Approccio globale della Città Metropolitana di Milano nel gestire l’efficientamento energetico degli edifici
Il valore aggiunto dell’attività di analisi edificio-impianto svolta dalla Città Metropolitana riguarda proprio i potenziali risparmi ottenibili dall’esecuzione congiunta degli interventi proposti. Da rienergia.staffettaonline.com del 27 giugno
11 July, 2017
La vigente legislazione attribuisce alla Città Metropolitana di Milano l’attività istituzionale relativa al controllo dell’efficienza degli impianti termici civili, finalizzata al contenimento dei consumi energetici e alla limitazione dell’inquinamento atmosferico. Questa competenza, in capo al Settore Qualità dell’Aria, Rumore ed Energia – Servizio Efficienza Energetica, coinvolge ben 127 Comuni, con un parco di oltre 400 mila impianti, dei quali il 97% alimentato a gas naturale.
Uno degli elementi chiave per il raggiungimento degli obiettivi comunitari di risparmio energetico al 2030 è proprio quello di agire sul miglioramento delle performance energetiche degli edifici.
Diventa dunque fondamentale, per Città Metropolitana, definire procedure efficaci, contando sulle risorse disponibili, che vadano al di là del solo controllo degli impianti termici, e che guardino nel complesso il “sistema edificio-impianto”, ottimizzandone le prestazioni.
Considerando che, a livello europeo, il settore edile è responsabile di circa il 40% dei consumi finali di energia, le direttive europee, recepite anche dalla recente normativa nazionale, hanno ampliato la portata delle forme di controllo, non solo quindi l’ottimizzazione del singolo impianto termico, ma anche del complesso dell’edificio-impianto.
Per gli impianti di potenza inferiore ai 35 kW, la procedura di Città Metropolitana prevede che gli ispettori in campo compilino il verbale di ispezione, fornendo anche indicazioni su “interventi di miglioramento energetico” (ad es. l’installazione di valvole termostatiche e l’introduzione di sistemi di trattamento dell’acqua).
Invece, per gli impianti con potenza termica nominale superiore o uguale a 35 kW, a seguito dell’ispezione in campo si rilasciano due tipi di documenti a seconda della dimensione dell’impianto: una “Relazione Tecnica Asseverata” (RTA), nel caso di impianti di potenza superiore o uguale a 116,3kW e con più di 15 anni di età, oppure un “Modello di Audit Energetico” per impianti maggiori o uguali a 35 kW e non ricadenti nel caso della RTA.
I due modelli - scaricabili dal sito di Città Metropolitana di Milano - sono compilati dal responsabile di impianto e restituiti all’Ente di controllo.
Successivamente, il Servizio Efficienza Energetica procede ad effettuare nel dettaglio le valutazioni del “comportamento” dell’edificio-impianto, al fine di fornire al responsabile dell’impianto la “relazione tecnica”, contenente indicazioni relative agli interventi economicamente convenienti per il risparmio energetico e il miglioramento della qualità dell’aria. Nell’analisi dei costi si considerano anche i contributi provenienti dalle detrazioni fiscali per interventi di miglioramento dell’efficienza energetica.
Al fine di redigere l’analisi tecnica per singolo sistema edificio-impianto, a partire da quelli valutati preliminarmente come i più energivori, si effettua una verifica della congruità dei dati pervenuti e, in parallelo, una modellazione di massima per consentire di identificare gli interventi più convenienti, stimando anche i tempi di ritorno. La modellazione viene effettuata tramite il software gratuito SEAS, sviluppato da ENEA in collaborazione con l’Università di Pisa.
Il valore aggiunto dell’attività di analisi edificio-impianto svolta da Città Metropolitana di Milano riguarda proprio i potenziali risparmi ottenibili dall’esecuzione congiunta degli interventi proposti.
Infatti, le numerose sostituzioni di vecchi generatori di calore con caldaie a condensazione/ad alto rendimento, unite alle installazioni di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore, hanno determinato un aumento del rendimento globale medio stagionale di circa il 10-15%, passando da valori storici del 55-60% a quelli attuali del 75%. Oltretutto, questi miglioramenti hanno fatto guadagnare mediamente, agli immobili oggetto di intervento, una classe energetica (da G ad F). Se a questo si aggiunge l’isolamento dell’involucro, che consente un ulteriore risparmio di circa il 30% dei consumi finali di energia, le classi energetiche guadagnate potrebbero diventare addirittura tre (mediamente da classe G/F a classe D/C).
Riguardo ai tempi di ritorno dell’investimento, considerate le detrazioni fiscali (il meccanismo attivato dal governo per incentivare gli interventi di efficienza energetica si stimano circa 5 anni per la sostituzione del generatore, mentre gli esborsi per l’isolamento edilizio possono essere recuperati mediamente in 10 anni.
I primi risultati di queste analisi – che hanno riguardato anche un campione di edifici pubblici, in particolare edifici scolastici - sono stati presentati il 25 maggio 2017 a Palazzo Isimbardi, sede istituzionale di Città Metropolitana di Milano, in occasione dell’evento "Efficienza energetica degli edifici" organizzato da “+ Community”, programma dedicato alla semplificazione amministrativa.
Città Metropolitana di Milano ha dunque accolto la sfida del futuro, mettendo in campo le proprie risorse per attivare un percorso virtuoso che, a partire dal cittadino, inneschi un processo di coinvolgimento di tutta la filiera dell’efficienza energetica, portando a risultati concreti e tangibili, e fornendo il proprio contributo per il raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico.