Premio Vassallo 2016: vince Fabio Venezia sindaco di Troina per le sue battaglie ambientali contro la mafia
Fabio Venezia, sotto scorta dal 2014, verrà insignito martedì 13 dicembre del premio Vassallo per la battaglia che da anni combatte contro la mafia in favore della legalità e dell'ambiente
09 December, 2016
Martedì 13 dicembre verrà consegnato alla Camera dei deputati il Premio Vassallo per l'edizione del 2016, per individuare e valorizzare, la realtà amministrativa che ha saputo, più di altre, cogliere l'eredità morale e politica del Sindaco di Pollica (SA), barbaramente ucciso il 5 settembre del 2010.
Il premio, promosso da ANCI e Legambiente insieme a Libera, Slowfood e FederParchi e Comune di Pollica, con il sostegno di Enel è rivolto quindi ai sindaci virtuosi che hanno determinato nel corso del loro mandato iniziative che hanno favorito lo sviluppo del territorio nel rispetto dell’ambiente, della legalità, delle radici locali, che hanno saputo crescere la consapevolezza e partecipazione delle comunità.
Il premio dell'edizione 2016 verrà assegnato al Sindaco di Troina in provincia di Enna Fabio Venezia di 34 anni che vive sotto scorta dal 2014 “perché si è messo in testa di trasformare i boschi e i pascoli che ricadono nel suo Comune, da terra di nessuno dove Cosa Nostra impone metodi e regole, in opportunità per i suoi coetanei” come scrive Salvo Catalano sul quotidiano siciliano online MeridioNews.
L'intervista a Fabio Venezia
Proponiamo un estratto dell'intervista fatta da Salvo Catalano a Fabio Venezia (Sindaco di Troina) che potete leggere integralmente su MeridioNews cliccando qui.
Sindaco, che valore
ha per lei il premio Angelo Vassallo?
«È
un grande e prestigioso riconoscimento di cui sono molto onorato.
Nonostante il momento non certo facile, ci dà ulteriore forza
nell’azione amministrativa che stiamo portando avanti con grande
sacrificio».
C'è il rischio che lei venga più apprezzato fuori dalla
sua terra?
«Per fortuna il lavoro che abbiamo svolto
ha avuto un significativo apprezzamento anche in Sicilia, nonostante
il movimento antimafia non viva certo un bel momento sotto il profilo
della credibilità. A livello nazionale si riscontra invece un
crescente interesse per l’esperienza di legalità che insieme al
presidente Antoci stiamo portando avanti con grande impegno nell’area
dei Nebrodi che ci auguriamo possa contribuire a dare un’immagine
diversa della nostra isola».
Qual è il suo rapporto con i cittadini di Troina? L'eco
mediatica delle sue denunce e della sua storia personale ha
infastidito o percepisce vicinanza e solidarietà?
«Ho
un bellissimo rapporto con i miei concittadini, i quali non mi hanno
mai fatto mancare, soprattutto nei momenti difficili, la loro
solidarietà. La stragrande maggioranza della popolazione sostiene
con interesse e partecipazione la battaglia di legalità e più in
generale l’azione amministrativa messa in campo».
Che risultati avete raggiunto nella lotta alla criminalità
nella gestione dei terreni di proprietà del Comune?
«Siamo
a un punto di svolta. Alla lunga e complessa fase di spossessamento
dei beni demaniali di proprietà del Comune, che ha avuto momenti di
grande tensione perché sono stati toccati nel cuore gli interessi
economici di diverse famiglie legate alla criminalità mafiosa, sta
seguendo un percorso di valorizzazione del nostro bosco che vedrà a
breve come protagonisti nella gestione i giovani e le aziende
agricole sane. Stiamo anche lavorando a un piano di rilancio
turistico di questo straordinario patrimonio naturalistico».