Obike sbarca in Italia, il debutto a Torino per i suoi ‘livelli molto elevati di inquinamento’
Si comincia con 500 biciclette per arrivare alle 500 entro fine 2017 e il servizio è gratis per i primi due mesi. Introdotto anche un sistema di premi e penalizzazioni per incoraggiare il corretto posizionamento
15 November, 2017
OBike arriva in Italia e sceglie Torino per il debutto nazionale. Inizialmente saranno impiegate 500 biciclette che diventeranno 5.000 entro la fine dell’anno, per un risparmio energetico fino a 1,5 tonnellate di C02 al giorno (fonte: Ministero Sviluppo Economico, dato calcolato su brevi distanze durante i giorni lavorativi).
La start-up, con sede a Singapore, nel gennaio 2017 è stata la prima ad introdurre il bike sharing a flusso libero (“free floating”) nel sud-est asiatico. In solo 11 mesi, oBike è operativa in oltre 40 città localizzate in 15 nazioni, grazie agli investimenti fatti sui mezzi, sulla tecnologia e sugli standard operativi.
A novembre oBike avvierà il servizio in altri 9 Paesi, selezionati in base alle caratteristiche geo-territoriali che meglio si prestano all’utilizzo delle biciclette: Repubblica Ceca, Grecia, Finlandia, Francia, Ungheria, Norvegia, Polonia, Portogallo e Svezia. I nuovi Paesi rafforzano la presenza europea di oBike in Austria, Belgio, Germania, Paesi Bassi, Spagna, Gran Bretagna e Svizzera.
Secondo i recenti dati del report Legambiente «L’emergenza smog e le azioni (poche) in campo», il `bollino rosso´ va alle regioni del Nord (Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna) con ben 24 città che hanno superato il limite di PM10 per più di 35 giorni all’anno e Torino è risultata essere la peggiore (66 giorni).
“Abbiamo scelto Torino - sottolinea Andrea Crociani, responsabile oBike Italia - perché è una città che, a nostro avviso, presenta tutte le caratteristiche necessarie per un funzionamento ottimale del servizio. Anche alla luce delle ultime rilevazioni ambientali che segnalano livelli inquinamento molto elevati per tutte le città del nord Italia, siamo convinti che i torinesi siano molto sensibili al tema dell’inquinamento e della propria salute. Attraverso i nostri servizi - conclude Crociani - intendiamo supportare i Comuni d’Italia e promuovere la mobilità sostenibile, rivoluzionando la quotidianità degli spostamenti e favorendo, al tempo stesso, uno stile di vita sano. Entro la fine dell’anno con 5.000 bicilette a regime, contiamo di contribuire a ridurre sensibilmente le emissioni di C02 nell’aria torinese”.
L’azienda offre un sistema di noleggio e condivisione delle bici basato sul flusso libero (“free floating”). L’utente potrà scaricare l’App di oBike sul proprio smartphone selezionando uno dei seguenti link: GOOGLE PLAY: play.google.com/store/apps/detailsopen_in_new APP STORE: itunes.apple.com/SG/app/id1184154041open_in_new
L’utente potrà sbloccare l’antifurto in dotazione utilizzando il QR code fornito.
La novità consiste nel lasciare libero l’utente di parcheggiare la bicicletta in qualsiasi punto della città, a patto che non crei ostacolo al flusso del traffico e dei cittadini che si muovono a piedi.
Al fine di incoraggiare il corretto posizionamento delle biciclette, oBike ha introdotto un sistema di premi e penalizzazioni. Alla registrazione l’utente riceverà 100 punti che andranno ad aumentare in caso di corretto uso del mezzo e a diminuire ad ogni uso improprio. Allo scendere del punteggio corrisponderà un innalzamento del costo del servizio.
L’utilizzo del servizio sarà a titolo gratuito per i primi due mesi a fronte del versamento di una cauzione di 5 euro rimborsabile tramite carta di credito.
Al fine di tutelare il patrimonio pubblico e nel rispetto del decoro pubblico, oBike invita gli utenti
ad evitare il parcheggio dei propri mezzi in una serie di punti storici cittadini a più alto valore artistico (per es. Piazza Castello, Piazza San Carlo ecc.).
oBike si è inoltre reso disponibile a condividere con l’amministrazione comunale i dati di utilizzo dei propri mezzi per meglio calibrare le scelte future legate ai temi della mobilità, garantendo la privacy degli utenti e il proprio impegno a non diffondere assolutamente informazioni a terze parti.
“L’Italia si è da subito dimostrato un Paese ricettivo al bike sharing – ha continuato Crociani - A fine 2016, il Belpaese contava oltre 13.000 biciclette condivise, presenti in circa 200 comuni e per un totale di più di 200 mila iscritti: in rapporto al numero di abitanti, il numero di bici in condivisione a Milano (35 ogni 10.000) e Torino (14) è superiore a Londra (12), Berlino (6) e Madrid (5). Questi dati confermano una tendenza che potrà trovare nuovi stimoli e sbocchi grazie a soluzioni che puntano, come la nostra, a rendere sempre più facile e accessibile l’uso dei mezzi in città – ha concluso Crociani, responsabile oBike Italia.