Reinventing Cities, ecco i cinque siti milanesi inseriti nel bando internazionale di rigenerazione ambientale e urbana
Oltre a Milano, partecipano all’iniziativa Auckland, Città del Capo, Chicago, Houston, Lima, Madrid, Città del Messico, Oslo, Parigi, Quito, Reykjavik, Rio de Janeiro, Salvador e San Francisco. Un totale di 46 spazi da riqualificare con interventi di rigenerazione urbana resiliente e a emissioni zero
25 January, 2018
Il mercato di Gorla, le Scuderie de Montel, porzioni di via Serio e di via Doria, lo scalo dismesso di Greco. Sono queste le cinque aree con cui il Comune di Milano partecipa a “Reinventing Cities”, il bando internazionale lanciato oggi da C40 che prevede l'alienazione di siti inutilizzati o in stato di degrado da destinare a progetti di rigenerazione ambientale e urbana, nel rispetto dei principi di sostenibilità e resilienza.
L'iniziativa è stata illustrata questa mattina a Palazzo Marino dall’Assessore all’Urbanistica, Verde e Agricoltura Pierfrancesco Maran e dall'Amministratore Delegato di Climate KIC Kirsten Dunlop. All’incontro hanno preso parte anche l’Amministratore Delegato di FS Sistemi Urbani Gianfranco Battisti e l’architetto Paolo Mazzoleni, neo Presidente dell’Ordine degli Architetti di Milano.
Il bando è rivolto ad architetti, pianificatori urbani, designer, sviluppatori, imprenditori, esperti ambientali, start-uppers, associazioni di vicinato, innovatori e artisti. Obiettivo: dimostrare attraverso le loro proposte che uno sviluppo urbano più sano, verde ed economicamente sostenibile è possibile.
“Come
Sindaco, mi aspetto molto dai progetti che saranno presentati per
riqualificare i cinque spazi di Milano che abbiamo individuato
– ha commentato il Sindaco
Sala, vicepresidente
C40 -. Designer
e creativi hanno ora l’occasione di dare impulso a un nuovo modo di
pensare le architetture e l’ambiente urbano, basato su efficienza
energetica, attento uso e riuso dei materiali e capacità di
rispondere con efficacia agli effetti del cambiamento climatico. Per
questo motivo e in considerazione degli importanti ritorni economici
a lungo termine, iniziative come Reinventing Cities sono molto utili
e strategiche per le nostre città”.
Oltre
a Milano, partecipano all’iniziativa Auckland, Città del Capo,
Chicago, Houston, Lima, Madrid, Città del Messico, Oslo, Parigi,
Quito, Reykjavik, Rio de Janeiro, Salvador e San Francisco. Sono
stati identificati in
totale 46 spazi - tra siti o edifici in disuso o dismessi - da
riqualificare attraverso interventi di rigenerazione urbana
resiliente e a emissioni zero.
A Milano, oltre a quattro aree di proprietà del Comune già inserite nel Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari, è stata individuata l'area ferroviaria di Greco di proprietà di Ferrovie dello Stato Italiane, il cui recupero è già previsto nell'ambito dell'Accordo di Programma per la riqualificazione degli scali ferroviari. Si tratta in tutti e cinque i casi di ambiti periferici ma strategici, che potranno essere valorizzati grazie a investimenti e progetti di alta qualità.
Per ognuna delle cinque aree verrà stabilito un prezzo minimo di vendita. L’avviso pubblico di alienazione si tradurrà in una procedura di selezione sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e tenendo in prevalente considerazione gli aspetti di qualità tecnico-progettuale secondo una serie di criteri e obiettivi come l’efficienza energetica, l’offerta di mobilità sostenibile, l’attenzione al verde e all’agricoltura, i benefici per la comunità. Saranno quindi favoriti i progetti provenienti da team creativi che proporranno soluzioni in grado di combinare innovazione sotto il profilo del clima, architetture di qualità e benefici tangibili per i cittadini. Il termine per presentare i progetti è il 20 aprile 2018. La procedura di selezione si strutturerà in due fasi: la prima (giugno 2018) finalizzata alla preselezione di 3/5 proposte per ciascun sito, mentre la seconda (fine 2018/ inizio 2019) condurrà alla selezione dei 5 progetti vincitori.
L'Ordine degli Architetti di Milano collaborerà con il Comune in veste di "ambasciatore locale" dell'iniziativa, per approfondire, divulgare e tenere vivo l'interesse tra i vari soggetti interessati lungo tutto il processo e facilitare la formazione di team integrati.
L’iniziativa si ispira al successo di “Reinventer Paris”, lanciato dal Sindaco di Parigi e Presidente di C40 Anne Hidalgo nel 2015. Oggi nella capitale francese si sta procedendo a trasformare 22 aree di proprietà pubblica, pari a una superficie di 250mila metri quadrati.
‘Pensare locale, agire globale’ è il motto del 21° secolo. Lanciando questo concorso globale, concretizziamo questa filosofia, premiando le soluzioni più vivaci e innovative in risposta alle sfide ambientali - ha dichiarato Anne Hidalgo, sindaco di Parigi e presidente di C40 -. ‘Reinventing Cities’ stabilirà nuovi standard di sostenibilità urbana. Chi meglio dei nostri cittadini può immaginare il futuro della propria città? Sono convinta che i progetti vincitori sorprenderanno tutti noi, e presenteranno innovazioni oggi inimmaginabili”.
