Puglia, le associazioni: 'Il nuovo piano rifiuti della Regione va contro l'economia circolare'
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di alcune associazioni ambientaliste pugliesi, con il Movimento Rifiuti Zero in testa, che contestano le linee di indirizzo del nuovo Piano Rifiuti regionale
04 March, 2017
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di alcune associazioni ambientaliste pugliesi, con il Movimento Rifiuti Zero in testa, che contestano le linee di indirizzo del nuovo Piano Rifiuti regionale:
Cambiano gli attori ma la recita è sempre uguale.
Apprendiamo dalla stampa che è in dirittura d’arrivo un nuovo piano di gestione dei rifiuti in Puglia, ispirato, così si legge, all’Economia circolare. In realtà indirizza le sue attenzioni all’impiantistica per la distruzione di materia, come gli impianti per la produzione di CDR (combustibile da rifiuti) e l’aumento della capacità degli impianti di incenerimento, pratiche che la nuova direttiva europea sull’Economia circolare invita a disincentivare.
La storia della coppia Vendola-Nicastro che nel 2013 narrava del primo piano di gestione in Italia a rifiuti zero, rivelatosi nei fatti una patacca, si ripete oggi con il trio Emiliano-Grandaliano-Valenzano, che invece di fare un piano regionale di prevenzione dei rifiuti, promuovere l’impiantistica per il recupero di materia e per il riciclo, si concentra sui grandi impianti affidandosi ai soliti pochi noti, già proprietari del ciclo dei rifiuti in Puglia, quelli che l’assessore regionale Santorsola dice di voler contrastare.
Ci risulta che nei giorni scorsi si è svolto un incontro propedeutico alla redazione del nuovo piano regionale dei rifiuti, presenti aziende del settore, amministratori locali e alcune associazioni ambientaliste, al quale, vorremmo sapere il motivo, non siamo stati invitati.
Al presidente Emiliano ricordiamo che il tempo degli annunci è finito, ci riferiamo agli incontri a cui ha partecipato lo scorso anno, a Lecce con Rossano Ercolini di Zero Waste Italy e a Bari all’Assemblea nazionale del Movimento rifiuti zero: decida se stare dalla parte del business dei rifiuti o se da quella dei pugliesi, se promuovere l’economia circolare o contravvenire alle direttive europee continuando a tenere la regione Puglia ostaggio di poteri forti.
Mentre rimaniamo in attesa che l’avviso per manifestazione d’interesse rivolto ai Comuni riguardo ai digestori anaerobici venga esteso anche a quelli aerobici, così come richiesto lo scorso mese di gennaio in occasione dell’incontro con il commissario dell’Agenzia regionale sui rifiuti Grandaliano, ancora una volta dichiariamo la nostra disponibilità a mettere a disposizione idee e risorse umane per fare bene, in maniera virtuosa. Ma per questo è necessaria la volontà del presidente Emiliano, perché le azioni che sta mettendo in pratica vanno in altra direzione.
Bari, 02.03.2017
Movimento Rifiuti Zero–Puglia, Federazione dei Verdi–Bisceglie, Federazione dei Verdi– Manduria, Ambientiamo Cerignola, Comitato Bene Comune–Trani, Comitato contro l’inceneritore Borgo Tressanti–Cerignola, Associazione Idee Comuni (AICo)–Foggia, Capitanata Rifiuti Zero, Consulta comunale per l’Ambiente– Santeramo, APS Progresso Pulito-Ascoli Satriano (Fg), Vincenzo Leccese – consigliere comunale Lucera.