Wired - Rifiuti d'Italia - Cittadini Reattivi: una svista sul valore dei rifiuti differenziati
Nell’inchiesta di Wired dal titolo “Rifiuti d’Italia” i conti non tornano. “Nel 2014 solo 390 milioni di euro sono rientrati nelle casse dei comuni e dei consorzi di filiera da Conai, a fronte di un valore di 1,9 miliardi di euro di rifiuti differenziati”. Un’affermazione che colpisce e stupisce. Messa così sembra che Conai si “freghi” 1,4 miliardi di euro. O che non sappia venderli validamente ai riciclatori.
04 December, 2016
di Paolo Hutter
Nell’inchiesta di Wired dal titolo “Rifiuti d’Italia” i conti non tornano. “Nel 2014 - si legge nell’articolo - solo 390 milioni di euro sono rientrati nelle casse dei comuni e dei consorzi di filiera da Conai, a fronte di un valore di 1,9 miliardi di euro di rifiuti differenziati”. Un’affermazione che colpisce e stupisce. Messa così sembra che Conai si “freghi” 1,4 miliardi di euro. O che non sappia venderli validamente ai riciclatori.
Le perplessità su questa affermazione sono condivise anche dagli addetti ai lavori. Secondo Roberto Cavallo c’è confusione, ad esempio, tra CAC e contributi ai comuni. Prendiamo in esame ad esempio la plastica. che è il materiale più complesso e che genera il maggior flusso economico. Nel 2015 sono state avviate a riciclo, quasi 521 mila tonnellate di imballaggi plastici (211 mila circa PET e similari, 65 mila circa di HDPE, 54 mila film e 191 di altri imballaggi), sulle quasi 900mila tonnellate raccolte, e 2,1 milioni di tonnellate immesse al consumo.
Anche considerando che tutte le tonnellate avviate a recupero fossero della migliore qualità (cosa che non è così) a 295 euro/t genererebbero una cifra da distribuire di 153 milioni e mezzo. Se si riferisce invece al CAC versato dalle imprese, pari a 188 euro/t per le oltre 2 milioni di immesso al consumo siamo attorno ai 400 milioni di euro.
Allora a cosa corrispondono questi 1,9 miliardi? Da dove viene fuori la cifra?
Il dato, fanno sapere da Cittadini Reattivi, viene ripreso dal rapporto dell'Antitrust nota 376 che l’AGCM ha calcolato in questo modo: sulla base dei dati ISPRA 2014, il costo complessivo della raccolta differenziata (ottenuto moltiplicando il costo della raccolta per tonnellata, pari a 144,5 euro/ton, con la quantità di rifiuti da imballaggio raccolti in maniera differenziata, pari a circa 13,4 milioni di tonnellate) nel 2014 è stimabile in circa 1,9 miliardi di euro, a fronte di 390 milioni di euro versati dai consorzi Conai ai Comuni come corrispettivi economici per sostenere la raccolta differenziata.
Ahh, ecco con questa risposta si svela il mistero. Non è il “valore dei rifiuti differenziati”, bensì il costo complessivo della raccolta differenziata. Una differenza non da poco.