Recupero materie di pannolini e pannoloni. varato il regolamento ‘End of Waste’
Trasmesso al Consiglio di Stato per il parere di competenza lo schema di regolamento che individua i criteri affinché i materiali derivanti dal trattamento dei prodotti assorbenti per la persona
20 March, 2018
È stato trasmesso al Consiglio di Stato per il parere di competenza lo schema di regolamento che individua i criteri affinché i materiali derivanti dal trattamento dei prodotti assorbenti per la persona (PAP, cioè soprattutto pannolini, pannoloni e assorbenti), a valle di un trattamento, non siano più qualificati come rifiuti e possano quindi essere reintrodotti nel ciclo economico come prodotti.
Si tratta di un altro passo della transizione del sistema Paese verso l’economia circolare. Dal trattamento dei PAP si producono tre materiali: miscela di plastica a base di poliolefine, polimero superassorbente (SAP) e cellulosa per i quali esistono scopi specifici di utilizzo. Tali materiali risultano comunemente oggetto di transazioni commerciali e possiedono un effettivo valore economico di scambio.
Le valutazioni degli impatti su ambiente e salute umana sono state condotte da ISPRA e l’ISS che hanno dato un indispensabile contributo alla definizione dei citati criteri.
La cessazione della qualifica di rifiuto - End of Waste (EoW) – costituisce un tassello indispensabile per la valorizzazione dei materiali e può dare un forte contributo allo sviluppo e consolidamento delle filiere del riciclo.
Si tratta, quindi, di una misura concreta per realizzare, come deciso da tutti gli stati dell’UE, una società del riciclo e del recupero, che diventa reale nel momento in cui i materiali, risultato di un riciclaggio o recupero di alta qualità, possono nuovamente essere introdotti sul mercato ed essere in grado di competere con le materie prime vergini, consentendo una riduzione del consumo di risorse naturali e materie prime.
I successivi passi prevedono la notifica dello schema di regolamento alla Commissione Europea. Decorso il periodo di stand-still il regolamento potrà essere adottato.
Infatti questa nuova procedura ricalca la sentenza della IV sezione del Consiglio di Stato del primi giorni di marzo di quest’anno. Una sentenza decretata per un procedimento partito nel 2016 che riguarda la Contarina Spa, azienda veneta che era già stata autorizzata a un’attività sperimentale per il trattamento e il recupero dei rifiuti costituiti da pannolini, pannoloni e assorbenti igienici, per un periodo di due anni.
In pratica il Consiglio di Stato nel riformare la sentenza del Tar Veneto n. 1422/2016 afferma, in via di principio, che spetta allo Stato e non alle Regioni il potere di individuare le ulteriori tipologie di materiale da non considerare più come rifiuti, ma come “materia prima secondaria” a valle delle operazioni di riciclo.
Secondo alcuni il rischio è che si rallenti fino alla paralisi il rilascio delle autorizzazioni per il riciclo di tutte le categorie di rifiuto che non siano già contemplate da criteri “end of waste” nazionali o comunitari, oppure contenute nel decreto del Ministero dell’Ambiente del 5 febbraio 1998, che stabilisce i parametri guida di circa 200 procedure di recupero per altrettante tipologie di rifiuti