Roma, inaugurato il primo tratto di pista ciclabile con asfalto green e hi-tech
Inaugurati i 500 metri di pista ciclabile sotto Lungotevere Oberdan realizzati con 48 ore di lavoro di cantiere da AMA e Iterchimica utilizzando asfalto riciclato tecnologico.
AMA Spa e Iterchimica, azienda leader mondiale nel campo degli additivi per l’asfalto, hanno inaugurato questa mattina, venerdì 27 maggio, a Roma il primo tratto di pista ciclabile sotto Lungotevere Oberdan ripavimentato con asfalto green e tecnologico, studiato ad hoc per le piste ciclabili.
Il tratto di pista ciclabile, in precedenza caratterizzato da una pavimentazione sconnessa, è stato individuato con la collaborazione di Biciroma ed è stato donato "per restituire ai ciclisti e ai cittadini romani un luogo in cui poter vivere in sintonia con il fascino del contesto naturale e architettonico", ha detto Daniele Fortini, presidente AMA, sottolineando come quello messo in atto sia "un pratico esempio di economia circolare che può diventare un modello replicabile in altre zone di Roma e in altre città".
Con additivi di ultima generazione, interamente messi a punto e prodotti in Italia da 50 anni, Iterchimica è infatti in grado di consentire pavimentazioni stradali con percentuali altissime di asfalto riciclato (fino al 100%), abbassando le temperature di lavorazione, con un conseguente risparmio di energia e riduzione dei vapori bituminosi, aumentando di quasi il doppio la vita delle pavimentazioni grazie a speciali polimeri.
AMA SpA, come comunicato nei mesi scorsi, è diventata detentore unico di un brevetto per la realizzazione di un prodotto derivato da rifiuti solidi urbani (MB: “Mineralized Biomass”) che consente il recupero della FOS (Frazione Organica Stabilizzata) in uscita dagli impianti di Trattamento Meccanico Biologico (TMB). La miscela derivante, ottenuta senza trattamenti chimici o termici ma attraverso una mescola “a freddo”, è adatta al risanamento ambientale e può essere utilizzata in siti idonei per il recupero sostenibile. Invece di finire in discarica, dunque, la FOS potrà essere riutilizzata e trasformata in una base per strade, piste ciclabili, parcheggi, scarpate delimitanti autostrade e binari di ferrovie, ecc.
Un'iniziativa "non calata dall'alto, ma voluta e studiata insieme ai cittadini del primo Municipio", ha ribadito Fortini. Per realizzare il tratto di pista ciclabile, lungo 500 metri, ci sono voluti "un mese di tempo di lavoro e 48 ore di lavoro di cantiere". Per i costi "si parla di 60-70 euro per metro lineare, ovvero circa 35 euro a metro quadrato. Costo che - ha detto Fortini - potrebbe essere ulteriormente abbattuto usando il sottomanto riciclato dai rifiuti. I lavori fatti consentono di avere una superficie più resistente, più duratura e sicura, non si scivola e drena bene l'acqua".
“Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati che sta portando questa collaborazione pubblico privato con AMA SpA”, ha dichiarato Federica Giannattasio, Amministratore Delegato di Iterchimica. “Iterchimica ha da sempre posto particolare attenzione allo sviluppo di tecnologie e processi a basso impatto ambientale. Ha sviluppato, nei suoi 50 anni di storia, un know-how specifico in termini di rivoluzione 'green' nel settore. Infatti, con buone pratiche di produzione e di stesa e grazie al contributo determinante degli additivi, l'asfalto per piste ciclabili, strade e parcheggi può durare almeno il doppio del tempo senza danneggiarsi. E naturalmente lo stesso vale per la riparazione delle buche, che se fatta a regola d'arte, può essere duratura e non solo una soluzione temporanea”.
Per Ama, la collaborazione con Iterchimica è particolarmente importante “in quanto la condivisione delle reciproche conoscenze e competenze tecnico-scientifiche permetterà di sperimentare adeguatamente nuovi prodotti sostenibili e green", ha detto il presidente di AMA. "Rientra in questa ottica anche lo sviluppo del 'tecnosuolo', che consentirà di recuperare la FOS, una frazione di rifiuto che, purtroppo, attualmente finisce in discarica. Con lo sviluppo del brevetto, AMA potrà sottrarre materiali al costoso smaltimento in impianti terzi fuori Roma, pianificando un più proficuo utilizzo di oltre 90 mila tonnellate/anno di frazione organica stabilizzata in uscita dai propri impianti. L’obiettivo futuro è di attivare una linea di produzione per permetterne l’utilizzo in tutte le possibili attività di risanamento ambientale”.
Il prossimo passo prefigurato nella collaborazione tra le due aziende sarà la costruzione di un tratto di pista ciclabile costituito dai due materiali, il “tecnosuolo” di AMA e la pavimentazione di Iterchimica. Se avrà successo, questa soluzione, tutta italiana, potrà contribuire a ridurre in maniera significativa la quantità di rifiuto in discarica sia come FOS che come fresato d’asfalto.