Raccolta organico, i Comuni italiani dove l'impurità è sotto l'1%
Durante l'ultimo "Comuni Ricicloni" di Legambiente, il CIC (Consorzio Italiano Compostatori) ha premiato 4 Comuni che raccolgono un rifiuto organico con bassissima impurità. Sono 4mila in totale i Comuni che differenziano l'umido
27 June, 2016
“Siamo a più di 4.000 comuni in Italia che fanno la raccolta dell’organico. Nel 2015 come Consorzio Italiano Compositori abbiamo fatto 920 analisi merceologiche della raccolta dell’organico in 920 comuni d’Italia”, ha dichiarato Massimo Centemero, direttore del CIC, Consorzio Italiano Compostatori, l'associazione italiana per la produzione di compost e biogas. “Quest’anno premiamo la qualità e per questo abbiamo scelto 4 comuni che hanno raccolto umido con una purezza merceologica superiore al 99%. Un risultato che è stato raggiunto grazie all’impegno delle amministrazioni e dei cittadini. È importante ricordare come raccogliere bene l’organico incida anche sul fattore economico: ogni punto percentuale di impurità nell’umido equivale infatti a 3 euro a tonnellata da spendere per estrarre le impurità stesse nel corso del trattamento negli impianti”.
Valbrembo (BG), Vinci (FI), San Vendemiano (TV) e Castellana Grotte
(Ba): sono questi i 4 Comuni virtuosi che sono stati premiati il 23 giugno a Roma, dal
Consorzio Italiano Compostatori (CIC), in occasione di Comuni Ricicloni
di Legambiente durante il Terzo Forum Rifiuti, per la miglior raccolta
di verde ed organico.
Nel caso di Vinci (FI), ha spiegato Alessio Arrighi di Publiambiente, l'azienda di servizi ambientali che serve 26 Comuni in Toscana, il risultato è ottenuto grazie ad una modernissima gestione della raccolta. Nel comune fiorentino i bidoni sono dotati di microchip in grado di tracciare i conferimenti anomali. Questo permette di contattare direttamente i cittadini e sensibilizzarli sul corretto smaltimento dei rifiuti. "In questo modo non soltanto assicuriamo la qualità della raccolta - ha detto Arrighi - ma allo stesso tempo dimostriamo agli utenti l’importanza del loro comportamento quotidiano”.
Il Biowaste sembra essere davvero un settore dove l'Italia possa dare esempio al resto d'Europa.
“E' un settore che si è costruito da solo, grazie anche al supporto e all’impegno dei cittadini che sono stati informati da una parte sulle modalità, dall’altra sui risultati ottenuti grazie alla raccolta differenziata”, ha sottolineato ancora Massimo Centemero, direttore del CIC. “L’Italia, come dimostra il rapporto Comuni Ricicloni 2016 di Legambiente, è un esempio virtuoso da seguire: 525 realtà superano il 65% di raccolta differenziata e producono meno di 75 chilogrammi annui per abitante di rifiuto secco indifferenziato. Per quanto riguarda il rifiuto organico, arriviamo a raccogliere 120 kg per abitante l’anno, ma sappiamo che da intercettare nell’indifferenziata ci sarebbero almeno altri 15 kg di organico per abitante l’anno".
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