Per i vent’anni di Cheese non solo formaggi ma tanta tanta sostenibilità
A Bra dal 15 al 18 settembre sarà l’occasione per parlare di sostenibilità ambientale, da quella a tavola a quella nei campi, con ospiti di primo piano: da Luca Mercalli a Cecile Kyenge, dalla Banda Osiris a Carlo Calendra
08 September, 2017
Quest’anno Cheese, le forme del latte, la manifestazione internazionale di Slow Food e Città di Bra dedicata al mondo lattiero-caseario di qualità, festeggia il ventesimo compleanno con un’edizione speciale, a ingresso libero per le vie e le piazze di Bra (Cn) dal 15 al 18 settembre 2017.
Quella che si annuncia con il tema gli Stati generali del latte crudo
“La sfida del latte crudo è ancora tutta da vincere” afferma il presidente di Slow Food Carlo Petrini, sottolineando come Cheese abbia in questi anni portato alla ribalta le produzioni casearie d’eccellenza e attirato l’attenzione sulle difficoltà quotidiane dei pastori e casari che le difendono in tantissimi territori. È motivo d’orgoglio, ad esempio, ricordare come l’approccio di Slow Food abbia contribuito a mutare la produzione lattiero-casearia negli Stati Uniti d’America, Paese al centro di questa undicesima edizione della kermesse: “Vent’anni fa non esistevano formaggi a latte crudo. Oggi, anche grazie a Cheese, stanno poco alla volta conquistando fette di mercato sempre più importanti. Sono “figli” di Cheese quelle decine di produttori lattiero-caseari che oggi esprimono tutta la bellezza dei territori e della loro diversità, dal Vermont fino alla California e al New Mexico». Molto però resta da fare, continua Petrini, per dissipare le troppe diffidenze e i lacci legali e burocratici che in tante aree del mondo continuano a frapporre ostacoli in nome di «una visione falsamente iper-igienista che impedisce di realizzare uno dei tratti essenziali della biodiversità. Il latte crudo non è ancora riconosciuto come elemento distintivo in troppe realtà, anche europee, penalizzando produzioni storiche. Per questo vale la pena di sostenere questa battaglia”. Il presidente di Slow Food coglie inoltre l’occasione per ribadire l’appartenenza di Cheese a una filosofia più generale: “Vorrei che Cheese fosse la prova che in ogni sede continuiamo a essere Terra Madre. Per questo invitiamo tutti a partecipare alla raccolta fondi promossa in favore di due contee del Kenya, colpite dall’aumento delle temperature che hanno coinvolto oltre l’80% del patrimonio animale”. La siccità mette in pericolo di vita più di 3 milioni di persone in quest’area e di fronte a questo dramma la rete non vuole restare inerte a guardare: “Non dimentichiamo il nostro retroterra, quello degli stessi pastori e allevatori che fanno grandi le nostre manifestazioni”.
Il forte messaggio politico di fondo, accompagnato da un attento lavoro di selezione, è dunque ciò che più identifica Cheese: “Non una fiera ma, ancora una volta, un’occasione per fare il punto sul mondo del latte e dei formaggi e per orientarlo attraverso la sensibilizzazione non solo dei produttori ma di chi fa la spesa” riassume il presidente di Slow Food Italia Gaetano Pascale.
Ma la ventesima edizione di Cheese non sarà solo una vetrina per il mondo del latte e dei formaggi, ma è anche l’occasione per parlare di sostenibilità ambientale, da quella a tavola a quella nei campi, con ospiti di primo piano: da Luca Mercalli a Cecile Kyenge, dalla Banda Osiris a Carlo Calendra.
Abbiamo provato a fare una selezione dei principali appuntamenti in fatto di sostenibilità e ambiente. La scelta è stata davvero difficile:
15 settembre
Legno e cambiamento climatico – il coinvolgimento del settore privato per proteggere l’ambiente
Bra-Cheese Box – Palazzo Garrone, 14:30 - 16:00
Negli ultimi anni, molte aziende hanno adottato ambiziose politiche per l’esclusione di pratiche di deforestazione dalla supply chain. Sforzi individuali e isolati, tuttavia, non sempre rappresentano la soluzione più efficiente. Per riuscire a conciliare salvaguardia forestale e sviluppo aziendale è necessario, condividere conoscenze e risorse, unendo le forze con gli altri stakeholder coinvolti. Nell’incontro si parla delle diverse modalità di coinvolgimento del settore privato in attività di protezione delle foreste, analizzando le principali sfide da affrontare e i potenziali meccanismi di incentivazione.
