La Nuova Ecologia di Giugno. Rivoluzione circolare: 500 giorni dall’annuncio di Renzi, ma il green act ancora non si vede
Nel numero di giugno del mensile di Legambiente: "E se il Green Act lo facessimo noi? Intervista all’economista francese Jean-Paul Fitoussi. Terza edizione Forum Rifiuti e premiazione “Comuni Ricicloni 2016”
14 June, 2016
In primo piano sul mensile di Legambiente di giugno, l’approfondimento sulla “rivoluzione circolare”. L’ambiente è sempre più al centro dell’economia, ma a 500 giorni dall’annuncio di Renzi sul green act ancora nulla è stato fatto in questa direzione. Luigi Corvo, ricercatore ed esperto di social innovation e beni comuni, apre il numero con una riflessione sul “valore d’insieme” per costruire un’economia basata sulla collaborazione ed il recupero delle risorse, spiegando che il senso dell’economia circolare consiste proprio nel rigenerare valore a partire da ciò che un modello di sviluppo obsoleto considera lo scarto e offrire nuove soluzioni attraverso la collaborazione fra soggetti che non sono più divisi rigidamente in settori, ma che tendono a ibridarsi per rispondere in modo sempre più efficace ai bisogni sociali. Secondo Corvo, un patto per la rigenerazione del paese all’insegna della sostenibilità e del benessere diffuso riuscirebbe a dare slancio anche alle regioni più in difficoltà e quindi si potrebbe ben integrare con i patti per il Sud e le strategie di utilizzo dei fondi europei.
Il green act dovrebbe garantire un processo d’innovazione verso l’economia low carbon, ma il Governo, pur avendo messo in campo alcuni provvedimenti positivi, continua a rinviarlo. Ad affermarlo, nelle pagine del “primo piano”, il presidente di Legambiente Rossella Muroni, che pone all’attenzione la necessità di un’azione forte su fiscalità ambientale, città, bonifiche, energia, rifiuti, mobilità nuova, trasporti, dissesto idrogeologico, natura e turismo. È questa la road map infatti che Legambiente propone per chiedere una svolta anche al ministro dell’Ambiente Galletti, per seguire la direzione indicata dalla Cop21 di Parigi. Quello che Legambiente chiede dunque è un vero e proprio piano industriale centrato sull’eccellenza, la legalità e l’innovazione: le tre chiavi per guardare con ottimismo al futuro. A seguire, un’intervista a Jean-Paul Fitoussi, l’economista francese.
Si parlerà di economia circolare anche dal 21al 23 giugno a Roma con il “Forum Rifiuti” organizzato da Legambiente, Editoriale La Nuova Ecologia e Kyoto Club, in partenariato col Coou. Il “Forum” passerà in rassegna i protagonisti del recupero di materia mettendo a confronto le imprese più innovative e gli enti locali più virtuosi con i rappresentanti delle istituzioni. Il prossimo 23 giugno si svolgerà, invece, la premiazione dei “Comuni Ricicloni”, la ventinovesima edizione dell’iniziativa dell’Associazione ambientalista che premia comunità locali, amministratori e cittadini con i migliori risultati nella gestione dei rifiuti urbani. L’evento sarà trasmesso in diretta su www.lanuovaecologia.it.