Rifiuti, il porta a porta si allarga
Coinvolti altri 68 mila residenti. Amiat entro 3 anni estenderà il sistema a tutta la città - da La Stampa del 29.03.2017
29 March, 2017
Adesso che i soldi ci sono, anche grazie ad un contributo della città metropolitana che copre il 20% dei costi d’avvio stimati in cinque milioni, Amiat, in accordo con il Comune, a partire da settembre e in modo progressivo e graduale, allargherà il sistema della raccolta dei rifiuti porta a porta anche a porzioni di San Salvario, Vanchiglietta-Basso Rossini e Santa Rita. Si tratta di un territorio di circa sei chilometri quadrati con 68 mila residenti. «In questo modo - spiega Stefania Giannuzzi, assessora all’Ambiente - estenderemo questo sistema al 55% dei torinesi». In tutto 435 mila persone che dovranno selezionare i rifiuti domestici in carta e cartone, plastica, vetro e lattine, organico e indifferenziato.
Tra maggio e giugno nei quartieri interessati verrà lanciata una campagna di informazione e formazione con la distribuzione di piccoli bidoni colorati ma, nello stesso tempo, saranno messe in campo azioni di comunicazione tra chi già da anni seleziona i rifiuti in casa con l’obiettivo di migliorare non solo la quantità ma anche la qualità di quanto viene raccolto. Secondo l’assessora «le due azioni combinate dovrebbero permettere alla città di raggiungere e superare il 65% di raccolta differenziata entro il 2020, così come previsto dall’Unione Europea».
Progressione graduale
I primi a fare i conti con il nuovo sistema di raccolta saranno i 26 mila abitanti che vivono all’interno dell’area compresa tra corso Vittorio Emanuele, il Po, corso Bramante, il tracciato di ferrovia tra le Circoscrizioni 1 e 8, corso Marconi e corso Massimo. Si tratta di una superficie di 2,14 chilometri quadrati. Per ora l’operazione porta a porta non interesserà i locali della movida, anche se l’assessora Giannuzzi sta pensando di utilizzare il sistema messo a punto da Slow Food durante la cinque giorni di Terra madre-Salone del Gusto al parco del Valentino.
Poi toccherà ai 24 mila residenti di Vanchiglietta e Basso Rossini in un’area di 3,53 chilometri quadrati tra corso Regina, il Po, corso Regio Parco. Infine la raccolta domestica integrata sarà estesa ad una piccola porzione di Santa Rita, meno di un chilometro quadrato, compresa tra i corsi Cosenza e Siracusa e le vie Tirreno e Gorizia ed abitata da 18 mila persone.
Un ritardo da recuperare
Il piano di lavoro triennale prevede l’estensione progressiva della raccolta differenziata a tutta la città. Secondo Lorenzo Bagnacani, il presidente di Amiat, «si tratta di una nuova sfida che dobbiamo vincere perchè siamo in ritardo rispetto agli obiettivi fissati dall’Unione Europea e anche dalla regione Piemonte».
Per il manager si tratta di una scelta obbligata «se vogliamo riportare Torino in Europa nel campo dei rifiuti. Una decina di anni fa era la città all’avanguardia in Italia e un punto di riferimento». Da allora, però, non sono stati fatti nuovi passi in avanti: «La media di raccolta resta alta ma è lontana dagli obiettivi prefissati. Quel progetto virtuoso si è un po’arenato. Adesso ripartiamo con il sostegno di questa nuova amministrazione che mi ha più volte sollecitato a far rispettare gli impegni legati all’aumento della raccolta differenziata».
Amiat, così, ha deciso di partire dal finanziamento della città metropolitana e di aggiungere le risorse necessarie attraverso una «riorganizzazione dei servizi volta alla riduzione dei costi complessivi che permetterà di garantire la gestione della raccolta domiciliare integrata». Secondo i manager di Amiat «questo non inciderà sulla qualità del servizio offerto». Si vedrà. Quel che è certo è che le tariffe per la raccolta rifiuti per il 2017 sono state ritoccate verso l’alto dello 0,9 per cento. Il sistema della raccolta porta a porta permette di ottenere una percentuale di raccolta differenziata che supera il 60%, mentre quella fatta «per strada» si ferma al 30. Bagnacani, comunque, si dice convinto che «quando il sistema sarà omogeneo il rapporto tra costi e benefici sarà evidente».
Bagnacani ha anche annunciato l’avvio di un progetto per contrastare il fenomeno dell’abbandono per strada di rifiuti ingombranti. Amiat realizzerà due nuove isole di raccolta nelle Circoscrizioni 4 (San Donato) e 5 (Lucento Vallette), completando così la rete degli eco-centri nei quartieri.