Firmato il protocollo d'Intesa per la Rete Nazionale di Ciclovie. 1.500 km in tre anni
Con la legge di stabilità lo Stato finenzierà i primi 1.500 km con 91 milioni da qui al 2018. Si tratta indubbiamente di un risultato storico, che premia chi non si arrende all’idea di un paese che non investe nella mobilità ciclabile
27 July, 2016
Per adesso i percorsi della neonata rete sono tre: la ciclabile del Sole, da Verona a Firenze; la ciclabile dell’Acquedotto pugliese da Caposele in provincia di Avellino a Santa Maria di Leuca e Vento, la ciclovia che collegherà Venezia e Torino passando lungo il Po. La rete è stata inserita nella legge di Stabilità 2016 e riceverà un finanziamento di 91 milioni di euro: 17 milioni per il 2016, 37 milioni per il 2017 e 37 milioni per il 2018. Anche le Regioni e gli altri enti territoriali interessati cofinanzieranno i progetti con risorse che sono già in campo.
Si tratta indubbiamente di un risultato storico, che premia la dedizione e l’impegno di chi non si arrende all’idea di un paese dove la passione di migliaia di ciclisti deve fare i conti con la carenza di strutture adeguate. Strutture che governi e amministrazioni locali non hanno mai ritenuto una priorità: “Ci sono cose più importanti, i bilanci non lo permettono”. Adesso anche questa scusa è stata smascherata, ci sono decine di studi di bikenomics che lo dimostrano. In Germania l’economia che gira intorno alla bicicletta è in grado di generare circa 9 miliardi di euro l’anno. In Italia siamo lontanissimi da cifre del genere ma basta pensare che il solo Trentino, una delle regioni che ha maggiormente investito nella ciclabilità, oggi può contare su 400 milioni, compreso l’indotto cicloturistico.
E il progetto Vento, che seguirà il Po per ben 679 chilometri, non sarà da meno. Secondo il Politecnico di Milano che l’ha ideata e studiata, la lunghissima ciclovia sarà in grado di supportare flussi di 3-500.000 passaggi di cicloturisti all'anno generando indotti per oltre 100 milioni annui”. Il tutto con un costo di investimento pari a poco più di 100 milioni, l'equivalente di tre chilometri di autostrada, perché basato su strade a bassa intensità esistenti, le massicciate lungo l’argine e le ciclabili già realizzate.