Torino, arrivano le barriere antisfondamento a presidio delle zone pedonali del centro
Una passeggiata nel centro città per raccogliere gli umori di tutti coloro che sono stati colti alla sprovvista dal posizionamento delle “fioriere”. Rallentata notevolmente la raccolta di carta e cartone, ma gli operatori della Cooperativa Arcobaleno si sono superati
25 August, 2017
Questa mattina (venerdì 25 agosto, ndr) la città di Torino si è risvegliata con un nuovo e verde arredo urbano a presidiare le aree pedonali del centro città. Delle nuove e pesanti fioriere (anche se non ci sono fiori ma piante sempreverdi) poste come misura precauzionale per prevenire episodi analoghi a quelli di Barcellona, Londra e Nizza.
Si tratta di una prima trance di interventi a protezione delle aree pedonali alle quali seguirà, probabilmente con le stesse modalità, la messa in sicurezza delle aree della movida notturna in base a quanto è stato deciso nell’incontro di due giorni fa del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza.
Girando per via Garibaldi, piazza Castello, via Lagrange e piazza San Carlo tutto procede apparentemente con la solita normalità: turisti che fotografano le bellezze cittadine e il solito via vai nei negozi del centro. Ma non sembra filare tutto liscio, infatti alcune categorie sono state colte di sorpresa da questa rivoluzione arrivata un po’ all’improvviso.
Parliamo di tutti coloro che sono costretti a muoversi con dei mezzi all’interno delle aree pedonali. Infatti come ogni venerdì via Garibaldi è “invasa” (solo di mattina) dai cartoni che i commercianti espongo e accumulano fuori dalle loro attività, e che puntualmente vengono rimossi grazie al progetto Cartacinesca promosso dalla Cooperativa Arcobaleno e dall’Amiat.
Tastando l’umore dei lavori e interloquendo con loro, è stato possibile capire che sono stati colti di sorpresa, non sapevano dove fossero stati posizionati i blocchi antisfondamento e di conseguenza la raccolta di carta e cartone è andata molto a rilento, costringendo gli operatori a lunghi giri nel Quadrilatero romano per poter recuperare gli imballaggi. Ma cose sempre accade i ragazzi di Cartesio si sono superati e, in forze, hanno ripulito il salotto buono della città da chili e chili di imballaggi.
Stesso discorso anche per chi doveva rifornire i negozianti di merce, infatti anche i trasportatori sono stati costretti a peregrinare lungo via Garibaldi e il Quadrilatero per imbroccare il varco giusto. Abbiamo provato a chiedere se fossero informati dell’iniziativa ma all’unisono hanno risposto di no.“Ho sentito qualcosa dai giornali – ha detto un corriere - ma non mi aspettavo e non sapevo che le barriere venissero posizionate oggi. I commercianti non mi hanno avvisato”.
Dello stesso avviso anche i commercianti che avevano appreso dell’iniziativa dalla stampa ma nessuno, dal comune alle associazioni di categoria, avevano comunicato loro le tempistiche e la “nuova viabilità” per il carico e scarico in via Garibalidi.
In piazza Castello abbiamo chiesto ad un operatore della Croce Verde se sapeva qualcosa in merito alle barriere: “Sapevamo che sarebbero state installate ma non dove, comunque ci hanno garantito la presenza di alcuni varchi per le operazioni di soccorso”. Dello stesso avviso anche una operatrice dell’Amiat: “Ho appena iniziato il mio turno di lavoro. Mi hanno avvertito della presenza delle nuove fioriere. Pazienza mi toccherà fare qualche giro in più”.
Sempre in piazza Castello abbiamo incontrato Maria Luisa Coppa, Presidente dell’ASCOM Torino (l’associazione che raggruppa gli Imprenditori del commercio, del turismo e dei servizi) che ha raccontato di esser “sorpresa positivamente, l’amministrazione ha piazzato delle belle fioriere invece che blocchi di cemento. Come associazione comprendiamo i problemi legati alla sicurezza e all’incolumità delle persone e, anche se non siamo stati informati, la soluzione individuata ci sembra giusta nell’immediato. Ma bisogna confrontarsi, perché appena riapriranno tutte le attività commerciali, e manca poco, si rischia davvero il caos sul fronte carico e scarico merci. Inoltre bisogna capire se la soluzione adottata è temporanea o definitiva, in quanto non tutte le zone sono frequentate dai turisti tutto l’anno”. Per la Coppa un altro problema è quello legato ai bus turistici che saranno costretti a rivedere i propri percorsi all’interno della città per il carico e scarico dei passeggeri.
Insomma le di misure “eccezionali” hanno creato disagi limitati al loro primo giorno, qualcosa sarà sicuramente da rivedere e riorganizzare perché è impensabile trovare la quadra in qualche ora ad una situazione che coglie tutti impreparati. La speranza è che le fioriere restino e si moltiplichino solo come arredo urbano al motto di “mettete più fiori nei vostri vialoni”.
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