Elena Grandi, Candidata alle Elezioni Regionali come capolista a Milano e Città Metropolitana nella lista Insieme per Gori
La salvaguardia e la valorizzazione del verde urbano, del sistema delle acque, della qualità dell’aria, della biodiversità e delle connessioni ecologiche, la lotta al consumo di suolo e all’inquinamento sono stati, e sono, i temi fondanti del suo programma per la città
26 February, 2018
(www.elenagrandi.it)
Sono nata nel 1960 a Milano, dove vivo e lavoro; sono sposata e ho tre figli.
Dopo il liceo classico, ho sempre lavorato come editor free-lance, occupandomi di revisione di testi letterari.
Nel 2006 sono stata eletta, come indipendente per la Rosa nel Pugno in quota con i Radicali, nel Consiglio di Zona 1 a Milano.
Dal 2011 sono iscritta alla Federazione dei Verdi e dal 2016 sono membro dell’Esecutivo Nazionale, oltre che di quello Regionale della Lombardia.
Dal 2011 al 2016, nuovamente eletta, ma con i Verdi, sono stata Presidente della Commissione Verde Ambiente Demanio Casa del Consiglio di Zona 1.
Candidata nel 2016 con la lista Sinistra x Milano per il Municipio 1, e ancora eletta, ricopro la carica di Vicepresidente del Municipio 1 e di Assessore al Verde Ambiente Arredo Urbano Casa Demanio.
Nel 2017 ho curato, per conto dell’Assessorato all’Urbanistica e al Verde del Comune di Milano, la terza edizione di GreenCityMilano.
Oggi sono candidata alle Elezioni Regionali come capolista a Milano e Città Metropolitana nella lista Insieme per Gori.
Inoltre sono candidata per il proporzionale alla Camera dei Deputati nei collegi di Milano, Bergamo, Brescia.
VOTARE Elena Grandi significa sostenere l’impegno nelle istituzioni di chi, come Consigliere, Assessore e Vicepresidente del Municipio 1 di Milano, con pragmatismo, visione e tenacia, ha promosso:
- il Regolamento d’uso e di tutela del Verde pubblico e privato del Comune di Milano
- la Delibera sui Giardini Condivisi per la gestione con obiettivi sociali di spazi dismessi e sottoutilizzati
- Green City Milano, coordinando più di 500 iniziative, seminari, manifestazioni che hanno permesso a più di 50.000 milanesi di riappropriarsi di aree libere, strutture e spazi verdi, riscoprendo le potenzialità di coesione sociale di una gestione virtuosa dei beni comuni
- recupero di immobili abbandonati riconsegnati alla città attraverso bandi finalizzati ad attività culturali, ambientali e sociali (Cascina Nascosta al Parco Sempione, ex serre di via Tommaso da Cazzaniga, Casa degli Artisti).
Il programma
Ritengo fondamentale valorizzare il concetto di BENE COMUNE inteso come l’insieme di risorse materiali e immateriali che appartengono a tutti e di cui tutti devono beneficiare.
È un bene comune la nostra SALUTE e quindi la qualità dell’aria, dell’acqua, del suolo e delle
filiere con cui ci alimentiamo ma anche il modo in cui smaltiamo i rifiuti.
I miei obiettivi
- una mobilità che utilizzi in modo prioritario il trasporto pubblico
- investimenti nelle reti di trasporto locale su ferro e incentivi alla ciclabilità e alla sharing mobility
- un unico tavolo per le scelte urbanistiche e di mobilità che sono tra loro dipendenti.
- divieto entro il 2035 dei veicoli con motori a scoppio; sostituzione delle fonti fossili con quelle derivanti da energie rinnovabili negli edifici; incentivi ai piani di risparmio energetico e di cogenerazione e all’utilizzo di materiali sostenibili in edilizia
- un’economia circolare in cui non esistano rifiuti ma risorse riutilizzabili
- un’agricoltura che valorizzi i prodotti locali e a km0
Le mie proposte:
- sostegno e incentivi a chi acquista auto elettriche e realizzazione delle necessarie reti di ricarica
- priorità di investimento sulla rete di trasporto pubblico locale su ferro
- una Legge Urbanistica Regionale che consideri gli aspetti della mobilità nelle scelte di programmazione edilizia
- leggi ad hoc a sostegno del risparmio energetico, della cogenerazione, della riconversione tecnologica ed ecologica degli impianti (domestici e industriali) finalizzata alla riduzione delle emissioni
- assunzione dei progetti europei per la riduzione delle pratiche agricole “industriali” e la valorizzazione delle filiere “biologiche” e delle eccellenze delle produzioni locali tipiche; sostegno dell’agricoltura biologica e di quella a km 0 riducendo a zero i limiti di sversamento di sostanze inquinanti (idrocarburi) nei fanghi usati in agricoltura e abbandonando dell’uso di glifosati
- riutilizzo dei prodotti attraverso un severo strumento di controllo sul ciclo dei rifiuti che consenta il loro successivo riutilizzo in assoluta trasparenza.
entro il 2023, in linea con le direttive europee, smaltimento della totalità dell’amianto ancora presente. Divieto entro il 2025 dell’utilizzo di imballaggi per alimenti derivanti da idrocarburi.
