Approvata dal Consiglio dei Ministri la Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile
Il documento, frutto di un processo di consultazione con amministrazioni, mondo della ricerca e società civile, rappresenta il riferimento per tutte le politiche di crescita sostenibile e lo strumento strategico per dare sostanza agli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite
03 October, 2017
Il Consiglio dei Ministri ha approvato la Strategia nazionale per lo Sviluppo sostenibile. "Il documento - recita una nota del ministero - è frutto di un processo di consultazione con amministrazioni, mondo della ricerca e società civile, rappresenta il riferimento per tutte le politiche di crescita sostenibile e lo strumento strategico per dare sostanza agli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite". La strategia, informa Palazzo Chigi, “intende offrire un quadro di riferimento comune al Paese su una visione di sviluppo orientata alla sostenibilità. Individua per questo cinque aree di intervento: Persone, Pianeta, Prosperità, Pace, Partnership”.
“La Strategia nazionale per lo Sviluppo Sostenibile approvata oggi (ieri, ndr) in Consiglio dei Ministri è il documento attorno al quale edificare l’Italia dei prossimi decenni: non un libro dei sogni, ma l’indirizzo preciso fornito da istituzioni e società civile per raggiungere gli obiettivi dell’Onu e onorare l’Accordo di Parigi sul Clima – ha detto il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – Spero che la politica trovi il tempo e la responsabilità di confrontarsi su questi temi in campagna elettorale”.
La Strategia fa proprio il messaggio e i contenuti dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile, adottata dall’Onu, in linea con l’Accordo di Parigi sulla lotta ai cambiamenti climatici. E la sua approvazione rappresenta “il primo passo – spiega ancora il Governo – per declinare e calibrare gli obiettivi dell’Agenda 2030 nell’ambito della propria programmazione economica, sociale e ambientale. A questa approvazione seguirà una seconda fase, coordinata dalla Presidenza del Consiglio, per la definizione e quantificazione degli obiettivi da associare agli obiettivi di sviluppo sostenibile che la Strategia stabilisce, nonché l’individuazione di metodi condivisi per il loro monitoraggio e per la valutazione del contributo delle politiche attuali e future al loro raggiungimento”.
Si articola su cinque P cui seguiranno target e azioni di monitoraggio. Spiega il ministro Galletti: “Il documento fissa tra i perni dello sviluppo futuro la centralità della persona con il contrasto a povertà ed esclusione, come anche la salute del Pianeta che passa dalla tutela delle risorse naturali, a partire dal territorio e dall’acqua. E ancora, la Strategia promuove una prosperità che sia garantita da nuovi modelli sostenibili orientati a efficienza e innovazione, la ricerca della pace eliminando le diseguaglianze che pesano sulle nostre società e infine la partnership necessaria a raggiungere ogni grande risultato. E’ chiarissima – aggiunge Galletti – la linea di coerenza con ciò che abbiamo chiesto tutti insieme firmando l’Accordo di Parigi sul contrasto ai cambiamenti climatici, sotto la spinta morale dell’Enciclica di Papa Francesco e l’impegno delle Nazioni Unite: un nuovo modello di crescita in cui l’ambiente sia riferimento delle scelte economiche e chiave del cambiamento sociale. Di questo processo Italia ed Europa sono protagoniste”.
“L’approvazione della Strategia nazionale di sviluppo sostenibile da parte del Consiglio dei Ministri è un passo importante per mettere l’Italia sul sentiero delineato dall’Agenda 2030 dell’Onu e conferma il buon lavoro svolto in questi anni dal Ministero dell’Ambiente, con la collaborazione dell’ASviS e di altri soggetti della società civile”, commenta il Portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) Enrico Giovannini dopo l'approvazione della Strategia:“E’ solo l’inizio di un lavoro molto complesso, necessario per mettere il Paese sul sentiero di sviluppo sostenibile. Lo sa bene il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, che lo scorso 7 giugno, durante l’evento conclusivo del Festival dello Sviluppo Sostenibile organizzato dall’ASviS, aveva annunciato che avrebbe portato l’attuazione della Strategia sotto il coordinamento di Palazzo Chigi e che avrebbe emanato una direttiva affinché i Ministeri valutino come incorporare le azioni necessarie a raggiungere i 17 Goal e i 169 Target dell’Agenda 2030 nei propri programmi per il triennio 2018-2020.
Ora che la Strategia è stata approvata ufficialmente – aggiunge Giovannini - ci aspettiamo che il Governo rispetti l’impegno di predisporre sia la direttiva sia, entro la fine dell’anno, un documento che dettagli il documento odierno, indicando target quantitativi e strumenti attraverso cui conseguirli, come la Strategia energetica nazionale, il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici e la Strategia per l’economia circolare, tutti documenti in fase di consultazione e da varare al più presto”.
“Come abbiamo segnalato nel Rapporto che abbiamo presentato giovedì scorso alla Camera – continua Giovannini - l’Agenda 2030 può e deve essere il riferimento delle politiche per i prossimi tredici anni, ma contiene anche numerosi obiettivi che vanno conseguiti entro il 2020, tra cui la sostanziale riduzione dei Neet, i giovani che non studiano e non lavorano, il dimezzamento di decessi e lesioni da incidenti stradali, la realizzazione di piani integrati delle città per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici. Chiediamo dunque alle forze politiche di dare sostanza a questi impegni, anche completando l’iter di alcune leggi ferme in Parlamento (consumo di suolo, commercio equo e solidale, diritto all’acqua) e orientando la prossima Legge di Bilancio al contrasto alla povertà e agli altri aspetti su cui l’Italia è più indietro”.
Slide del MATTM sui contenuti della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile
Consulta il testo della Strategia