New York, il governatore Cuomo affossa la tassa sui sacchetti di plastica
La tassa sui sacchetti in plastica della città di New York introdotta per contrastare l'uso indiscriminato dei sacchetti di plastica e i relativi danni ambientali è stata bloccata a pochi giorni dall'entrata in vigore
28 February, 2017
Dopo mesi di battaglie politiche e a qualche giorno dall'entrata in vigore del regolamento che avrebbe imposto una tassa di 5 centesimi di dollaro sui sacchetti di plastica, il Governatore di New York Andrew M. Cuomo ha definitivamente “ucciso” la legge promulgata a maggio dal Sindaco della Grande Mela Bill De Blasio.
Per Cuomo la legge voluta dal Consiglio comunale di New York rappresentava una soluzione “profondamente sbagliata e regressiva” in quanto avrebbe inciso negativamente sulle fasce economicamente più deboli di New York, promettendo una “una task force in tutto lo Stato in grado di sviluppare un piano uniforme per affrontare il problema dei sacchetti di plastica”.
Intanto i Consiglieri comunali di New York Brad Lander e Margaret Chin che si erano spesi per l'approvazione della tassa hanno dichiarato: "Abbiamo combattuto i sacchetti di plastica e, per ora, i sacchetti di plastica ha vinto". Secondo Brad Lander non è chiaro a cosa potrebbe servire una task force in quanto per contrastare l'uso indiscriminato dei sacchetti le soluzioni possono essere solo due: o un divieto generalizzato o una tassa (con o senza divieto per sacchetti più sottili).
Sempre secondo Lander l'introduzione di un divieto è una operazione politica poco opportuna e non efficace, portando come esempio l'esperienza di Chicago che dopo un anno di divieti ha accantonato la soluzione optando per l'introduzione di una tassa di 7 centesimi. Una soluzione che anche le Hawaii stanno valutando. “Perché?- si chiede Brad Lander - Perché con un divieto i consumatori non cambiano il loro comportamento, quindi non c'è riduzione complessiva dei rifiuti solidi. Infatti molti rivenditori semplicemente hanno iniziato a dare i sacchetti di plastica più spessi (appena al di sopra della soglia vietata) gratuitamente, facendosi beffa della legge.”
Inoltre Lander contesta al governatore Cuomo l'idea che una tassa sui sacchetti si possa trasformare in uno strumento regressivo, per il semplice fatto che solo il timore di spendere di più convince “la stragrande maggioranza dei consumatori a usare le borse riutilizzabili. Questo si è dimostrato vero in centinaia di città, stati e paesi. Non è una tassa regressiva, perché anche le famiglie a basso reddito sono in grado, come quelle ricche, di portare con se borse riutilizzabili”.
Intanto Luis Sepúlveda R. un Consigliere comunale del Bronx che si era impegnato personalmente nella battaglia contro i sacchetti ha presentato una nuova proposta di legge che offre un rimborso delle imposte ai cittadini pari a 3 centesimi per sacco, con il doppio obbiettivo di alleggerire il carico dell'imposta sul consumatore e incoraggiare quest'ultimi all'uso di borse riutilizzabili: "Una tassa di 5 cent è un onere per molti dei nostri poveri e molti dei nostri anziani - ha dichiarato Sepúlveda - E così stiamo cercando di offrire una legislazione ragionevole che non impatti su queste comunità."
L'appuntamento per una nuova legge è fissato per la fine del 2017, quando la task force annunciata da Cuoco avrà dato i suoi risultati e sarà pronta a proporre una legge unica per tutto lo Stato di New York.
Foto via Bag It NYC