Capannori, ecco le famiglie Rifiuti Zero: in un anno solo 3,8 chili a testa di secco non riciclabile
Risultati strepitosi quelli raggiunti da trenta nuclei familiari del Comune di Capannori che nel 2017 hanno prodotto una quantità di rifiuti cinque volte in meno rispetto alla media comunale, abbattuto del 90 per cento l’organico e del 95 per cento il secco non riciclabile
27 February, 2018
Produrre una quantità di rifiuti cinque volte in meno rispetto alla media comunale, abbattere del 90 per cento l’organico e del 95 per cento il secco non riciclabile. Obiettivo centrato per trenta nuclei familiari,100 persone in totale, del Comune di Capannori che nel corso del 2017 hanno partecipato al progetto pilota Famiglie Rifiuti Zero promosso dallo stesso comune, dal Centro Ricerca Rifiuti Zero e Ascit. Un percorso virtuoso che è stato “premiato” con uno sconto in bolletta del trenta per cento sulla parte variabile della tariffa rifiuti e che sarà riproposto anche nel 2018 con l’obiettivo di raddoppiare il numero delle famiglie aderenti.
La nuova sfida viene lanciata mercoledì 28 febbraio alle 21 nella sede del Centro ricerca Rifiuti Zero al parco scientifico di Capannori in un'assemblea pubblica a cui parteciperanno l’assessore all’ambiente del comune di Cpanannori Matteo Francesconi, il presidente di Ascit Maurizio Gatti e i referenti del Centro ricerca Rifiuti Zero.“Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti – commenta Francesconi -. Grazie a comportamenti coscienziosi, ad esempio facendo la spesa scegliendo prodotti con pochi imballaggi ed evitando quelli di difficile differenziazione, è possibile arrivare molto vicini all’obiettivo Rifiuti Zero con vantaggi concreti per la comunità. Meno rifiuti si producono, infatti, minori sono i costi di raccolta e smaltimento. Ringrazio le famiglie che hanno aderito al progetto dimostrando una particolare sensibilità verso queste tematiche nonché il Centro Ricerca e Ascit che hanno dato un contributo prezioso alla sua riuscita. Visto che l’obiettivo che ci eravamo dati è stato centrato appieno, ripeteremo il progetto Famiglie Rifiuti Zero’ anche quest’anno con le stesse modalità e con lo sconto del 30 per cento sulla parte variabile della tariffa. Invito quindi tutti i cittadini interessati a partecipare alla riunione di mercoledì”.
“Un
progetto che, a dieci anni dall’adesione di Capannori ai Rifiuti
Zero,
abbiamo voluto lanciare per creare una comunità sempre più
consapevole e sensibile – aggiunge il coordinatore del Centro
ricerca Rifiuti
Zero,
Rossano Ercolini -. Anche noi siamo soddisfatti dei risultati, perché
abbiamo avuto un riscontro molto positivo, e ringraziamo le famiglie
che durante tutto il percorso sono sempre state aperte a recepire i
nostri consigli. Proseguiamo quindi molto volentieri questo progetto
che grazie a piccoli cambiamenti nelle abitudini quotidiane porta
rilevanti benefici”.
La principale tipologia di rifiuto prodotto dalle Famiglie Rifiuti Zero è stata la carta con un’incidenza del 38,4 per cento. A seguire ci sono stati il vetro (28 per cento), il multimateriale leggero (18 per cento) e l’organico (10,9 per cento). All’ultimo posto si è posizionato il non riciclabile con il 4,6 per cento.
Di
quest'ultima frazione le Famiglie
Rifiuti Zero hanno
prodotto una media annuale di 3,882 chili a persona, ossia 22 volte
meno rispetto alla media comunale (pari a 85,909 chili a persona
l’anno). I rifiuti complessivi, invece, sono stati 89,582 chili a
persona l’anno per le famiglie aderenti al progetti contro 443
chili a persona l’anno della media comunale (5 volte meno).
Rispetto
alla media comunale, oltre all’abbattimento del 95 per cento del
non riciclabile e del 90% dell’organico, è diminuita del 64,5 per
cento la produzione di multimateriale leggero, del 33,8 per cento di
carta e del 32,1 per cento di vetro.
Nell’incontro
di mercoledì sarà anche presentato il programma di formazione sui
10 passi Rifiuti Zero previsto per il 27, 28 e 29 aprile.