Smog, in Piemonte riparte il semaforo dell'Arpa ma i divieti scattano con livelli d'inquinamento altissimi
Le misure di contrasto più significative sono previste dopo tre giorni consecutivi di valori di PM10 fino a più di tre volte superiori ai limiti.Il blocco dei diesel Euro3 avviene dopo 7 giorni consecutivi di sforamento mentre in Emilia Romagna hanno stop fisso di 10 ore al giorno per 6 mesi l’anno
02 November, 2016
Riprende mercoledì 2 novembre il protocollo regionale antismog con la pubblicazione del report giornaliero della concentrazione di PM10 nell’aria da parte di Arpa Piemonte e del "cruscotto" dei provvedimenti sul sito della Regione, che aveva visto una fase sperimentale nel marzo scorso. Lo rende noto Piazza Castello in una nota in cui ricorda che il semaforo - questo il soprannome dato al provvedimento per via dei colori assegnati alle soglie di inquinamento - dovrebbe servire come strumento di contrasto al PM10 uguale per tutti i comuni medio grandi del territorio piemontese.
Secondo l’assessore regionale all’Ambiente, Alberto Valmaggia, "condividere con le amministrazioni locali delle misure concrete e omogenee al fine di contrastare l’inquinamento atmosferico è fondamentale per preservare la qualità dell’aria. Per raggiungere risultati concreti, è auspicabile che tali misure siano accompagnate da stili di vita improntati alla sostenibilità, al risparmio energetico e alla mobilità intelligente".
Il direttore generale di Arpa Piemonte Angelo Robotto sottolinea che "a supporto del Protocollo antismog voluto dalla Regione Piemonte, Arpa produrrà giornalmente una tabella per rappresentare sinteticamente lo stato di qualità dell'aria nei comuni con più di 15.000 abitanti relativamente al PM10: in particolare saranno riportati i dati degli ultimi 7 giorni osservati nelle stazioni della rete di monitoraggio e i dati previsti del giorno in corso e dei due successivi. A partire da questa tabella verrà prodotto il cruscotto regionale per ciascun comune, con evidenza immediata del raggiungimento delle soglie a cui sono correlate le diverse misure proposte".
Al di là dell'omogeneità, che comunque dipende dalle decisioni dei singoli sindaci, che sono liberi anche di non adottare il piano, da più parti era stato sottolineata la scarsa incisività del provvedimento per un territorio così inquinato come quello piemontese, dove spicca sempre Torino, città tra le più inquinate d'Europa. Le misure di contrasto più significative sono previste al raggiungimento per tre giorni consecutivi di valori di PM10 fino a più di tre volte superiori ai limiti consentiti dalla legge. Legambiente faceva notare ad esempio come il blocco dei veicoli diesel Euro3, previsto dal primo colore giallo del semaforo, avverrebbe dopo 7 giorni consecutivi di sforamento dei limiti di legge, ovvero 50 microgrammi per metro cubo, mentre in Emilia Romagna la circolazione di questa tipologia di veicoli è già limitata in modo stabile 10 ore al giorno per 6 mesi l’anno.
Per adesso a dare una mano al Piemonte e soprattutto a Torino ci sta pensando la situazione ambientale fortunatamente, visto che il limite dei 35 giorni di sforamenti da polveri sottili nel capoluogo è stato superato solo ieri, martedì 1 novembre. Negli anni passati veniva superato nei primi mesi dell'anno senza problemi.
Ecco le soglie per l’attivazione del cruscotto sono quelle definite dal Tavolo sull’emergenza smog:
Stante la soglia di concentrazione giornaliera di PM10, definita dannosa per la salute umana dalla Oms pari a 50 µg/m il suo raggiungimento consecutivo per 7 giorni attiva il livello di cruscotto di colore giallo, a cui conseguono almeno le azioni seguenti:
− Blocco circolazione urbana per veicoli diesel Euro III dalle 8.30 alle 18.30 o con orario in accordo con le limitazioni già in vigore
− Riduzione di 1 grado (o di 1 ora del funzionamento) del riscaldamento degli edifici pubblici
− Divieto di bruciare residui vegetali in campo
− Divieto di utilizzo caminetti aperti
− Divieto di spandimento libero in agricoltura dei liquami derivanti da deiezioni animali nel raggio di 20 Km dagli agglomerati sottoposti alle misure
Al raggiungimento consecutivo per 3 giorni del doppio della soglia limite di concentrazione giornaliera di PM10 pari a 100 µg/m si attiva il livello di cruscotto di colore arancio a cui conseguono le ulteriori azioni seguenti:
− Blocco circolazione urbana per veicoli diesel Euro IV dalle 8:30 alle 18:30 o
con orario in accordo con le limitazioni già in vigore
− Ulteriore riduzione di 1 grado (o di 1 ora del funzionamento) del riscaldamento degli edifici pubblici (2 gradi o 2 ore in meno)
Al raggiungimento consecutivo per 3 giorni del triplo della soglia limite di concentrazione giornaliera di PM10 pari a 150 µg/m si attiva il livello di cruscotto di colore rosso cinabro, a cui conseguono le ulteriori azioni:
− Riduzione della velocità sulle strade tipo A/B a 90km/h massimi (90km/h per
strade tipo A, 70 km/h strade di tipo B)
− Blocco totale circolazione urbana mezzi diesel dalle 8:30 alle 18:30 o con
orario in accordo con le limitazioni già in vigore
Al raggiungimento consecutivo per 3 giorni di una concentrazione giornaliera di PM10 pari a 180 µg/m si attiva il livello di cruscotto di colore rosso vivo, a cui conseguono le seguenti azioni:
− Blocco totale circolazione urbana veicoli privati nei giorni feriali dalle 8:30 alle 18:30 o permanente
− Blocco totale circolazione nelle aree extra urbane veicoli privati nei giorni feriali dalle 8:30 alle 18:30 o permanente
− Bus gratuiti
Protocollo antismog
http://www.regione.piemonte.it/ambiente/dwd/protocollo_antismog.pdf
Report giornaliero
Cruscotto
http://www.arpa.piemonte.it/export/bollettini/cruscotto.pdf