Perché i rifiuti non calano? Risponde Edoardo Croci
Edoardo Croci, coordinatore dell’Osservatorio green economy, IEFE Bocconi: “La tecnologia spinge per l’efficienza però modalità, stili di vita e di consumo vanno nella logica opposta”
03 October, 2017
Perché la produzione di rifiuti non cala nonostante l’attenzione e le azioni intraprese per ridurli? Abbiamo rivolto la domanda ad Edoardo Croci, coordinatore Osservatorio green economy, IEFE Bocconi a margine del convegno “La transizione ad una circular economy e il futuro del riciclo degli imballaggi in Italia” che si è svolto martedì 3 ottobre 2017 presso l’Università Bocconi di Milano. “La produzione di rifiuti non diminuisce, anzi, aumenta. Negli anni è sempre aumentata la quantità sia di rifiuti urbani che industriali”. Perché? “È legata ai consumi. Se è vero - spiega Croci - che nella logica di decupling, i rifiuti dovranno disaccoppiarsi dai consumi, ad oggi questo non è ancora avvenuto o comunque la tendenza è stata debole”. Abbiamo chiesto ad Edoardo Croci cosa può rafforzare il disaccoppiamento: “Sicuramente gli aspetti di innovazione tecnologica, quelli di dematerializzazione e di efficientamento che fanno in modo che si usi meno materia per fare lo stesso prodotto o per fornire le stesse funzioni. In parte - ha continuato il coordinatore dell’Osservatorio green economy, IEFE Bocconi - questo sta avvenendo. Nei modelli che abbiamo utilizzato come Università sulle previsioni di rifiuti di imballaggio si vede al 2030 una riduzione di 4 milioni di tonnellate di rifiuti dovuti a questa innovazione tecnologica". Tuttavia, se da un lato c'è questa spinta alla riduzione dei rifiuti grazie all'innovazione, Croci sottolinea che "ce n’è più del doppio di aumento dovute alle modalità di consumo". Ecco qualche esempio: "Il fatto che si vada verso l’e-commerce, aumenta i rifiuti da imballaggio perché si va verso confezioni che devono avere una certa capacità di resistenza affinché i prodotti arrivino direttamente a casa. Inoltre, la riduzione dei nuclei famigliari e il fatto di avere più monoporzioni ovviamente fa sì che l’imballaggio per quantità di prodotto alimentare aumenti. Quindi, dal punto di vista dei consumi ci sono delle dinamiche che non sono controllabili e dobbiamo tenere conto che vanno in una logica diversa. Sicuramente la tecnologia spinge per l’efficienza però modalità, stili di vita e di consumo vanno nella logica opposta. Ci sono quindi due tendenze opposte”. Cosa fare? “Cerchiamo di incentivare ancora di più la prevenzione, il riciclo e altre misure di innovazione nella logica di riduzione dei rifiuti” conclude il coordinatore dell’Osservatorio green economy, IEFE Bocconi.