Torino assediata dallo smog ma i provvedimenti non cambiano
Nonostante 13 giorni consecutivi di Pm10 oltre i limiti si bloccano solo i diesel euro3. Per passare al blocco dei diesel euro4, bisogna che venga superata per tre giorni consecutivi la soglia dei 100 microgrammi di Pm10 per metrocubo
03 January, 2017
E sono tredici. Contando anche le previsioni Arpa per la giornata di oggi, martedì 3 gennaio, e domani, i giorni di sforamento consecutivi del limite di Pm10 a Torino arrivano a tredici, con un picco altissimo il primo giorno del nuovo anno in cui le polveri sottili hanno toccato quota 127 microgrammi per metrocubo in tutta l'area metropolitana. Quasi il triplo del limite massimo consentito.
Nonostante questo i provvedimenti anti-smog rimangono esattamente gli stessi, cioè rimane in atto soltanto il blocco della circolazione per i diesel euro3, che in altre città vengono già limitati quotidianamente durante tutto l'anno perché altamente inquinanti, e l'abbassamento di un grado della temperatura massima negli edifici pubblici. Anche se ci sono tredici giorni consecutivi di polveri sottili ben al di sopra dei limiti quindi, ma si arriverà probabilmente a molti di più visto il bel tempo, il cruscotto messo a punto dalla Regione Piemonte e attuato dal comune con solerzia, non prevede nessun cambiamento. Per passare al livello successivo, quello arancio, che prevede anche il blocco dei diesel euro4, bisogna infatti che venga superata per tre giorni consecutivi la soglia vertiginosa dei 100 microgrammi di Pm10 per metrocubo. Si tratta di misure totalmente inadeguate, che non affrontano realmente una situazione di grave inquinamento ormai cronica in questo periodo dell'anno.
Proprio per questo il 6 gennaio alle ore 11 Legambiente andrà in Comune per consegnare una 'calza della Befana' piena di Pm10, Pm2.5, biossidi di azoto e tante altre sostanze velenose che i torinesi respirano quotidianamente, per chiedere all'amministrazione un nuovo omega replica e coraggioso piano anti-smog che attui misure preventive concrete e non emergenziali.