Ren21: il 2015 anno record per le rinnovabili, la produzione aumenta di 147 GW
L'Italia nonostante la battuta d'arresto è seconda, dopo la Germania, per capacità pro capite di solare-fotovoltaico, quinta per capacità complessiva, nona per capacità nell'eolico e sesta per il geotermico
06 June, 2016
Il 2015 è stato l'anno record per le energie rinnovabili, infatti l'anno appena trascorso ha fatto registrare il record di installazioni di impianti per la produzione di energia rinnovabile, un aumento di circa 147 GW, il maggior incremento mai registrato nella storia. Con un investimento stimato che si aggira sui 286 miliardi di dollari (circa 250 miliardi di euro), investimenti che vedono la Cina in prima linea con un budget pari ad un terzo di quello mondiale, seguita da Stati Uniti, Giappone, Regno Unito e India
A fornire i dati è REN21,
l'associazione non-profit con sede a Parigi all'interno dell'Unep (il
programma delle Nazioni Unite per l'ambiente) che, con il suo
Renewables
2016 Global Status Report, fa il bilancio sullo stato delle
energie rinnovabili.
In tutto il mondo si stima che almeno
8,1 milioni di persone lavorano nel settore delle fonti rinnovabili.
L'Italia è seconda, dopo la Germania, per capacità pro
capite di solare-fotovoltaico, e quinta per capacità complessiva. Il
nostro Paese è nono per capacità nell'eolico e sesto per il
geotermico. Ma il dato seppur positivo per Italia registra una
pesante battuta di arresto, infatti nel 2015 la produzione di
elettricità da fonti rinnovabili è scesa dal 43 al 38%, mentre le
emissioni serra sono aumentate del 2%
La segretaria esecutiva di REN21, Christine Lins,
ha spiegato che è "davvero straordinario di questi risultati
è che sono stati raggiunti in un momento in cui i prezzi dei
combustibili fossili sono a livelli storicamente bassi – ha
detto Lins - per ogni dollaro speso per
incrementare le rinnovabili, si sono spesi quasi quattro dollari per
mantenere la nostra dipendenza dai combustibili fossili".
Emily Rochon, di Greenpeace, ha sottolineato che: “Il progresso c’è ma non basta a raggiungere gli obiettivi indicati dalla conferenza di Parigi per ottenere la sicurezza climatica. Il G7 ha detto che i sussidi ai combustibili fossili cesseranno entro il 2025: è troppo tardi. Smettiamo subito di pagare per essere inquinati”.