Car sharing free floating, i comuni della cintura torinese interessati all’estensione del servizio
Sono 17 i comuni della prima e seconda cintura torinese che hanno manifestato il loro interesse all’invito dell’assessore alla Viabilità e Trasporti Maria Lapietra per estendere il servizio di auto in condivisione con modalità free floating
13 July, 2017
Sono
17 i comuni della prima e seconda cintura torinese (Baldissero
Torinese, Beinasco, Candiolo, Chieri, Cirè, Druento, Grugliasco, La
Loggia, Nichelino, Pino Torinese, Piossasco, Rivalta, Rivoli, San
Mauro, Santena, Venaria Reale e Vinovo) che hanno manifestato il loro
interesse all’invito dell’assessore alla Viabilità e Trasporti
Maria Lapietra per valutare la possibilità
di estendere anche al loro territorio il servizio di auto in
condivisione con modalità free floating.
La
messa in liquidazione, nello scorso mese di marzo, di Car City Club,
il car sharing riconoscibile dalla scritta “Io Guido” sulle
fiancate, ha
privato molti centri dell'area metropolitana torinese di un’offerta
preziosa in chiave di promozione della mobilità sostenibile
e con importanti vantaggi per i cittadini come, ad esempio, la
possibilità di accedere alla ZTL e la sosta gratuita in zona
blu.
L'Assessorato
ai Trasporti della Città di Torino ha deciso di coinvolgere i comuni
dell’hinterland che già usufruivano di questo servizio o che
stavano per attivarlo, per illustrare le modalità che saranno
adottate per incentivare
i futuri gestori del car sharing free floating
(la concessione è in scadenza ed è in preparazione un nuovo bando)
a
estendere la loro offerta a un territorio che almeno comprenda, oltre
al capoluogo, anche i centri urbani della prima cintura.
“Si
tratta di un'iniziativa che non avrà costi per i Comuni della
cintura: le agevolazioni per gli operatori che accetteranno di
allargare il loro servizio saranno a carico della Città di Torino
per garantire anche a chi abita fuori città una ulteriore
alternativa all'utilizzo del veicolo privato per gli spostamenti
verso il capoluogo",
spiega l’assessore Maria Lapietra.