Decreto Milleproroghe, slitta di 6 mesi l’obbligo delle valvole termostatiche. La delusione di Rete Irene
Nel decreto legge di fine anno, il Governo ha prorogato al 30 giugno 2017 l'obbligo dei sistemi di termoregolazione e contabilizzazione, previsto dal D.lgs. 102/2014 sull’efficienza energetica
08 January, 2017
Il 29 dicembre il Consiglio dei Ministri ha approvato il “decreto milleproroghe” del 2017, la criticata consuetudine italiana che utilizza lo strumento del decreto legge per prorogare o risolvere disposizioni in scadenza, entro la fine dell'anno in corso. Nato come misura eccezionale, il "decreto milleproroghe" è stato riproposto in Italia annualmente, a partire dal 2005.
Tra le norme prorogate, in campo ambientale spicca l’obbligo di installazione delle valvole termostatiche, previsto dal D.lgs. 102/2014 (integrato dal D.Lgs. 141/2016), in recepimento della Direttiva europea sull’efficienza energetica (EED 27/2012), che avrebbe dovuto scattare dall'1 gennaio 2017, ma è stato prorogato, al 30 giugno 2017. In sostanza, gli italiani avranno ancora 6 mesi di tempo per far installare sui termosifoni degli impianti condominiali le termovalvole (che regolano automaticamente lo "spegnimento" del calorifero, quando si è raggiunta la temperatura desiderata) e i contabilizzatori di calore (che permettono di calcolare esattamente i propri consumi). Le sanzioni per chi non ottempera a tale obbligo, già stabilite dalla legge prorogata, variano da 500 a 2.500 euro.
Rete Irene, la rete di imprese che operano da oltre 50 anni per la riqualificazione energetica edilizia in Italia, ha criticato fortemente la decisione, che "vanifica un impegno già assunto dall'Italia, soprattutto nei confronti dell'Unione Europea, che difficilmente starà silente a guardare". E' infatti dal 2012 che il legislatore europeo ha stabilito che gli impianti termici centralizzati di tutta Europa, a servizio di più unità immobiliari, devono essere dotati di sistemi per la termoregolazione degli ambienti e di contabilizzazione individuale del calore. La scadenza era il 31/12/2016.
Rete Irene ricorda che in realtà la Regione Lombardia trattava l’argomento termoregolazione e contabilizzazione (e requisiti sulle prestazioni degli involucri edilizi) già con la LR 11/12 2006 n. 24 e con il DGR IX/2601 del 30/11/2011 (obbligo di installazione entro l’agosto 2012-2014 in funzione della potenza d’impianto); a livello nazionale, invece, il D.P.R. 412/1993 e il 102/2005 disciplinano l’installazione dei sistemi di termoregolazione nei casi di nuova edificazione, sostituzione della caldaia, ristrutturazione dell’impianto termico, rendendo attuative indicazioni già contenute nella famosa L. 10/1991.
Secondo Rete Irene ci si è concentrati quasi esclusivamente sui costi d’installazione (cercando di rimandarli o evitarli), sullo spauracchio di sanzioni pecuniarie per gli inadempienti di proporzioni esagerate (che alla fine hanno fatto da leva a proroghe e rimandi, soprattutto a livello lombardo), sulle problematiche legate allo stravolgimento della ripartizione delle spese condominiali. Riuscire anche in Italia ad affidare all’utente la possibilità di decidere quanto calore prelevare dall’impianto e pagare di conseguenza, comporta che l’utente stesso sia “padrone” del proprio destino in termini di impiego del riscaldamento e, di conseguenza, delle proprie spese e dei propri risparmi. Secondo Rete Irene "decidere quando e come attivare il riscaldamento, acquisendo autonomia gestionale, costituisce caratteristica che non dovrebbe mancare in nessun impianto moderno, ciò a prescindere dalla pura convenienza economica. La valvola termostatica può essere integrata con la funzione “crono”, che permette di aggiungere la possibilità di stabilire temperature e orari di funzionamento, ciò è a tutto vantaggio della riduzione dei consumi di energia utile".
Manuel Castoldi, Presidente di Rete Irene, esprime tutto il rammarico di chi da anni si impegna a migliorare l’efficienza energetica del patrimonio edilizio esistente “Ancora una volta abbiamo perso un’occasione importante per la crescita economica e sociale dell’Italia, per assecondare i furbi e le lobby, dimenticandoci gli enormi problemi collettivi dell’ambiente e della salute. Spiace che il nostro legislatore, invece di adoperarsi con una seria politica di agevolazioni e incentivi a favore di chi s’impegna nel risparmio energetico degli edifici, s’inventi proroghe inopportune e del tutto ingiustificate, solo per compiacere qualcuno poco o nulla interessato al risparmio energetico degli edifici. Si ha un’idea di quello che vale, economicamente e socialmente, intervenire facendo efficienza energetica? Evidentemente no… oppure si, ma non si può esprimerlo, perché non conviene a determinate categorie. Ci si chiede quando il paese Italia uscirà dalla crisi? La risposta è mai se si prosegue con proroghe inutili e azioni distratte invece di programmi strutturali. Ritardare i processi di efficientamento energetico significa ritardare la crescita economica e sociale dell’Italia: il costo della bolletta energetica aumenta in modo spropositato, direttamente in proporzione con i valori di inquinamento dell’aria registrati puntualmente dai report scientifici.”
La protesta di Rete Irene termina con l'apprezzamento per tutti quegli Amministratori e Condòmini che hanno già provveduto ad installare i sistemi di termoregolazione e contabilizzazione, a prescindere dello slittamento dell'obbligo di legge. "Da parte nostra, intendiamo proseguire con l’intento di impegnarci per riuscire ad incidere in modo significativo sui consumi di combustibile e, di conseguenza, sul contenimento delle emissioni di sostanze inquinanti, in quanto, con i tempi che corrono, ciò deve far parte del nostro senso civico” conclude Manuel Castoldi.
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