Il disegno di legge sul plasmix: replica di Stefano Vignaroli
Dopo l'intervento di Agata Fortunato, riceviamo e pubblichiamo la replica di Stefano Vignaroli, deputato M5S e vicepresidente Commissione per il ciclo illecito dei rifiuti, primo firmatario della proposta di legge sul plasmix
13 November, 2017
Con riferimento all’articolo, pubblicato lo scorso 10 novembre su Eco dalle Città, riguardante le criticità sollevate dalla Dott.ssa Agata Fortunato sulla proposta di legge sul plasmix del Movimento 5 Stelle, di cui sono il primo firmatario, mi preme sottolineare cosa mi lascia basito delle opinioni espresse dalla Dott.ssa Fortunato.
Gli emendamenti sul plasmix, presentati in legge bilancio,orologi cartier replica tendono a stimolare il recupero materia utilizzando i materiali di scarto non pericolosi a base plastica, destinati altrimenti a essere smaltiti in discarica o bruciati negli inceneritori e nei forni industriali. L’autrice del pezzo non considera o fa finta di non considerare che un incentivo per il plasmix (e non solo) già c'è ed è pagato dai cittadini in bolletta; peccato che serva a premiare chi lo brucia. Attualmente chi brucia viene sovvenzionato dai cittadini attraverso la bolletta elettrica ed in più ha la garanzia di vendere l'energia prodotta. Noi chiediamo che si premi, invece, chi lo recupera in materia, in coerenza con le gerarchie di trattamento dei rifiuti, come indicato dall' Unione Europea.
Unico aspetto che mi vede in scontata sintonia con la Dott.ssa Agata Fortunato è il fatto che il plasmix e soprattutto gli imballaggi inutili e dannosi vadano drasticamente ridotti. Sorvoliamo su quante pressioni ho ricevuto dai produttori di imballaggi inutili solo per aver proposto ed ottenuto la legge sul vuoto a rendere!
Per ottenere la riduzione degli imballaggi (non solo il plasmix) è fondamentale alzare il CAC (contributo pagato dai produttori di imballaggi per lo smaltimento degli stessi) e differenziarlo premiando chi produce imballaggi a basso impatto ambientale. Ma cosa c'entra la legge di bilancio? Per ottenere questa auspicabile riduzione degli imballaggi abbiamo presentato apposite proposte di legge che vanno, fra l’altro, a rivedere drasticamente il sistema del CONAI. Se e quando andremo al Governo faremo sicuramente molto in tema di riduzione rifiuti.
Gli emendamenti presentati, dunque, premiano non chi produce plasmix ma le imprese che, invece di bruciarlo o metterlo in discarica, lo riciclano e i Comuni che sceglieranno di comprare manufatti composti da materiali di scarto, anziché manufatti con materie prime vergini. Il discorso viene esteso anche al CDR da indifferenziato. Tutto ciò serve a scongiurare nuovi inceneritori; questi sì che vengono incentivati con soldi dei cittadini pur essendo ambientalmente e socialmente impattanti! Perché su questo nemmeno una parola?
Sorvolo anche sulle incertezze fatte sui finanziamenti: prima li critica poi sembra quasi sminuire o rammaricarsi che dureranno solo poco tempo, poi si domanda se ci saranno.
Sottolineo che attualmente il plasmix è una quantità abnorme, c'è spazio per ridurli ma nel breve e medio periodo ci saranno comunque, perché non tutto si può fare in vetro o PET, solo per fare un esempio. È giusto premiare chi li ricicla perché attualmente questi manufatti (panchine, bauletti, contenitori, attrezzi) si vendono ad un prezzo leggermente superiore e con scarsa domanda, ancora. Sarebbe utopistico pensare che mettendo il pedaggio sul Grande Raccordo Anulare non circolerà più nessuna macchina. Noi invece siamo realisti e vogliamo tassare chi produce imballaggi ma premiare anche chi li recupera in materia invece che bruciarli. Stesso discorso sulla ecotassa per le discariche. La questione rifiuti è complessa e si rende meno problematica agendo su più fronti. In legge di bilancio abbiamo un’occasione, sfrutteremo anche le altre. Come è stato per il vuoto a rendere.
Stefano Vignaroli
Deputato Movimento 5 Stelle
Vicepresidente Commissione per il ciclo illecito dei rifiuti