“Una bici per i nuovi arrivati”. A Lecco la mobilità ciclabile aiuta i richiedenti asilo
L'anno scorso con il progetto “Una bici per i nuovi arrivati” promosso da Fiab LeccoCiclabile , la Casa sul Pozzo e Cooperativa Arcobaleno hanno raccolto biciclette da donare ai richiedenti asilo e organizzato dei corsi di sicurezza stradale
31 March, 2017
In vista della biciclettata con i richiedenti asilo organizzata per la domenica ecologica del 2 aprile, siamo andati a cercare delle iniziative che ponessero la ciclabilità e l'autonomia di movimento come strumento di migliore integrazione per migranti e richiedenti asilo. Abbiamo scoperto che a Lecco la Fiab ha organizzato qualche mese fa l'iniziativa “Una bici per i nuovi arrivati” promosso insieme a la Casa sul Pozzo e alla Cooperativa Arcobaleno con cui sono state raccolte delle biciclette da donare ai richiedenti asilo. Ma non solo. Sono state anche organizzate delle lezioni di sicurezza stradale rivolte proprio ai profughi che soggiornano in città: le regole da seguire quando si pedala, i diversi cartelli e le principali norme previste dal Codice della Strada.
”Una bici per i nuovi arrivati è un progetto nel quale crediamo fortemente - racconta il presidente di Fiab LeccoCiclabile - che unisce l’integrazione con la mobilità dolce: la bicicletta è un mezzo di trasporto indispensabile per far sì che i richiedenti asilo ospiti nella nostra città possano spostarsi nella vita di tutti i giorni, vivendo la nostra comunità. La bicicletta è uno strumento che favorisce l’integrazione e l’interazione con i lecchesi”
"La nostra associazione lavora per diffondere la sicurezza dei ciclisti sulle strade e dunque, dopo aver donato le bici, non potevamo non organizzare anche uno speciale corso per i richiedenti asilo, in modo che possano spostarsi in tutta sicurezza. Grazie a immagini, slide e video siamo riusciti anche a superare gli ostacoli linguistici e a spiegare quali sono i corretti comportamenti da seguire quando si pedala in città”.
(foto www.lecconotizie.com)