Roma, Codacons: da gennaio ad aprile ogni romano ha trascorso 31,5 ore in auto bloccato nel traffico
Secondo lo studio diffuso dal Codacons, solo il 30% dei cittadini di Roma usa bus e metro per recarsi al lavoro o a scuola. Enorme il rapporto auto/abitanti: a Roma ci sono il doppio delle auto di Parigi
15 May, 2016
Da gennaio ad aprile di quest’anno, ogni romano ha già trascorso mediamente 31,5 ore bloccato in auto a causa del traffico della capitale. A dirlo è il Codacons che con una serie di dati intende mostrare come Roma sia "il fanalino di coda in Europa sul fronte della mobilità" e come il trasporto pubblico e privato nella capitale sia "sempre più vicino al collasso".
Il 70% dei cittadini sceglie il mezzo privato per recarsi a lavoro o a scuola, e solo il 30% si sposta con i mezzi pubblici o altri mezzi per recarsi a scuola o a lavoro, contro il 51% di Londra, il 64% di Parigi, il 67% di Madrid. "Questo provoca un intasamento di tutta la città nelle ore di punta e trasforma gli autobus in lumache: la velocità media di un bus della capitale nella fascia oraria 7-9 non supera mai i 15 km/h", spiega il Presidente Codacons, Carlo Rienzi, anche lui candidato alla corsa per il Campidoglio. "Siamo gli ultimi in Europa sia per utilizzo dei mezzi pubblici, sia per il rapporto auto/abitanti: nella nostra città circolano 2,3 milioni di veicoli di vario tipo, e si registrano 619 auto ogni 1000 abitanti, più del doppio di Parigi che conta 250 auto ogni 1000 abitanti”.
La conseguenza della crisi del trasporto romano, sottolinea il Codacons, è che i tempi di percorrenza si allungano a dismisura: in base allo studio del Codacons, chi sceglie l’automobile per il tragitto casa-lavoro impiega mediamente 40 minuti per arrivare a destinazione; chi invece sceglie il bus impiega mediamente 50 minuti per recarsi a lavoro nella fascia oraria 7-9.
“Come un cane che si morde la coda – afferma il presidente del Codacons – più auto ci sono in circolazione, più i traporti pubblici sono lenti. E più sono lenti i mezzi pubblici, più i cittadini sono spinti ad utilizzare la propria auto per gli spostamenti".