Moderatore:
Francesco Bertolini, Università Bocconi e Green Management
Institute
Intervengono:
Giovanni Tribbiani, PEFC
Italia
Danilo Benvenuti, Europe Regional Director di Asia
Pulp & Paper
Ingresso libero.
16 settembre
Transumanze ovine nell’Appennino settentrionale e nelle Alpi piemontesi
Bra-Stand Università di Scienze Gastronomiche – piazza XX settembre 12:00 - 13:00
Alcuni contingenti a rischio di estinzione di razze ovine dell’Appennino settentrionale (pecora marana, casalin-na genovese) e dell’arco alpino (pecora brigasca, pecora sambucana, ecc.), legate oggi a piccole produzioni casearie, sono di grande interesse per il mantenimento delle cotiche pabulari montane. Uno sguardo ai sistemi di transumanza che le hanno mantenute nel passato mostra come questi movimenti storici del bestiame abbiano modellato in maniera specifica e unica le forme e i contenuti ambientali degli alpeggi, dei pascoli invernali e anche dei paesaggi della viticoltura.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Relatori:
Maria
Luisa Sturani, Università di Torino
Diego Moreno Lasa,
Università di Genova
Roberta Cevasco, Unisg
Aperitivo al naturale… con i salumi senza nitriti e nitrati
Bra-Casa della Biodiversità - via Marconi 18:30 - 20:00
Tutte le sere, alla Casa della Biodiversità, l’aperitivo è al naturale. Formaggi prodotti con latte innesto, salumi liberi (senza nitriti e senza nitrati), vini senza solfiti e lieviti selezionati. Ogni giorno i protagonisti sono prodotti naturali e i produttori con le loro storie.
Nell’appuntamento di oggi il focus è sui salumi “come una volta”, ossia prodotti senza l’impiego di nitriti e nitrati. Se oggi sembra imprescindibile e scontato l’utilizzo di questi additivi, tuttavia si dimentica che i salumi sono stati prodotti per secoli utilizzando solo conservanti naturali come sale, pepe, peperoncino, spezie, fumo. Se dal dopoguerra in poi la pratica dell’utilizzo dei nitriti si è diffusa al punto che perfino molti laboratori artigianali li ritengono indispensabili, esistono ancora (anche se sempre meno numerosi) produttori che realizzano salumi senza conservanti.
Oltreché di questo incontro, i salumi senza nitriti e nitrati sono protagonisti dello Spazio Libero, dove trovate una bella selezione di etichette in degustazione.
Incontro con degustazione. In abbinamento birre Rodenbach di Roeselare (Belgio). Ingresso a offerta libera. I ricavi sono destinati a finanziare “Menu for Change”, la nuova campagna internazionale di Slow Food sul cambiamento climatico.
Conduce: Valter Bordo, Slow Food
17 settembre
Il terroir nel piatto: per un cibo più sano è necessaria una nuova agricoltura
Bra-Cinema Impero – via Vittorio Emanuele II 211, 10:30 - 12:00
Il gusto, così come le proprietà nutrizionali di un alimento, nascono dalla terra e sono correlati al microbiota del suolo. Per questo motivo, il biota del terreno e le tecniche agronomiche impiegate contribuiscono alla valorizzazione e all’unicità del made in Italy. Oltre a queste tecniche, c’è l’agricoltura simbiotica, un nuovo metodo di coltivazione e di allevamento che si fonda sulla simbiosi tra i diversi attori della catena alimentare: la terra, l’animale e l’uomo. Nel concepimento di questo nuovo modello è stata percorsa la strada della qualità, migliorando la fertilità dei suoli e la qualità del cibo.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Modera: Maurizio Tropeano, Giornalista La Stampa.
Intervengono:
Giusto
Giovannetti, CCS Aosta S.r.l
Sergio Capaldo,
presidente veterinarioecosimbiotico
Massimiliano Probo,
Università di Torino.
Francesco Sottile, Agronomo
Maria
Caramelli, Direttrice
Generale dell’Istituto Zoop. di Torino
Nutrizionista
Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU)
Salvatore Tassa: il cuciniere ecosostenibile
Pollenzo-piazza Vittorio Emanuele II 9, 12:00 – 14:00
Quando si parla del “cuciniere” non si può non pensare a Salvatore Tassa, chef del ristorante stellato Le Colline Ciociare di Acuto (Fr). Nella sua Scuola di Cucina, Salvatore ci spiega il suo concetto di cucina ecosostenibile come atto di responsabilità, verso la società, l’ambiente e le persone; attraverso la preparazione di due piatti: uno spaghetto di Di Martino cacio e pepe con formaggi d’alpeggio e un conchiglione Di Martino ripieno di fonduta, dalle diverse consistenze. Una lezione focalizzata sull’unione creativa tra la pasta e il formaggio. In abbinamento, le birre di QBA – Quality Beer Academy.
