Quartieri Ricicloni di Milano, partecipare è facile! L'esperienza di Laura al mercato Niguarda
L'attivista Laura Massaroli racconta la sua collaborazione al progetto di Eco dalle Città: "Spreco, recupero, condivisione, comunità, sono i valori proposti anche agli stessi ambulanti: perché buttare il cibo invenduto?"
23 October, 2017
Ogni giovedì il progetto Quartieri Ricloni di Milano prevede il recupero del cibo invenduto in alcuni mercati della città e la sua ridistribuzione gratuita. Qui di seguito la prima esperienza di Laura Massaroli, attivista impegnata nel sociale, che ha seguito i ragazzi del progetto giovedì 19 ottobre in zona Niguarda, al mercato in via Val Maira. Ecco che cosa ci ha raccontato:
Partecipare al progetto Quartieri Ricicloni di Milano è semplice. Ci si ritrova alla stazione della metro lilla ‘Ca’Granda’ e si inizia. Rappresentanti del progetto insieme ad alcuni volontari cominciano ad aggirarsi fra le bancarelle ortofrutticole, quando ormai l’orario del mercato volge al termine, e con un ampio sorriso chiedono: “Buongiorno per caso avete del cibo invenduto? Lo regaliamo poi chi non può comprare!”
Spreco. Recupero. Condivisione. Comunità. Questi sono solo alcuni dei valori che Recup cerca di perseguire sensibilizzando anche gli stessi ambulanti: perché buttare il cibo invenduto? Perché sprecare? Perché non aiutare chi quel cibo non può comprarlo? Perché non fare esperienza della solidarietà?
E allora, perdendosi fra le bancarelle, fra i colori e i profumi della frutta e della verdura, i ragazzi scoprono chi sono quegli ambulanti disposti a collaborare, superata la diffidenza iniziale. Gli stranieri che hanno dovuto viaggiare tanto per arrivare qui in Italia o quelli che si apostrofano, con una sarcastica risata ’sti terroni a Milano, eh!: insomma coloro che la fame l’hanno vissuta. È Fahart che ci dona con gioia cassette di zucchine, melanzane, insalata. Lui che è in Italia da 13 anni “Io qui sto bene, non vedi?” mi dice sorridendo. Lui che ha perso più di 25.000 euro per avere i documenti necessari ad arrivare in Italia dall’Egitto. Lui che i compagni di mercato, vedendo regalare tutto quel cibo, soprannominano “Cuore grande”.
Oggi i ragazzi hanno fatto un bel bottino: hanno raccolto 180 kg di cibo. Lo dispongono poi in una piccola piazza avendo cura che venga ben presentato, che sia accattivante. Cominciano a fermare quei passanti che aspettano guardinghi la fine del mercato per frugare nella spazzatura e trovare qualcosa da mangiare. “È tutto gratis, signora, prenda quello che vuole!” “Davvero?” esplode in un’espressione esterrefatta Rosy, una parrucchiera per signora che aveva un suo negozio in Paolo Sarpi :”non mi è rimasto niente, mi vergogno” dice con le lacrime agli occhi. O ancora Giovanni un vecchio arzillo che da Scilla si è trasferito a Milano più di 60 anni fa: “E’ tutto così ordinato, non capivo cosa stesse facendo qui, infatti!”. Letizia, 18 anni, ha il papà napoletano e la mamma delle Mauritius “ Ma che bello!” esclama “ così la roba non si spreca!”
E questo giovedì è stato proprio speciale: Lucia, un’anziana signora sulla settantina, non solo si ferma, ma aiuta, dispone meglio gli alimenti, ferma i passanti: diventa anche lei parte del progetto. “Mi piace a me, fare queste cose, sono a casa in pensione!” Allora si, Lucia tornerà anche questo giovedì, darà anche lei una mano. Come altri si sente parte di una comunità, non vuole soltanto essere aiutata, ma aiutare. Bacia ed abbraccia tutti prima di tornare a casa con il suo cibo. Cosa fate venite anche voi, giovedì prossimo?