Torino esplode l’emergenza smog: domani dovrebbero entrare in vigore le limitazioni
Superati per sette giorni consecutivi i livelli di concentrazione giornaliera massima di 50 µg/m3 PM10. Dovrebbero scattare non solo le limitazioni alla circolazione, ma Il condizionale è d’obbligo l’ultima parola spetta ai sindaci
06 December, 2016
Come ogni anno a ridosso del Natale l’emergenza smog ritorna prepotente a riempire non solo le prime pagine dei giornali e media mainstream ma anche, e soprattutto, i nostri polmoni-
Torino si sa ha un grande problema per quanto riguarda lo smog e la qualità dell’aria. Nell’ultimo decennio è indubbio che siano fatti passi da gigante, addirittura fino ad oggi (martedì 6 dicembre, nda) gli sforamenti sono stati solo 42 rispetto al doppio che caratterizzava gli anni precedenti.
Stando ai dati dell’Arpa Piemonte (visibili in foto, nda) da domani dovrebbe entrare in vigore il “Protocollo operativo per l'attuazione delle misure urgenti antismog” del 01/03/2016 della Regione Piemonte in tutta (o quasi) l’area metropolitana della città di Torino. Infatti, se confermate le previsioni fatte dall’Arpa per la giornata di oggi (martedì 6 dicembre, nda), salgono a sette i giorni consecutivi di sforamento della concentrazione giornaliera massima di PM10 definita dannosa per la salute umana dalla OMS, ossia i famosi a 50 µg/m3.
In pratica con il famoso “cruscotto giallo” (sette giorni consecutivi di sforamento del limite dei a 50 µg/m3) il protocollo prevede: “il blocco circolazione urbana per veicoli diesel Euro III dalle 8.30 alle 18.30 o con orario in accordo con le limitazioni già in vigore; la riduzione di 1 grado (o di 1 ora del funzionamento) del riscaldamento degli edifici pubblici, il divieto di bruciare residui vegetali in campo, il divieto di utilizzo caminetti aperti, il divieto di spandimento libero in agricoltura dei liquami derivanti da deiezioni animali nel raggio di 20 Km dagli agglomerati sottoposti alle misure”.
Potrebbe andare ancora peggio. Infatti se la previsione per domani (mercoledì 7 dicembre) dovrebbe essere peggiore dei 95 µg/m3 di PM10, andando a superare i 100 µg/m3, in quasi tutta l’area metropolitana scatterebbe il “cruscotto arancio”, ovvero una serie di limitazioni che scattano “al raggiungimento consecutivo per 3 (tre) giorni del doppio della soglia limite di concentrazione giornaliera di PM10 pari a 100 µg/m3”. Queste limitazioni consistono in: “blocco circolazione urbana per veicoli diesel Euro IV dalle 8:30 alle 18:30 o con orario in accordo con le limitazioni già in vigore; e ulteriore riduzione di 1 grado (o di 1 ora del funzionamento) del riscaldamento degli edifici pubblici (2 gradi o 2 ore in meno)”.
Va ricordato che l’attivazione del protocollo previsto dalla Regione Piemonte non è né obbligatorio e né vincolante per i sindaci, che possono tranquillamente ignorare le prescrizioni della Regione.