La Scuola di Cucina di Pollenzo è ideata dall’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche in collaborazione con Slow Food.
Sicurezza alimentare 4.0: innovazione e nuove tecnologie a servizio delle produzioni artigianali
Bra-stand Università di Scienze Gastronomiche – piazza XX settembre, 12:00 - 13:00
Per le imprese alimentari, a partire dalle realtà artigianali fino alle aziende più strutturate, la gestione dei problemi microbiologici è sicuramente una delle sfide più intricate e complesse da risolvere. In un’epoca in cui le notizie e la comunicazione digitale sono sempre più a portata di mano, è sufficiente una non conformità da batteri patogeni, come la Listeria m. o la Salmonella, per avviare una serie di reazioni a cascata con conseguenti ingenti danni economici e d’immagine all’azienda coinvolta. Da questa necessità nasce BIOBUSTERS, un servizio specializzato che interviene negli stabilimenti di produzione per ridurre i rischi microbiologici e investigare le cause delle contaminazioni. Il focus è supportare le produzioni artigianali di qualità e i Presìdi Slow Food attraverso il potenziamento delle procedure igienico-sanitarie e la ricerca di soluzioni sostenibili per risolvere le problematiche microbiche.
Relatori: Andrea Casero (laureato Unisg)
Il clima è cambiato, cambiamo i nostri modi di produrre
Bra-Auditorium Fondazione Crb, 14:30 - 16:00
Che la produzione del cibo abbia un impatto sul cambiamento climatico è risaputo, così come è risaputo che un certo modo di produrre, commercializzare e consumare sia più “amico” del clima rispetto a un altro. Slow Food e Società Meteorologica Italiana hanno analizzato gli studi scientifici sulle relazioni tra cambiamento climatico e produzioni agroalimentari. Quanto pesa la produzione di cibo sulle emissioni e quanto influisce il riscaldamento globale sulla produzione alimentare? Quali sono le sfide che affronta il settore caseario davanti all’emergenza climatica? È possibile produrre un buon formaggio senza aggravare il nostro impatto sul pianeta?
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Modera: Cinzia Scaffidi, Vicepresidente Slow Food Italia.
Intervengono:
Luca
Mercalli, Meteorologo e climatologo
Carlo Petrini,
Presidente di Slow Food
Tumal Orto Galibe, Pastore Slow
Food Kenya
Silvio Greco, Docente presso l’Università
delle Scienze Gastronomiche
Nicola Di Virgilio, DG Agri
Bra-palco - piazza Caduti per la Libertà, 17:00 - 18:30
Stanno ridisegnando il panorama sociale delle nostre campagne. Arrivano prevalentemente dal subcontinente indiano e trovano impiego nelle stalle del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano. Nell’ultimo decennio, la Pianura Padana ha assistito a grandi flussi migratori, e molti dei nuovi arrivati oggi si prendono cura delle vacche da latte, svolgendo spesso compiti altamente qualificati. A Cheese proviamo a tirare le somme partendo dalla regione Piemonte: quanti sono i migranti che trovano impiego nel settore lattiero-caseario? Qual è la reale portata di tale fenomeno?
Ingresso
libero fino a esaurimento posti.
In caso di maltempo la
conferenza si svolgerà presso l’Auditorium della Fondazione Crb.
Modera: Massimiliano Borgia, giornalista gastronomico.
Intervengono:
Simran
Sethi, Giornalista e autrice di “Bread, Wine and Chocolate”
(Slow Food Editore)
Cecile Kyenge Kashetu,
Europarlamentare
Michele Nori, Ricercatore
Carlo
Petrini, Presidente Slow Food
Monica Cerruti,
Assessore regionale del Piemonte
Paolo Corvo, Docente
presso l’Università delle Scienze Gastronomiche.
