Economia circolare, nuovi riconoscimenti ed opportunità per l’industria delle bioplastiche con l’approvazione Ue al pacchetto Bonafè
Per Marco Versari (presidente di Assobioplastiche) l’esito di questa votazione "sancisce definitivamente il ruolo strategico dell’industria delle bioplastiche nell’economia circolare europea incoraggiando gli Stati Membri a sostenere l’uso di materie prime rinnovabili per la produzione degli imballaggi"
20 March, 2017
Il 14 marzo scorso il Parlamento europeo ha approvato le risoluzioni di modifica delle quattro direttive sui rifiuti e sugli imballaggi presentate dall’europarlamentare Simona Bonafè, che prevedono l'aumento al 70% di rifiuti urbani riciclati entro il 2030 (contro il 65% proposto dalla Commissione Ambiente) e all'80% per gli imballaggi (contro il 75%), la riduzione al 5% di quelli in discarica e il taglio del 50% degli rifiuti alimentari. L'Aula dovrà ora negoziare il testo con il Consiglio Ue, per arrivare a un accordo finale.
“L’esito di questa votazione sancisce definitivamente il ruolo strategico dell’industria delle bioplastiche nell’economia circolare europea - ha dichiarato Marco Versari, presidente di Assobioplastiche - incoraggiando gli Stati Membri a sostenere l’uso di materie prime rinnovabili per la produzione degli imballaggi e a creare per essi condizioni di mercato opportune”. Secondo il testo redatto dall’onorevole Bonafè, infatti, il miglioramento delle condizioni di mercato per i bioimballaggi riciclabili e per quelli biodegradabili compostabili assieme alla revisione della normativa esistente -che ostacola l'uso di tali materiali - offriranno l'opportunità di stimolare ulteriormente la ricerca e l'innovazione e di sostituire le materie prime ottenute da combustibili fossili con quelle da fonti rinnovabili, in una prospettiva basata sul ciclo di vita.
In conformità con gli ambiziosi obiettivi di riciclo dei rifiuti e dell’efficienza della loro gestione, il parlamento europeo ha approvato anche le modifiche relative alla “Waste Framework Directive”, includendo nella categoria dei rifiuti da raccogliere e riciclare obbligatoriamente anche il rifiuto organico, che non potrà più essere conferito in discarica.
La raccolta differenziata della frazione organica dovrà essere attuata in tutti i paesi membri e sarà facilitata dall’utilizzo di strumenti certificati come i sacchi compostabili inseriti, insieme a tutti i materiali compostabili, nella categoria della frazione organica.
“Grazie al lavoro svolto dall’onorevole Bonafè, si compie così un passo in avanti fondamentale per l’attuazione dell’economia circolare a livello europeo, ponendo le basi per trasformare l’emergenza rifiuti in una grande opportunità economica ed occupazionale”, ha aggiunto Versari.
E ha concluso: “Finalmente la filiera italiana delle bioplastiche, tra quelle a più alto tasso di innovazione e investimenti, potrà rivestire il ruolo che le compete nell’intera Unione”.