Venezia, aumenta la raccolta differenziata in centro storico ma la città rimane al 50%
Migliorano le performance grazie al porta a porta in centro ma la città rimane al penultimo posto nella classifica dei capoluoghi di provincia veneti. Su 263.352 abitanti, la produzione di rifiuti pro capite è di 612 chili e di rifiuto secco di 270,24 chili
29 November, 2016
A Venezia prosegue l'incremento della raccolta differenziata in centro storico. Nel centralissimo sestiere di Dorsoduro, in particolare, il peso complessivo dei rifiuti raccolti porta a porta e auto-conferiti è raddoppiato da ottobre a oggi, portando la differenziata dal 23% al 43%. Lo rende noto l'amministrazione comunale. "Al di là dell'ovvio assestamento iniziale - rileva l'assessore all'ambiente, Massimiliano De Martin - oggi assistiamo all'effetto opposto: ci sono cittadini di altri sestieri che ci vengono a chiedere quando estenderemo il sistema sperimentato a Dorsoduro anche ai loro. Le persone si stanno comportando benissimo ed è grazie a loro che si è alzato di tanto l'indice della raccolta differenziata". L'obiettivo, sottolinea De Martin, è di aumentarlo per tutta la città insulare, "in modo da avvicinarci quanto più possibile a quel 76% raggiunto a Marghera e a Chirignago. Teniamo molto, poi, al decoro urbano e riteniamo importante osservare come i gabbiani abbiano modificato le loro abitudini in così poco tempo".
A dire la verità Venezia rispetto al resto del Veneto non va benissimo sul fronte della raccolta differenziata. Se la regione infatti eccelle, il litorale lagunare e la città soffrono della massiccia presenza dei turisti. Secondo i risultati della prima edizione di "Forum Rifiuti Veneto" organizzata da Legambiente, Venezia si posiziona al penultimo posto nella classifica dei capoluoghi di provincia. Su 263.352 abitanti, la produzione di rifiuti pro capite è di 612 chili e di rifiuto secco di 270,24 chili. La percentuale di raccolta differenziata è del 50,35%, di poco superiore a quella di Verona e Padova (il capoluogo euganeo è quello che se la passa peggio di tutti). Il record di visitatori di quest'anno ha fatto aumentare di un altro mezzo milione di euro i costi di smaltimento dell'immondizia. "Per questo l'azienda ha prodotto volantini informativi sulla raccolta dei rifiuti in più lingue - rileva il direttore generale di Veritas, Andrea Razzini - da distribuire nelle strutture ricettive e uno specifico proprio per quelle di Dorsoduro".
La rilevazione di Legambiente racconta che in Veneto ci sono molte eccellenze. I cosiddetti comuni "rifiuti free", che raggiungono il 65% di differenziata e producono sotto i 75 chili annui per abitante di rifiuto secco, sono ben 215, ovvero il 35% del totale. Fra questi il premio di Comune più 'riciclone' del Veneto se lo aggiudica Castelcucco, piccolo centro in provincia di Treviso, con soli 17,9 chili di rifiuto secco per abitante all'anno e una raccolta differenziata che sfiora il 90% (89,6%). Seguono San Gregorio nelle Alpi (Belluno) e Refrontolo (Treviso).“
La top ten è per la gran parte rappresentata da paesi della Marca, mentre il Veneziano si attesta in posizioni che comunque sono meritevoli, ma non d'eccellenza. “Ora la vera scommessa è di far diventare tutta la regione, nei prossimi 3 anni, 'Rifiuti free' attraverso l’obbligo di tariffazione puntuale, lo stop ai nuovi inceneritori, l’aumento dei costi di discarica e la costruzione di nuovi impianti di riciclo”, sottolinea Legambiente.
Il report fa un discorso a parte per i comuni costieri. La loro popolazione viene stravolta dal massiccio afflusso di turisti d'estate. E' difficile ai visitatori stranieri far capire l'importanza di un conferimento dei rifiuti corretto. Per quanto riguarda la produzione di rifiuti, si va dai 295 chili per abitante all'anno di Peschiera del Garda fino al massimo di San Michele Tagliamento, con 689 chili annui per abitante. Buono il risultato di Cavallino-Treporti che, a fronte di una produzione di rifiuto secco di 370 chili annui per abitante, segna una percentuale di raccolta differenziata del 67,62%. Se la vedono peggio San Michele al Tagliamento, che segna un 50,01%, Jesolo (44,1%) e Caorle (42,35%).“
A livello provinciale, la migliore performance in fatto di differenziata la segna Ceggia, con 81,07%, seguita da Cinto Caomaggiore, Campolongo Maggiore, Camponogara, Spinea, Teglio Veneto, Salzano e Pramaggiore.“