Inghilterra: è efficace la tassa sui sacchetti di plastica, in sei mesi 6 miliardi di shoppers in meno
Nessuno scommetteva sulla buona riuscita dell'iniziativa in Inghilterra ma i sudditi di sua maestà hanno sorpreso tutti, battendo anche Scozia e Galles. In sei mesi venduti 6miliardi di sacchetti in meno e spesi 29 milioni di sterline in azioni per l'ambiente e non solo
01 August, 2016
Nessuno, o quasi, avrebbe scommesso sul successo anche in Inghilterra della tassa da 5p (5 centesimi di sterlina) per combattere la piaga dei sacchetti di plastica. Nonostante i problemi registrati a gennaio in merito a veri e propri furti di sacchetti per mano dei consumatori. In modo da evitare la maggiorazione di 5p per l'acquisto di ogni sacchetto, l'introduzione della tassa ad ottobre dello scorso anno sembra aver dato ottimi risultati.
A dirlo è direttamente il governo britannico che, attraverso Therese Coffey il sottosegretario di Stato per l'ambiente e gli affari rurali (in gergo Defra - una figura molto simile al nostro ministero dell'ambiente), ha annunciato che da quando la tassa è stata introdotta, in Inghilterra il consumo di sacchetti di plastica è calato dell'85%. Un dato davvero notevole, nessuno infatti si sarebbe mai spettato che l'introduzione della tassa in l'Inghilterra, avrebbe portato a risultati addirittura maggiori di quelli registrati in Scozia e Galles, i primi a introdurre questo tipo di tassa.
I dati
Dal 5 ottobre 2015, ossia da quando è entrata in vigore la tassa di 5p per ogni sacchetto di plastica, in sei mesi nella sola Inghilterra sono stati venduti 1,1 miliardi di sacchetti di plastica monouso rispetto ai 7.64 miliardi di sacchetti venduti nello stesso periodo del 2014. Di cui 0,6 miliardi - il 61% - è stato venduto solo dai sette più grandi operatori della grande distribuzione (Asda, Marks and Spencer’s, Sainsbury, Tesco, The Co-operative group, Waitrose and WM Morrison).
Attraverso la tassa sono stati raccolti proventi netti pari a 41,3 milioni di sterline, di cui circa 29,2 milioni sono stati investiti per progetti sull'ambiente, istruzione, salute, cultura e assistenza ai bisognosi.
Inoltre, e questo è un dato molto interessante, più dei due terzi dei rivenditori (negozianti e ambulanti) di tutta l'Inghilterra ha volontariamente fornito i dati sulla quantità e sul modo nel quale i proventi della tassa venivano utilizzati. Sì. perché la legge che introduceva la maggiorazione di 5p per ogni sacchetto, prevedeva anche che il negoziante diventasse promotore di azioni volte a migliorare l'ambiente e non solo. Un modo per responsabilizzare ancora di più e meglio il commerciante. Cliccando qui, è possibile visualizzare le azioni di Tesco fatte in tutta l'Inghilterra dai proventi della tassa.
Le reazioni
Secondo Therese Coffey: "Far sparire 6 miliardi di sacchetti di plastica dalla circolazione è una notizia fantastica per tutti noi e una buona notizia per la vita marina. Le nostre comunità sono più pulite e le future generazioni non saranno gravate da montagne di plastica che si deterioreranno tra centinaia di anni nelle discariche. È bastato un piccolo gesto per fare una grande differenza, ma questo grande traguardo non deve farci abbassare la guardia perché i con i nostri comportamenti possiamo fare di più per ridurre i rifiuti e riciclare ciò che usiamo".
Andrew Pendleton di “Friends of the Earth” ha dichiarato: "Il precipitare dell'uso del sacchetto di plastica dimostra i benefici enormi che si generano da un solo piccolo cambiamento nelle nostre abitudini quotidiane”. Aggiungendo che “Il prossimo obiettivo sono le tazze per caffè non riciclabili che finiscono in discarica e quel fastidioso sottoprodotto dello shopping online, ossia le scatole egli imballaggi in eccesso. Per il governo e per le aziende lungimiranti questa sarà l'occasione per ridurre i rifiuti e ottimizzare l'uso delle risorse in maniera sostenibile. E dopo gli incredibili dati sui sacchetti di plastica i consumatori premieranno anche loro”.