Ecomondo lancia il sistema che recupera i rifiuti prima ancora che vengano gettati
- da Repubblica del 17.10.2005
17 October, 2005
<B>Luigi Spezia</B>
Lanceranno il "last minute waste", il rifiuto dell’ultimo minuto. A Ecomondo di Rimini, dal 26 al 29 ottobre, la seconda fiera in Europa del recupero di materia e energia e dello sviluppo sostenibile, verrà presentato il progetto di sottrarre beni di consumo un attimo prima che vengano gettati via, per allungargli la vita. L’idea la lancerà il professor Luciano Morselli, presidente del corso di laurea in Tecnologie chimiche per l’ambiente e la gestione dei rifiuti (a Rimini, ma dell’Università di Bologna), che insieme alla multiutility Hera, la provincia e la Regione vorrebbe iniziare la raccolta su grande stile. È solo una delle mille facce di questa Fiera, uno dei mille modi in cui si possono risparmiare energia e beni di consumo, in settore in grande evoluzione. A Noceto, in provincia di Parma, con l’aiuto del Consorzio italiano dell’alluminio, è già attivo per esempio un impianto che permette di recuperare addirittura le ceneri degli inceneritori, dove si ripescano metalli e infine si utilizza la materia finale amorfa nei cementifici. Grande impulso ha ricevuto anche il settore del solarefotovoltaico, in Italia certo non sviluppato quanto in altri paesi europei. "I nostri dati ci dicono che quest’anno si è registrato un 66% in più di produzione rispetto al 2004. Ci sarà un grande impulso, in sintonia con l’obiettivo Ue di raggiungere nel 2020 il 20% di produzione di energia da fonti alternative", dice Morselli. Per quanto riguarda la qualità dell’aria, saranno presentate alla mostra cabine di monitoraggio per le polveri sottili: potranno non solo pesare le polveri, ma contare le particelle di diverse dimensioni. Una sezione della Fiera di Rimini, Ecofatto, mostra oggetti innovativi ottenuti dal riciclaggio di carta metalli, alluminio (ormai se ne recupera il 90%), acciaio, plastica, legno: arredi, utensili da cucina e da lavoro, biciclette e anche macchinette per il caffè. Il mondo del riciclo dei rifiuti sarà fotografato da Unire, l’Unione imprese di recupero associate a Fise di Confindustria, che rappresenta oltre 200 aziende che trattano 3,7 milioni di tonnellate di rifiuti l’anno, per un fatturato di 387 milioni di euro. "Un mercato ancora molto frammentato, costituito da settore tradizionali e emergenti come il recupero di materiali elettronici, dove il mercato è preda di operatori mordi e fuggi", dice Corrado Scapino, presidente Unire. "Siamo ancora molto lontani da un approccio globale alla recupero e al riciclaggio. E c’è una agguerrita concorrenza dei paesi dell’est Asia. "Il boom dell’industria del riciclo in Cina e India sta causando gravi ripercussioni a livello planetario", valuta Scapino. "In Cina drenano dal mercato internazionale quantità sempre crescenti di rifiuti, che vengono trasferiti senza la qualifica di rifiuti, in violazione delle norme Ue. Poi avviene l’ecodumping. Quei paesi esportano verso l’Occidente quantità in aumento di prodotti riciclati, senza controllo di qualità e con prezzi fuori mercato ".