Economia circolare, open source e migrazioni, ecco gli OSCEdays a Torino
Per il secondo anno consecutivo gli OSCEdays sbarcano a Torino. L’appuntamento è per venerdì 9 giugno alle ore 17 presso il Fab-Lab Pavone in via Bellezia 19
07 June, 2017
Per il secondo anno consecutivo tornano a Torino gli OsceDays, infatti venerdì 9 giugno dalle ore 17 presso il Fab-Lab Pavone in via Bellezia 19 si parlerà di come l’economia circolare possa essere più umana e di come l'open source e la circular economy possano migliorare la situazione dei migranti che arrivano sul territorio italiano.
Un tema complesso ma molto attuale quello scelto dagli organizzatori Nataly Guataquira, Cooperativa Isola, Fablab Pavone e Valentina Barp che attraverso un nutrito programma proveranno ad avviare un dialogo a tutto tondo sui come migrazione, open source e circular economy
Gli Open Source Circular Economy Days nascono nel giugno 2015 con un evento globale connesso con gruppi sparsi in 33 città di tutto il mondo. L'obiettivo del primo evento è stato quello di avviare una discussione globale sull’economia circolare open source per raccogliere in una unica comunità globale le iniziare la sua costruzione, che è stato realizzato con successo.
Nella sua seconda edizione l’evento, avvenuto a giugno 2016, ha visto la partecipazione di più realtà raggiungendo 73 gruppi di altrettante città sparse nel mondo tra cui Torino.
In seguito al successo dei primi due eventi globali gli OSCEdays sono stati reinventati, infatti il marchio OSCEdays è ora permanentemente aperto a tutti per promuovere eventi a livello locale, focalizzando gli interventi su azioni ripetibili che mirano a produrre un'economia circolare open source o che permettano di sperimentarla.
Concept 2017
Secondo fonti ANSA, si avvicinano a quota diecimila gli sbarchi di migranti sulle coste italiane nel 2017: il 50% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Guinea, Costa d'Avorio, Nigeria, Senegal, Gambia e Marocco sono le nazionalità più rappresentate.
Secondo uno studio del gruppo internazionale di giornalisti Migrants files, dal 2000 al 2015 i paesi europei (28 membri Ue più Norvegia, Svizzera e Islanda) hanno speso complessivamente 11,3 miliardi di euro per il rimpatrio dei migranti irregolari e 1,6 miliardi per rafforzare i controlli alle frontiere: spese di trasporto, mezzi navali per il pattugliamento delle coste, strumenti di visione notturna e addestramento uomini.
Partendo da questa problematica il caos sociale vs. l’integrazione sociale di persone che arrivano nel territorio italiano ogni giorno, abbiamo pensato di indirizzare il focus di questa seconda edizione torinese di OSCEdays verso "La ricchezza della diversità vs. gli stereotipi"
La politica migratoria attuale raramente prende in considerazione la migrazione circolare, concepita come un sottoinsieme della migrazione temporanea e definibile come un movimento che, alla fine, riporta il migrante originario al punto di partenza, e cioè nel proprio Paese di origine. La migrazione circolare si caratterizza per temporaneità; rinnovabilità; circolarità (la libertà di movimento fra il Paese di origine e il Paese di destinazione deve essere garantita durante il periodo di migrazione); legalità; rispetto dei diritti del migrante; e infine, il soddisfacimento delle reali esigenze del mercato del lavoro tra un paese e l’altro.
L'obiettivo è creare un dialogo su come l'economia circolare e l'open source possano migliorare la situazione dei migranti che arrivano sul territorio italiano alla ricerca di una vita degna e tranquilla.
Un giorno dedicato a voi, esperti, innovatori, cittadini appassionati che si incontreranno per scambiare idee e soluzioni, creare prototipi di sistemi e prodotti, in un crescente confronto creativo su:
*Il
caos sociale vs l'integrazione sociale.
*Migrazione circolare
- temporaneità,
rinnovabilità, circolarità, persone
con la capacità di imparare, di fare e di insegnare.
*Piatti
globali (cultura - spreco di cibo - consumo critico)