I cinque siti milanesi
Via
Serio
Situata
a sud-est di Milano, a meno di 3 km dal Duomo, via Serio si trova
all’interno di un contesto ex industriale che negli ultimi anni ha
conosciuto importanti interventi di innovazione e rigenerazione
urbana, dalla sede della Fondazione Prada al distretto smart
Symbiosis che sarà completato nel 2018. E’ inoltre inclusa
nell’area d’azione di Sharing Cities, il progetto europeo che
entro il 2020 trasformerà il distretto di Porta Romana-Vettabbia in
un quartiere innovativo, e si trova a ridosso dell’area ferroviaria
di Porta Romana, che nei prossimi anni sarà trasformata in un nuovo
quartiere nell’ambito dell’Accordo di per la riqualificazione
degli Scali Ferroviari. La vicinanza con università e centri di
ricerca completano il quadro di un distretto a vocazione culturale e
di innovazione. L’area ha una superficie di circa 4900 mq, al netto
del canale di drenaggio che la attraversa. L’obiettivo
dell’Amministrazione è individuare un progetto che tenga conto del
processo di trasformazione in corso, con la possibilità di creare
sinergie con le attività culturali, di ricerca e innovazione della
zona.
Mercato
coperto di Gorla (viale Monza)
Il
mercato di Gorla si trova sul versante nord-orientale della città,
lungo viale Monza, uno dei più importanti assi storici che collega
Milano all’area metropolitana e a soli 200 metri dalla stazione MM
di Gorla. L’area di circa 970 mq, quasi interamente occupata dall’
edificio dismesso, si trova a ridosso di un quartiere multiculturale
recentemente interessato da un processo di rivitalizzazione. Poco più
a sud "NoLo" è oggi una delle zone più dinamiche e
innovative grazie al fiorire start-up e attività di giovani
imprenditori. L’Amministrazione, che ha inserito l’area tra gli
obiettivi di “Fare Milano”, intende valorizzare l'area con
servizi per il quartiere preferibilmente collegati all’alimentazione
e progetti di inclusione sociale, con particolare attenzione al
contesto urbano e ambientale.
Via
Doria (54-56)
Situata
a soli 3 km dal Duomo, a 1,5 km dai nuovi grattacieli di Porta Nuova
e a soli 10 minuti a piedi dalla Stazione Centrale, viale Doria si
trova in una delle posizioni più strategiche e ben collegate della
città. Non distante, inoltre, si svilupperà nei prossimi anni il
progetto riqualificazione dei Magazzini Raccordati. Il
quartiere è caratterizzato da una popolazione giovane e da un alto
tasso di edifici residenziali, con bar, ristoranti, negozi e servizi
pubblici e privati. L’area di circa 610 mq è attualmente
utilizzata come parcheggio pubblico a pagamento e appare oggi come un
piccolo vuoto urbano nella cortina edilizia lungo l'asse che collega
la Stazione a piazzale Loreto. Obiettivo dell’amministrazione
è individuare soluzioni architettoniche innovative e tecnologiche
che siano finalizzate al risparmio energetico e alla riduzione delle
emissioni di CO2, oltre che a ridisegnare lo spazio pubblico di viale
Doria.
Scuderie
De Montel (via Fetonte)
Situato
a nord-ovest della città, il complesso delle Scuderie de Montel si
trova a ridosso dello Stadio San Siro e dell’Ippodromo e non
lontano dalle aree in via di sviluppo Portello-Fiera e City Life. È
inoltre prossimo a grandi parchi pubblici come il Bosco in Città, il
Parco delle Cave e il Parco di Trenno e dista meno di 1 km dalla
fermata della metropolitana San Siro Stadio. L’area di circa 16mila
mq è occupata da un edificio storico sottoposti a tutela che
rappresenta un esempio significativo dello stile liberty del primo
Novecento a Milano. L’obiettivo dell’Amministrazione è
individuare un progetto che, partendo dal recupero dell’ edificio,
valorizzi il sito con attività legate allo sport e al tempo libero,
in continuità con le caratteristiche principali della zona.
Scalo
Ferroviario Greco-Breda
Greco-Breda
è uno dei sette scali ferroviari che verrà riqualificato attraverso
l’Accordo di Programma sottoscritto a giugno tra Comune di Milano,
Regione Lombardia e Ferrovie dello Stato Italiane, Rete Ferroviaria
Italiana e FS Sistemi Urbani, proprietaria delle aree. Il sito di
62.189 mq si trova a nord-est della città in corrispondenza della
stazione ferroviaria Greco-Pirelli, nodo strategico per i
collegamenti con la città metropolitana, e prossimo al quartiere
storico di Precotto, il Campus universitario della Statale, il teatro
Arcimboldi, il Pirelli Hangar Centro Bicocca, il Bicocca Village.
Secondo l’Accordo di Programma, la progettazione urbanistica
dell’area dovrà avere una vocazione legata all’housing sociale
(comprese residenze universitarie). Per la parte edificabile,
infatti, si dovranno prevedere almeno 21mila mq di alloggi a prezzi
accessibili, in particolare per studenti, mentre il 60% (37.313 mq)
di superficie sarà destinato a verde e spazi pubblici. La
riqualificazione dell’ex scalo consentirà inoltre di ridurre il
traffico veicolare e promuovere l'uso di metodi di trasporto
sostenibili, superando la barriera ferroviaria per consentire
migliori collegamenti pedonali e ciclabili in tutto il quartiere. Il
sito sarà in vendita con i suoi diritti di costruzione, con un
prezzo minimo, ancora da definire, stabilito dalla proprietà.
Fonte: Comune di Milano