Sacchetti illegali: la LAC prepara un esposto alla Procura della Repubblica
C'è una fetta della società civile che è stufa della continua e diffusa illegalità sul tema e ha deciso di passare all'azione. Abbiamo chiesto al Vice Presidente della LAC Piemonte il perché dell'esposto
28 July, 2016
La lotta e il contrasto all'uso dei sacchetti di plastica monouso negli ultimi sei mesi ha subito una accelerazione. Le recenti operazioni a Cagliari, Rimini, Torino, quelle in Sicilia e Calabria e per ultimo il maxi sequestro a Milano di 180mila sacchetti illegali, sono il segno tangibile che l'apparato repressivo dello Stato si sta attivando per contrastare questo fenomeno. Dimostrando che la cabina di regia, in capo al Ministero dell'Ambiente, che vede coinvolte anche Guardia di Finanza e Carabinieri del Noe sta dando i suoi frutti.
A muoversi, con atti concreti, sono non solo gli organi di polizia ma c'è una fetta della società civile che è stufa della continua e diffusa illegalità sul tema e ha deciso di passare all'azione. Parliamo della Lac (Lega per l'Abolizione della Caccia) che in Piemonte ha deciso di denunciare attraverso un esposto alla Procura della Repubblica “l'inaccettabile persistente inapplicazione della legge”.
Siamo a Rivarolo Canavese, comune di 15mila abitanti dell'area metropolitana di Torino dove, Roberto Piana vice presidente della Lac Piemonte, ha deciso di non rimanere più spettatore di quelle migliaia di sacchetti illegali che tutti i giorni passano di mano in mano, dai commercianti e ambulanti per poi essere gettati via, e se va bene in un cassonetto.
Perché una denuncia alla Procura della Repubblica?
“L'uso dei sacchetti di plastica illegali è un problema diffuso, ovviamente non solo a Rivarolo. Tutte le settimane qui si svolge uno dei mercati più importanti del Canavese, e di conseguenza la città è inondata di sacchetti di plastica illegali che commercianti e ambulanti danno ai clienti. La legge che vieta il loro uso è davvero complicata e di difficile applicazione. Abbiamo provato a sollecitare il Comune a far rispettare questa legge, anche con l'invio di materiale fotografico, ma non abbiamo ancora ricevuto una risposta, Con l'esposto alla Procura della Repubblica proviamo ad attirare l'attenzione di questo organo sul problema dei sacchetti. E di conseguenza aumentare la sensibilizzazione dei cittadini sul tema”.
Cosa vi aspettate dall'esposto?
"Prima di tutto che si attivi la Procura della Repubblica per
capire come mai e perché la legge è palesemente inapplicata e poi
speriamo che arrivino anche le sanzioni. Ma non per la sanzione in
sé, perché sappiamo tutti che la sanzione o la punizione di
qualcuno non è efficace se non c'è una condanna unanime della
società per quel reato. Il nostro obiettivo è quello di mettere
pressione all'amministrazione di Rivarolo, e in generale a tutti gli
altri comuni, per far si che anche i cittadini prendano coscienza del
problema. Che è serio, e sta mettendo in pericolo non solo il nostro
territorio e la fauna selvatica, causando danni enormi. Basta
pensare solo alle enormi isole
di plastica negli oceani e le palesi ricadute sulla catena
alimentare. Questo è un problema da affrontare seriamente il più presto possibile e non c'è tempo da perdere".