È un bene comune il nostro TERRITORIO, fatto di paesaggio, agricoltura, parchi e spazi aperti, aree dismesse e abbandonate, città in cui convivono, valori urbani elevatissimi e periferie degradate.
I miei obiettivi:
- una nuova legge che metta al centro l’interesse pubblico e la tutela del paesaggio nelle trasformazioni urbanistiche e territoriali
- un sistema di gestione dei parchi che abbandoni la logica della tutela statica, burocratica e in costante assenza di risorse, verso un modello di uso che generi valore, cultura, sviluppo, connessioni e coesione sociale
Le mie proposte
- una legge sui parchi che li trasformi da centri di costo a generatori di sviluppo, a disposizione dei cittadini, degli enti e delle associazioni per laloro rivitalizzazione. La collaborazione con i Comuni e con le realtà attive sui territori dovrà generare connessioni e intese all’interno del sistema dei parchi regionali, anche attraverso la formula dei consorzi di parchi locali. Andrà sostenuta la funzione dei contratti di fiume, di rete ecologica e di costa
- una legge regionale per il riuso (anche temporaneo) delle aree demaniali che ne mantenga la funzione a destinazione pubblica e le sottragga alla logica del profitto e della sola valorizzazione immobiliare. No alla cementificazione degli scali e di area EXPO, alla alienazione delle aree pubbliche, alla rinuncia della responsabilità pubblica
- un regolamento regionale a tutela degli alberi e della loro salute, perché non basta aumentare gli alberi se poi non se ne ha la dovuta cura
È un bene comune il nostro SUOLO, risorsa finita e preziosa che rappresenta la pelle del pianeta e l’infrastruttura materiale della vita. La Regione Lombardia è una delle aree in cui lo spreco e il consumo di suolo si sono manifestati con maggiore intensità e aggressività. Negli ultimi 60 anni la superficie per le aree agricole e naturali è passata da circa 2.000 mq a 1.000 mq per abitante. Appare quindi chiaro che la vigente legge sul consumo di suolo della Regione Lombardia è inefficace e contraddittoria.
I miei obiettivi:
- un migliore regolamento per le nuove edificazioni
- incentivi per il recupero del patrimonio esistente.
- più infrastrutture ecologiche e meno infrastrutture stradali
- un piano piano di gestione del sistema delle acque che va tutelato e valorizzato in un’ottica di risoluzione del dissesto idrogeologico ma anche di sviluppo del turismo sostenibile
Le mie proposte:
- un Piano Territoriale di Coordinamento dell’attività edilizia adeguato alle reali esigenze dei cittadini e non ai bilanci delle banche e dei costruttori.
- il riutilizzo del patrimonio edilizio esistente e la demolizione di quello obsoleto ed energivoro a favore di una ricostruzione virtuosa, sostenibile, meno invasiva.
- obbligo dell’utilizzo delle risorse derivanti dal settore edilizio per la manutenzione di infrastrutture e reti pubbliche e non per sostenere la spesa corrente.
- una nuova legislazione in materia di smaltimento delle acque meteoriche che preservando le risorse idrogeologiche eviti le periodiche esondazioni dei corsi fluviali lombardi e preveda l’utilizzo di asfalti drenanti, tetti verdi, pozzi perdenti
- Interventi sugli argini di fiumi e canali per risolvere il dissesto idrogeologico e al contempo renderli facilmente fruibili e navigabili valorizzando la mobilità attiva e il turismo
Sono un bene comune le nostre ISTITUZIONI che devono essere efficienti, lineari e accessibili ai cittadini.
I miei obiettivi:
- strumenti adeguati alle trasformazioni contemporanee per ottimizzare i meccanismi della burocrazia
- cooperazione e condivisione tra i vari livelli dell’Amministrazione e dei governi locali (Regione, Città Metropolitana, Comuni)
- massima accessibilità dei cittadini alle informazioni e trasparenza nelle procedure.
Le mie proposte:
- maggiori competenze agli enti locali e interventi legislativi per ridurre i costi dei processi inutilmente burocratici
- effettivi poteri e capacità operative alla Città Metropolitana
- riforma del complesso, costoso e inefficace sistema delle Agenzie e delle società partecipate o controllate della Regione Lombardia concentrando e ottimizzando le risorse, le strutture tecniche e soprattutto le effettive competenze