Smog: Torino, prima della classe? Pronto ad accendersi il semaforo che blocca i diesel euro 5
L’accensione del semaforo rosso, stando ai dati e alle previsioni Arpa, potrebbe verificarsi venerdì prossimo (20 ottobre) quando dovrebbero essere raggiunti i dieci giorni consecutivi sopra i 50 microgrammi/m3 di Pm10. Assessore regionale Valmaggia: “Torino va per conto suo ma fare i primi della classe provoca solo confusione”
18 October, 2017
Da oggi, mercoledì 18 ottobre, sono in vigore a Torino i nuovi provvedimenti antismog decisi dal Comune che hanno già fatto scattare il primo livello di emergenza (“arancio”). In questo caso, ricordiamo, che il blocco prevede il divieto di circolazione per i veicoli privati diesel fino a Euro 4 (compresi) tutti giorni della settimana (festivi compresi) dalle ore 8 alle ore 19. Per i veicoli commerciali (categorie N1, N2 ed N3) ad alimentazione diesel e di classe emissiva inferiore o uguale ad Euro 4, invece, la limitazione è valida tutti giorni della settimana (festivi compresi) dalle ore 8.30 alle 14 e dalle ore 16 alle 19 nei giorni feriali e dalle ore 8.30 alle 15 e dalle ore 17 alle 19 nelle giornate di sabato e festive.
Tuttavia potrebbe presto scattare il secondo livello di emergenza (rosso) dopo il raggiungimento consecutivo per 10 giorni del valore limite giornaliero di polveri sottili pari a 50 μg/m3. L’accensione del semaforo rosso, stando ai dati e alle previsioni Arpa, potrebbe verificarsi venerdì prossimo (20 ottobre) quando dovrebbero essere raggiunti i dieci giorni consecutivi sopra i 50 microgrammi/m3 di Pm10. A quel punto è prevista “l’estensione della limitazione della circolazione urbana per le autovetture private e per i veicoli commerciali ad alimentazione diesel e di classe emissiva Euro 5”. Le giornate e gli orari di validità dei provvedimenti sono i medesimi del livello arancio.
Assessore regionale Valmaggia: “Torino va per conto suo ma fare i primi della classe provoca solo confusione”
Il salto in avanti di Torino, però, è criticato dall’assessore regionale all’Ambiente, Alberto Valmaggia, che in un’intervista al quotidiano La Repubblica afferma: “Se il Comune di Torino deve fare il primo della classe, va bene. Sono i sindaci a decidere quali ordinanze emettere nel proprio territorio. Torino è andata in scia a Milano, che si è attenuta al semaforo padano e ne ha solo anticipato l’entrata in vigore, e ha voluto fare di più. Ha messo il livello viola: se l’avesse fatto Milano, Torino avrebbe aggiunto quello nero”. Critici anche i sindaci dell’hinterland metropolitano che, ad eccezione di Venaria (che ha un sindaco del Movimento 5 Stelle), si “atterranno” alle misure previste dal protocollo padano in fase di approvazione da parte della Regione.