Milano, il depuratore di Nosedo progetto europeo per l'economia circolare
Nato da un'emergenza ambientale, oggi il depuratore di Nosedo è un esempio a livello europeo, nonché laboratorio di sviluppo urbano integrato. Sabato scorso l'evento sull'economia circolare
14 November, 2016
L'Ufficio di Milano del Parlamento europeo ha incontrato sabato 12 novembre la cittadinanza presso il depuratore di Nosedo, impianto premiato a livello internazionale, all'incontro pubblico “Girotondo dell’acqua - L’economia circolare fa bene all’ambiente e allo sviluppo". Il Depuratore di Nosedo è il primo e più grande impianto di trattamento delle acque reflue della città di Milano. L'evento di sabato fa parte di un ciclo d'incontri sull'acqua a Milano, attraverso testimonianze dirette di esperti, operatori ed agricoltori, per mostrare ai cittadini cosa voglia dire applicare i principi dell’economia circolare nella gestione della risorsa idrica, attraverso la depurazione e il riutilizzo delle acque reflue urbane.
"L'Unione europea ha posto l'economia circolare al centro della propria agenda," ha dichiarato Bruno Marasà, direttore Ufficio Milano del Parlamento Europeo, "ecco perché abbiamo organizzato una mattinata di full immersion presso il Depuratore di Nosedo, premiato a livello comunitario come best practice per il ciclo di riuso dell'acqua che attua con un impatto ambientale ecosostenibile e tecniche all'avanguardia. Nato in risposta ad una emergenza ambientale, oggi si configura come uno straordinario laboratorio di sviluppo urbano integrato".
"Il Depuratore di Nosedo" ha aggiunto l'Ingegnere Mazzini, Presidente di MilanoDepur, "è il primo e più grande impianto di trattamento acque reflue a servizio di Milano, riceve ogni giorno oltre 400 milioni di litri di reflui fognari, provenienti dalle zone centro-orientali della città, e restituisce all'ambiente naturale acque purificate ad un elevato livello qualitativo. Tali acque, rigenerate fino ad essere idonee per il riutilizzo irriguo, vengono in gran parte convogliate all'antica Roggia Vettabbia da cui l'omonimo consorzio agricolo, composto da ben 90 aziende per una superficie di circa 4000 ettari, che attinge a questa preziosa risorsa per irrigare i propri campi. Oltre al riuso irriguo, le acque depurate sono anche un "pozzo termico" sfruttabile in moderni sistemi di climatizzazione a pompe di calore, che già vengono impiegati internamente al depuratore ma potrebbero essere estesi agli edifici circostanti attraverso una rete di teleriscaldamento/teleraffrescamento, con notevoli riduzioni dei consumi di energia elettrica e delle emissioni di CO2 rispetto a sistemi più tradizionali. L'esempio di Nosedo è stato insignito di un premio da parte di Legambiente ed è considerato, per la peculiarità del riuso irriguo, un caso studio tra i più importanti a livello europeo, riconosciuto anche da importanti associazioni internazionali come l'IWA, l'International Water Association".
L'appuntamento di sabato, infine, era rivolto anche a chi apprezza le installazioni artistiche all'aperto, poiché il territorio di Nosedo sta ospitando da tempo l'esposizione permanente di Depurart Lab Gallery.
“L’arte si depura anch’essa nella natura e, nell’economia circolare, ha un ruolo culturale importante” ha detto Ornella Piluso, Direttrice Artistica della DepurArt Lab Gallery. "La mostra è aperta al pubblico tutto l’anno, ha grandi e piccole installazioni di artisti internazionali proprio sul tema del valore dell’acqua ed un laboratorio d’arte. Organizziamo inoltre il Festival Internazionale dei depuratori ogni anno, proprio per avvicinare i cittadini al concetto che non c’è riuso e/o economia circolare senza anche una reale presa di coscienza culturale e civica ed una condivisione sinergica del territorio sui Valori dell’acqua e dell’impatto, anche spirituale ed artistico, della Depurazione”.
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