Rifiuti Roma, per l'assessora Montanari bisogna estendere porta a porta a tutta la città
Niente cassonetti: è l'obiettivo di Pinuccia Montanari, assessora alla Sostenibilità Ambientale a Roma. A Repubblica spiega: "il porta a porta sarà contestualizzato alle condizioni territoriali"
05 January, 2017
Una Capitale in cui il porta a porta sia l’unico sistema di raccolta: questo l'obiettivo di Pinuccia Montanari, neo assessora per l'Ambiente al Comune di Roma che ha preso il posto di Paola Muraro, dimessasi perché indagata. In un'intervista rilasciata a Repubblica Roma, Pinuccia Montanari ha affermato infatti che "ormai i cassonetti non esistono più nelle capitali europee. Sono un elemento di grande degrado". Per questo, il cambiamento a Roma avverrà con un "processo graduale, con particolare attenzione alle utenze non domestiche".
"Ora partiamo con il VI municipio - ha detto l'assessora a Repubblica - vale a dire Torre Spaccata, Torre Maura, Torre Angela, Tor Vergata. Ogni porta a porta sarà contestualizzato alle condizioni oggettive del territorio. Dunque ci saranno modalità diverse. Per esempio, nei grandi condomini verranno allestiti bidoncini apribili soltanto con il badge".
Ottimizzare la logistica aziendale di Ama e avviare un percorso di consapevolezza per i romani sono altri dei punti fermi nei progetti di Pinuccia Montanari. Tra le ipotesi, quella di "riprodurre anche a Roma l’esperimento già effettuato a Genova, da dove provengo: un sistema di raccolta capillare di rifiuti elettrici ed elettronici, posizionando furgoncini in diverse aree della città, sulla scia del progetto europeo Weeenmodels. In ogni municipio, inoltre, verranno installate isole del riuso". Previsti anche più controlli e sanzioni con un piano basato "anche sulle guardie ecologiche volontarie" adeguatamente formate.
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