Smog, Arpa Lombardia: dall'usura pneumatici e freni, il 57% delle polveri sottili dei veicoli
Milano, siglato in Regione Lombardia il nuovo Protocollo volontario di misure emergenziali antismog. Scattano dopo 7 giorni (non più 10) oltre il limite dei 50 μg/m³, ma possono variare in base alle previsioni meteo
Milano, 24 ottobre. Oggi, a Palazzo Lombardia, è stato sottoscritto e presentato alla stampa il “Protocollo di collaborazione per l’attuazione di misure temporanee per il miglioramento della qualità dell’aria e il contrasto all’inquinamento locale”, predisposto da Regione Lombardia e Anci Lombardia, con il contributo dei Comuni capoluogo di provincia lombardi e dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente.
Sono le misure antismog aggiuntive, temporanee e volontarie (che si aggiungono a quelle del PRIA, Piano Regionale Aria, in vigore dal 15 ottobre al 15 aprile), che l'anno scorso facevano riferimento alla Città Metropolitana, che le aveva ereditate a sua volta dalla Provincia di Milano. In sostanza, il Protocollo antismog provinciale si allarga a tutta la Regione, pur restando uno strumento di adesione volontaria, non obbligatoria, che dovrà essere ratificato dai singoli Comuni, con una delibera di Giunta (Milano l'ha gia fatto).
L’accordo prevede, per il periodo invernale e fino ad almeno il prossimo 15 aprile, l’adozione di due livelli di misure temporanee per il miglioramento della qualità dell’aria.
Sulla base dei dati rilevati da ARPA Lombardia, in caso di superamento del limite giornaliero per l’inquinante PM10 per 7 giorni consecutivi i provvedimenti, del primo o secondo livello, entreranno automaticamente in vigore a partire dal giorno successivo (9° giorno dal primo superamento) alla validazione ufficiale del dato (8° giorno).
Queste scadenze potranno variare in considerazione delle previsioni sull’andamento degli inquinanti, elaborate da ARPA sulla base delle condizioni meteorologiche attese nel periodo immediatamente successivo alla criticità in corso. Nel caso queste fossero complessivamente molto favorevoli all’accumulo degli inqunanti o, viceversa, alla loro dispersione, l’entrata in vigore delle misure potrebbe essere anticipata oppure sospesa.
“In conclusione – ha dichiarato il presidente ARPA Simini – la tecnologia e la scienza ci fanno fare passi avanti, ma l’evoluzione sarà quella di “ammodernare” il dibattito focalizzando l’attenzione sul contributo dell’usura di pneumatici e freni nella produzione delle polveri sottili: se, infatti, il tubo di scappamento di tutti gli autoveicoli circolanti incide per il 43%, essa influisce per il 57%.”
Novità, infine, nella divulgazione dati del sito web di ARPA Lombardia: il primo indice consultabile è un nuovo "Indice di qualità dell'aria", calcolato tenendo conto dei valori di PM10 NO2 e Ozono, che si aggiunge al normale bollettino meteo inquinanti. Tramite link al sito di Regione Lombardia, si potranno poi verificare le limitazioni eventualmente in corso nei vari Comuni.
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