di maggiori dimensioni riceveranno un sostegno sotto forma di un premio, vale a dire una maggiorazione sul prezzo di mercato, che espone tali fonti di energia rinnovabili ai segnali del mercato.
Il regime sosterrà inoltre il rinnovo dei generatori esistenti di qualsiasi dimensione, ad esempio per aumentare la loro efficienza o prolungare la loro durata di vita operativa. La Commissione è dunque giunta alla conclusione che il regime aumenterà la percentuale di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili e ridurrà l'inquinamento, in linea con gli obiettivi dell'Unione dell'energia, senza falsare indebitamente la concorrenza.
Il decreto uscito dalla Conferenza Stato-Regioni (via Qualenergia.it)