Giorgio
Ferrero, Assessore Agricoltura, caccia e pesca Regione
Piemonte
Daljit Singh, Mungitore e guida della comunità
Sikh
Non ci sono più le quattro stagioni – Uno spettacolo di Luca Mercalli e la Banda Osiris
Bra-Teatro Politeama Boglione, 21:00 - 0:00
È un tormentone da dizionario dei luoghi comuni, ne parlava già Leopardi. Ma letteratura, arte e musica possono anche aiutare a comprendere i cambiamenti climatici: i pittori fiamminghi e Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi ci raccontano la piccola età glaciale fra Seicento e Settecento, che fu un capriccio naturale. E cosa scriveremo noi, umani della rivoluzione industriale, artefici del riscaldamento globale? Come sarà il mondo di domani se non prendiamo coscienza del più grande cambiamento che mai sia stato indotto dai nostri consumi sull’ambiente globale? Di sicuro non avremo più le stesse stagioni del passato… Altrettanto sicuramente, questa, con la voce di Luca Mercalli e la musica di Banda Osiris insieme per la prima volta, sarà una serata unica.
Lo spettacolo si inserisce nel progetto A Seminar la Buona Pianta, eventi e approfondimenti voluti da Aboca per contribuire a uno sviluppo sostenibile. I proventi dello spettacolo sono destinati a Menu for Change, la campagna di Slow Food sul cambiamento climatico.
18 settembre
Bra-Vittoria Multisala & Impero Multisala, 10:00 - 12:00
Dai temi proposti nei sottostanti film, due squadre di scolari (di Bra e dintorni) riflettono sulla scelta tra l’agricoltura sostenibile e quella industriale, tra la tutela del pianeta e l’uso spregiudicato delle risorse.
La partecipazione è consentita al pubblico su richiesta inviandolo una mail a a.bakudila@slowfood.it – a.berlingo@slowfood.it).
@Impero Multisala – Alla ricerca di un senso
A 10 anni dal loro ultimo incontro, Nathanael ritrova Marc a New York. Amici dall’infanzia, la vita li aveva allontanati: Nathanael gira documentari sulla mancanza d’acqua in India, Marc è un guru del marketing. Marc, immobilizzato a letto, finisce per guardare i documentari che Nathanael gli ha lasciato sulla “mercificazione del mondo” E così, equipaggiati di una piccola telecamera e di un microfono, cercano di capire cosa abbia portato a questo stato di crisi e da dove possa arrivare il cambiamento.
Regia:
Nathanael Coste, Marc de la Ménardière
2017, 88’
@Vittoria
Multisala – Domani: le risposte al nostro futuro.
Il
film che trova le risposte al nostro futuro. In seguito alla
pubblicazione di uno studio che annuncia la possibile scomparsa di
una parte dell’umanità da qui al 2100, Cyril Dion e Mélanie
Laurent intraprendono un emozionante viaggio intorno al mondo per
scoprire cosa potrebbe provocare questa catastrofe, ma soprattutto
come evitarla. Partendo dagli esperimenti più riusciti nei campi
dell’agricoltura, energia, architettura, economia e istruzione, i
registi immaginano un nuovo futuro per noi e per i nostri figli.
Risultato: una sorprendente, contagiosa e ottimista spinta al
cambiamento, a partire già da… domani.
Regia:
Cyril Dion e Mélanie Laurent
Francia, 2016, 118’
Bra-palco - piazza Caduti per la Libertà, 10:30 - 12:00
A cosa serve il Ceta – acronimo di Comprehensive Economic and Trade Agreement, ovvero Accordo economico e commerciale globale –, cioè il trattato tra Europa e Canada che da molti mesi ormai sta facendo discutere i governi, le piazze, le imprese e le amministrazioni locali? Come mai in tanti vi si oppongono? Ne parliamo insieme alle regioni italiane che hanno deliberato mozioni di contrarietà, alle organizzazioni che lo osteggiano e ai grandi esportatori che lo vedono come un’opportunità.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Modera: Lorenzo Bairati, Docente presso l’Università delle Scienze Gastronomiche
Intervengono:
Stefano
Masini, Coldiretti
Monica Di Sisto, Fairwatch
Carlo
Calenda, Ministro dello Sviluppo Economico – tbc
Fausto
Durante, Direzione Nazionale CGIL – tbc
Gaetano
Pascale, Presidente Slow Food Italia
Alessandro
Mostaccio, Movimento Consumatori
Gianni Pittella,
Presidente del gruppo S&D in Parlamento europeo – tbc
Claudio
Voarino, Piccolo allevatore e fornitore dei Gruppi d’Acquisto
Solidale
Paolo Tramelli, Ufficio Marketing Estero
Consorzio Prosciutto di Parma
Giovanni Fava, assessore
all’Agricoltura regione Lombardia
Matteo Marconi,
consorzio Robiola di Roccaverano
Gennaro Testa, Consorzio
Mozzarella di bufala Campana – tbc