Sustainable Development Goals. Al Firenze Light Festival la proiezione luminosa dei 17 obiettivi sulla Torre di Arnolfo
Dall’8 dicembre e per tutto il periodo natalizio la Torre di Arnolfo di Firenze sarà illuminata dai 17 obiettivi globali dell’ONU per lo sviluppo sostenibile. L’iniziativa mira a dare evidenza ai target che le Nazioni Unite hanno lanciato nel 2015 per un mondo più sostenibile
07 December, 2017
A
partire dall’8
dicembre per tutto il periodo natalizio la Torre
di Arnolfo di Firenze sarà
illuminata dai 17 obiettivi globali dell’ONU
(SDG’s, Sustainable Development Goals) per
lo sviluppo sostenibile. L’iniziativa,
promossa da Terna in collaborazione con Global
Compact Network Italia,
mira a dare evidenza ai target che le Nazioni Unite hanno lanciato
nel 2015 per un mondo più sostenibile.
Gli
SDGs sostituiscono i precedenti Obiettivi di Sviluppo del Millennio
che hanno caratterizzato i primi quindici anni del terzo millennio.
La nuova agenda che guarda al 2030 si pone l’obiettivo di
proseguire il lavoro iniziato con gli MDGs e portare a termine quelli
rimasti in sospeso.
I
17 nuovi obiettivi,
declinati in 169 target specifici, possono essere suddivisi in tre
macroaree: porre fine alla povertà estrema, combattere
disuguaglianza e ingiustizia, contrastare i cambiamenti climatici e
le minacce per l’ambiente. Per il raggiungimento di tali obiettivi,
le Nazioni Unite richiamano esplicitamente la necessità di un’azione
congiunta tra mondo istituzionale, società civile e business.
Particolarmente significativo è il 17esimo obiettivo “Partnership
for the goals”
in cui si evidenzia la necessità di una sempre maggiore sinergia tra
settore pubblico e privato.
L’Italia,
come tutti i Paesi che hanno sottoscritto l’Agenda
2030,
si è impegnata a definire una propria Strategia nazionale coerente
con gli obiettivi generali stabiliti dalle Nazione Unite. In
particolare, è stato messo a punto dal Ministero dell’Ambiente, su
mandato della Presidenza del Consiglio, un documento di Strategia
Nazionale da cui discenderà un Piano di azione che conterrà gli
obiettivi del 2030 e una più precisa individuazione delle iniziative
per l’attuazione.
In
questo contesto sarà fondamentale il ruolo delle imprese. Terna è
tra quelle che hanno avviato programmi per contribuire
al raggiungimento degli obiettivi attraverso il proprio modello di
business.
In quest’ottica rientra la partecipazione di Terna al Firenze Light
Festival con la proiezione luminosa dei 17 obiettivi sulla Torre di
Arnolfo.
Gli Obiettivi
di Sviluppo Sostenibile (SDGs, Sustainable Development Goals) sono
i target che le Nazioni Unite (ONU) hanno deciso di lanciare come
agenda post-2015 durante il Sustainable Development Summit che si è
tenuto dal 25 al 27 settembre 2015 a New York. L’idea dei nuovi
target che guardano al 2030 è stata avanzata nel corso della
Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile del 2012
(nota anche come Rio+20).
Gli
SDGs vanno a sostituire gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio
(MDGs, Millennium Development Goals), che hanno caratterizzato i
primi quindici anni del Terzo millennio. La nuova agenda 2030, si
propone di proseguire il lavoro iniziato con gli MDGs nel 2000 e
portare a termine quelli che sono rimasti in sospeso. Rispetto ai
loro predecessori, gli SDGs sono il doppio: sedici
più uno che invita alla cooperazione tra paesi. Per questo sono
anche più specifici nel fissare i campi entro cui raggiungere
risultati concreti.
La nuova agenda dovrebbe essere molto più efficace di quella
precedente anche per un altro motivo: mentre gli MDGs erano stati
imposti dall’alto, da un intesa raggiunta dal Fondo Monetario
Internazionale, dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo
Sviluppo Economico (OCSE), dalla Banca Mondiale e dal Segretario
Generale delle Nazioni Unite, gli SDGs sono nati
da lunghe e intense negoziazioni portate avanti dagli stati membri
stessi, con il contributo della società civile.
Sono quindi gli stati stessi a decidere, trovando un compromesso, in
che cosa si vogliono impegnare invece che lasciarlo decidere alle
istituzioni internazionali.
I 17
nuovi obiettivi,
declinati in 169
target specifici,
possono essere suddivisi in tre
macroaree:
porre fine della povertà
estrema,
combattere disuguaglianza
e ingiustizia,
contrastare i cambiamenti
climatici- obiettivo
quest’ultimo strettamente collegato con gli esiti della Conferenza
sul clima di dicembre 2015. Per il raggiungimento di tali obiettivi,
le UN richiamano esplicitamente la necessità di un'azione congiunta
tra mondo istituzionale, società civile e
business.
Particolarmente
significativo è il 17esimo
obiettivo “Partnership for the Goals” (partenariato
globale per lo sviluppo sostenibile). In questo obiettivo è
manifesta l’intenzione di trovare sempre più sinergie tra il
settore pubblico e privato.
Nel
mondo in cui viviamo oggi, gli Stati, sia quelli a base sociale come
quelli europei, che i PVS, non sono più in grado di rispondere alle
molteplici richieste provenienti da un mondo in continua crescita
demografica.
Servizi
essenziali come i trasporti, la sanità, l’educazione, dovranno
poter contare sempre di più sul contributo del settore privato che
sarà chiamato a svolgere il suo ruolo nel sociale, alla ricerca di
quelle condizioni che possano portare un vantaggio sia a se stesso
che al Paese nel quale operano: le cosiddette situazioni win-win.
Tutti
i paesi che hanno sottoscritto l’Agenda 2030 si sono impegnati a
definire una propria strategia nazionale, con relativi KPI di
monitoraggio annuale, coerente con gli obiettivi generali stabiliti
dalle nazioni Unite.
Per
quanto riguarda l’Italia,
è stata messo a punto dal Ministero dell’Ambiente – su mandato
della Presidenza del Consiglio – un documento di Strategia
nazionale. Entro l’anno dalla Strategia discenderà un Piano di
Azione che conterrà obiettivi al 2030 e una più precisa
individuazione delle iniziative per l’attuazione.
Il
Governo assicurerà annualmente il monitoraggio e la valutazione
delle azioni intraprese e dei risultati conseguiti.
La Presidenza del Consiglio dei Ministri assumerà un ruolo di
coordinamento e gestione della Strategia, con la collaborazione del
Ministero dell’Ambiente per la dimensione interna, e del Ministero
degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, per la
dimensione esterna. Al Ministero dell’Economia e Finanze spetterà
il compito di raccordare l’attuazione della strategia con i
documenti ufficiali di politica economica e di coordinare la
modellistica necessaria alla definizione degli obiettivi
quantificati.
Alcune
grandi imprese, tra le quali Terna, hanno avviato programmi per
contribuire al raggiungimento dei goal. Gli impegni si stanno
moltiplicando anche sul fronte istituzionale, con iniziative promosse
anche dagli enti locali, direttamente coinvolti nell’obiettivo 11.
Fonte: Terna