“GGAG – Go Green Apulia, Go!” Al via il progetto di Legambiente per fare rete tra imprese, università e pubblica amministrazione
Sensibilizzare le giovani generazioni sulla green economy attraverso la creazione di un network tra imprese, scuole, università, enti del terzo settore e Pubblica Amministrazione della Regione Puglia. Sono queste le finalità del progetto promosso da Legambiente Puglia e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri
27 April, 2017
Sensibilizzare le giovani generazioni sulla green economy, sulle opportunità che offrono i green jobs, attraverso la creazione di un network tra imprese innovative, scuole, università, istituti di formazione, enti del terzo settore e Pubblica Amministrazione. Sono queste le finalità del progetto “GGAG – Go Green Apulia, Go!”, promosso da Legambiente Puglia e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, presentato questa mattina in conferenza stampa a Bari dove sono intervenuti Francesco Tarantini, Presidente Legambiente Puglia, Sebastiano Leo, Assessore alla Formazione e Lavoro della Regione Puglia, Maria Rosaria Gemma, Dirigente Sezione Istruzione e Università della Regione Puglia, Domenico De Bartolomeo, Presidente Confindustria Bari-Bat.
“Lavorare nel green è una scelta che ha dato occupazione a 2430 persone in Puglia, ossia il 3,4 % del totale nazionale – spiega il presidente di Legambiente Puglia Francesco Tarantini – mentre sono 23.330 le imprese pugliesi che dal 2010 al 2015 hanno fatto ecoinvestimenti, come certifica il rapporto ‘Greenitaly 2016’ di Fondazione Symbola e Unioncamere. I green jobs sono in continua evoluzione, interessano tutti i settori e richiedono una formazione sempre più specifica. Con questo progetto vogliamo mettere in contatto diretto i giovani in cerca di occupazione nel settore green con imprese private”.
Il progetto di Legambiente, che avrà durata biennale, si articola in un viaggio di 6 tappe, uno per ciascuna provincia pugliese dove, conferenze, dibattiti, incontri con la cittadinanza e percorsi formativi informali, porranno i riflettori sui tesori ambientali, culturali e territoriali e sulle esperienze virtuose del territorio, scelte come esempi delle “buone energie”, spesso sconosciute, lette ed interpretate attraverso l’occhio della green economy e dei green jobs, e coinvolgerà le comunità locali coinvolte nelle varie fasi progettuali, identificabili con l’intero territorio regionale.
“GGAG – Go Green Apulia, Go!” si rivolge ai giovani di età compresa tra i 19 e i 35 anni, residenti nella regione Puglia, classificati in diversi target quali studenti di scuole tecnico-professionali, universitari in ambito tecnico scientifico, giovani disoccupati e persone appartenenti a categorie protette. Il progetto si concluderà con un “Training Green Jobs Camp” a cui parteciperanno coloro (dieci persone in totale) che sono risultati vincitori del concorso indetto da Legambiente nell’ambito del progetto, volto ad individuare idee capaci di coniugare le tematiche dell’integrazione e dell’inclusione sociale con la sostenibilità ambientale, insieme a una visione di business vincente. Delle dieci idee selezionate, i giovani partecipanti al Camp, con l’aiuto di docenti e formatori, ne sceglieranno una sulla quale sviluppare un project work che renda fattibile l’idea progettuale stessa.
Nell’ambito del progetto, inoltre, Legambiente ha creato un apposito portale internet (www.gogreenapuliago.org) che farà da ‘vetrina’ al mondo dei green jobs in Puglia, favorendo l’incontro tra domanda e offerta, mettendo così in contatto giovani in cerca di occupazione nel settore del green e aziende private, amministrazioni locali, enti di ricerca, ecc. interessati a conoscere e assumere nuovi profili, creando così un vero e proprio Green Jobs Network.
Proprio lo scorso 24 aprile i campioni dell’economia circolare premiati a bordo del Treno Verde di Legambiente, ovvero i rappresentanti delle migliori esperienze italiane nella green economy, hanno presentato a Bruxelles, #circulareconomy made in Italy, l’atlante dei campioni dell’economia circolare: 107 esperienze tra aziende, cooperative, start-up, associazioni, realtà territoriali e Comuni che hanno già investito su un nuovo modello produttivo e riciclano materie prime seconde che fino a oggi finivano in discarica.